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La psicocinesi

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Quante volte in televisione o su internet avrete sentito parlare di psicocinesi? Sicuramente molte volte, magari in alcuni programmi di intrattenimento dove persone dotate di presunti poteri riescono a muovere oggetti senza interagire direttamente con loro o magari in qualche sito internet che promette, a poco prezzo e con poco sforzo di impararne le tecniche.

Ma cos’è la psicocinesi? la parola deriva dal greco psyché “anima” e kìnesis “movimento”, quindi letteralmente significa “muovere con la mente”. Il presunto fenomeno è noto anche come telecinesi che significa “muovere da lontano. La psicocinesi, insomma,  è quel fenomeno paranormale per cui un essere vivente sarebbe capace di agire sull’ambiente che lo circonda, manipolandolo con forze sconosciute e che la scienza non è in grado di misurare. 

Il termine telecinesi venne coniato nel 1890 dal ricercatore britannico Frederic William Henry Myers (1843-1901), uno dei fondatori della Society for Psychical Research, in Inghilterra. Fu lo stesso Myers a coniare il termine telepatia. Il termine venne usato per la prima volta nel 1914 dall’autore Henry Holt e adottato dal parapsicologo J.B.Rhine.

I parapsicologi sostengono l’esistenza di diverse forme di psicocinesi, quali la levitazione, l’apporto, l’asporto, i fenomeni detti ectoplasma, la materializzazione e la smaterializzazione, poltergeist, psicofonia, psicografia, teleplastia, mentre i fenomeni di chiaroveggenza e telepatia avrebbero una diversa medianità.

Intorno agli anni ’50 – ’60 perfino alcuni servizi segreti provarono a sfruttare queste capacità superumane attraverso l’azione di persone che sostenevano di averne la capacità ma non sono riportati in letteratura casi risolti positivamente.

Chi crede in questi fenomeni li interpreta in due modi differenti.

Secondo quella spiritica quando un’entità disincarnata si impossessa di un medium.

Secondo quella parapsicologica i fenomeni avvengono attraverso la manifestazione delle energie mentali di un medium.

La scienza ha provato a dimostrare questi fenomeni ma, senza ottenere fin’ora nessun risultato. Ammesso che esista qualcuno con una qualche capacità extrasensoriale, non è mai stato capace di dimostrare le sue capacità di fronte a scienziati pronti a misurare il fenomeno.

Insomma, la psicocinesi, o telecinesi, è una di quelle leggende metropolitane, come la telepatia e le sedute spiritiche, di cui tanti parlano ma dietro cui nella maggior parte dei casi emergono mistificazioni e truffe e nei pochi casi di buona fede si tratta di episodi riportati e mai più replicati.

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Deep Space Gateway, la NASA va avanti con il progetto coinvolgendo i possibili fornitori

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La NASA va avanti nel progetto Deep Space Gateway richiedendo informazioni su costi e fattibilità di uno dei moduli principali.

Lo scorso 17 luglio è stata deliberata dalla NASA una richiesta di informazioni (RFI) rivolta alle aziende del settore la loro capacità di costruire un elemento di potenza e propulsione (PPE), un modulo che produrrà energia elettrica e fornirà propulsione chimica ed elettrica per il gateway.

Come attualmente previsto dalla NASA, il PPE dovrebbe essere il primo elemento del gateway, lanciato come “payload” con il primo lancio dello Space Launcher, approfittando della capacità di carico aggiuntiva fornita dalla versione Block 1B della SLS. Il PPE entrerebbe in quella che è conosciuta come un’orbitale aureolare rettilinea prossima alla luna entro 100 giorni dal lancio.

L’RFI descrive le funzionalità di base e le esigenze del PPE secondo le specifiche previste dalla NASA. Il modulo dovrebbe garantire una vita di 15 anni ed essere dotato di un sistema di propulsione elettrica ad energia solare con propellente allo xeno, con razzi di spinta chimici a base di idrazina. Il modulo dovrebbe avere un peso non superiore ai 7.500 chilogrammi, compreso un serbatoio contenente 2.000 chilogrammi di xeno.

Il PPE produrrà energia elettrica e dovrà essere in grado di trasferire fino a 24 chilowatt agli altri moduli del gateway che saranno aggiunti successivamente. Dovrà anche essere in grado di supportare comunicazioni in diverse bande, nonché un payload dimostrativo di comunicazione ottica.

Nella RFI, la NASA chiede ai potenziali fornitori notizie circa la loro capacità di produrre il PPE, inclusa una stima dei costi. La NASA chiede che il PPE venga consegnato al Kennedy Space Center per l’integrazione sul SLS entro dicembre 2021, per un lancio previsto nell’ambito della missione Exploration 2, attualmente previsto entro il 2022.

La NASA, inoltre, nell’RFI chiede alle aziende di affrontare numerose altre questioni che vanno dall’utilizzo potenziale delle alternative di propulsione verde per i getti all’idrazina sul veicolo spaziale e lo studio di una navetta shuttle commerciale per il modulo per discutere i potenziali approcci di condivisione dei costi per il suo sviluppo.

Le aziende interessate dovranno risponde al questionario entro il 28 luglio. Per il 24 luglio è prevista una sessione di domande e risposte online.

Relativamente allo sviluppo del ppe, la NASA, dopo questo RFI, prevede di rilasciare ulteriori bandi entro agosto, nell’ambito del Next Space Technologies for Exploration Partnership (NextSTEP). Questi bandi richiederanno proposte per studi a breve termine che affrontino le questioni tecniche che coinvolgono il PPE, compresi i sistemi di potenza e propulsione e altri sottosistemi chiave.

La NASA descrive Deep Space Gateway. La NASA descrive il gateway come “una stazione spaziale in orbita lunare che verrà, man mano, assemblata dall’equipaggio“. Il gateway includerà un modulo abitabile e porti d’attracco per l’ormeggio della navicella Orino e carghi spaziali indpendenti. I moduli aggiuntivi del gateway saranno inviati nello spazio cislunare attraverso i futuri lanci SLS.

Gli astronauti che formeranno l’equipaggio del gateway raggiungeranno la stazione attraverso il modulo Orin e vi stazioneranno in turni di diverse settimane. Il PPE dovrebbe permettere al gateway di spostare la sua orbita, avvicinandosi alla Luna per supportare future missioni sulla superficie lunare.

La NASA prevede anche l’utilizzo del gateway per supportare l’assemblaggio del Deep Space Transport, una navicella spaziale  in grado di portare uomini nello spazio profondo, in vista delle missioni verso Marte. L’obbiettivo della NASA sarebbe quello di portare uomini su Marte tra il 2030 ed il 2040.

C’è da sottolineare che Il gateway e l’Orion, però, sono attualmente solo progetti e non programmi formali della NASA. Siamo ancora nelle fasi di studio e la NASA non ha chiesto finanziamenti appositi nella sua richiesta di bilancio per l’anno fiscale 2018.

Fonte: Spacenews

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Scoperta sulle Ardenne: emergono le terme di una villa gallo-romana

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Durante i lavori per la realizzazione di un raccordo stradale fra la A3 e la A304, nei pressi della cittadina di Warcq,gli operai impegnati nell’opera hanno rinvenuto un immobile di epoca romana straordinariamente ben conservato, valutato dagli specialisti dell’Unità Archeologica Dipartimentale risalente al III secolo a.C..

 LE TERME

Il complesso termale si sviluppa su una superficie di oltre 300 metri quadrati e consta delle terme vere e proprie, un vasto cortile aperto e una cantina di circa venti metri quadrati, molto ben conservata. Le pareti, alte due metri, presentano alcune nicchie dove sono stati rinvenuti oggetti sui quali sono in corso studi da parte degli archeologi. L’area termale presenta, nei tre ambienti principali calidarium, del tepidarium e del frigidarium, numerosi resti di pavimento in marmo bianco e di mosaici parietali. È stato anche ritrovato l’impianto di riscaldamento e di circolazione delle acque, realizzato con tubi in piombo straordinariamente conservati nonostante i secoli trascorsi.

UNA REGIONE RICCA DI TESORI

Nell’area delle Ardenne sono stati numerosi i ritrovamenti di antichi edifici in buon stato di conservazione. Nel giugno 2014, sempre intorno alla cittadina di Warcq, venne scoperta una sepoltura gallica dedicata un personaggio dell’aristocrazia. Il ritrovamento avvenne durante una campagna di scavi per riportare alla luce un’altra villa romana. Nello specifico, quella sepoltura aveva carattere eccezionale, poiché si trattava di una di quelle chiamate dagli specialisti “tombe con carro”, riservate a quei personaggi di altissimo ceto sociale, inumati con il loro carro e preziose suppellettili. La sepoltura – la cui sommità fu rinvenuta ad appena 75 centimetri sotto il livello del suolo -, conservava fra le altre cose, due cerchi di ruote in ferro, oggetti in bronzo e oro e due scheletri di cavalli. Elementi che rafforzano il carattere di questa straordinaria scoperta.

Fonte: Art tribune

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Morbillo: per l’OMS Italia a rischio. Decreto vaccini in dirittura d’arrivo

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“Allarme rosso” in Italia per il morbillo, “non basterà il decreto sull’obbligatorietà dei vaccini per risolvere il problema”. E’ il secco giudizio di Flavia Bustreo, Assistente Direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che esorta il governo ad adottare una strategia a tre livelli.

Un richiamo che giunge proprio nella giornata in cui si è concluso in Senato l’esame degli emendamenti al DL vaccini, Al termine di un accesissimo dibattito. “Non è solo il decreto sui vaccini obbligatori che potrà risolvere il problema – ha detto Bustreo -. I numeri sono inquietanti. L’Italia sta diventando il fanalino di coda in Ue e anche da noi si è cominciato a morire: nel 2017, sono stati 35 i morti nei paesi europei, di cui 31 in Romania e 3 da noi”.

Per contrastare il fenomeno, esorta la responsabile Oms, ”serve anche una campagna di informazione fatta di incontri in cui i genitori abbiano modo di esprimere le loro preoccupazioni e ricevano risposte convincenti, e l’istituzione di una commissione indipendente di esperti per contrastare la paura espressa dal fronte ‘no vax’“.

Un allarme, quello sul morbillo, confermato anche dall’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, secondo cui sono saliti a 3.672 – contro i 3500 della scorsa settimana – i casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio dell’anno e tre sono i decessi confermati. Intanto a Palazzo Madama si è concluso l’esame degli emendamenti al dl sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola, e per domani è previsto il voto conclusivo del provvedimento.

Alcune novità arrivano con gli emendamenti approvati oggi: via libera a quello presentato dalla relatrice al decreto secondo il quale una persona che è immune da alcune patologie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria deve venire comunque vaccinato “con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste immunizzazione“.

Approvato anche l’emendamento che prevede la possibilità di prenotare i vaccini nelle farmacie. Ritirato, invece, l’emendamento al decreto che prevedeva l’esonero di un docente per seguire le varie pratiche vaccinali in ogni scuola.

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La casa in scatola che si costruisce da sola in meno di 10 minuti

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Costruire la propria casa è il sogno della vita di molti, un sogno che oggi, con le nuove case prefabbricate in scatola che si montano da sole potrebbe realizzarsi. Per tanti se non per tutti.

Creato dalla ditta Ten Fold Engineering , l’uBox misura a circa 60 metri quadrati una volta completato il dispiegamento. L’edificio portatile può assemblarsi automaticamente, senza la necessità di fondazioni o macchinari pesanti.
Ci sono diverse varianti. Ogni casa portatile utilizza un sistema brevettato a leva che consente alle diverse parti della struttura a muoversi simultaneamente mentre l’edificio si sviluppa. Come i contenitori di spedizione, le case in scatola di montaggio possono essere impilate uno sopra l’altra per lo stoccaggio o il trasporto. Qualcosa del genere fu inventato nel mondo virtuale Second Life già dieci anni fa ma stavolta le case autorezzanti sono una realtà reale.
House in a box
“Le case pronte all’uso sono state progettate per offrire flessibilità ai proprietari”, sostiene l’architetto britannico David Martyn.
“Nel nostro nuovo mondo, abbiamo bisogno di flessibilità perché le cose cambiano rapidamente”, ha detto. “Niente altro può essere spostato alla velocità che la vita moderna richiede.
“Ci siamo domandati se fosse possibile realizzare qualcosa che fosse abbastanza grande da essere utile, per lavorare e per portare le cose necessarie” Ha detto Martyn. “A quel punto abbiamo cercato di sviluppare qualcosa di trasportabile utilizzando sistemi tradizionali come un camion, scaricabile senza bisogno di gru e operai e montabile in pochi minuti”.
Anche se sono stati inizialmente progettate come case, queste strutture possono essere utilizzate anche come uffici o per attività commerciali.
Finora, l’idea si è rivelata popolare nei settori retail, housing, eventi, miniere e energia, sostiene Andrea De Boer, responsabile per lo sviluppo di Ten Fold.
A seconda delle richieste, le nostre case possono possono essere su misura o in serie.
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Gli USA (forse) concedono la residenza permanente a Charlie

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Una commissione del Congresso statunitense ha approvato all’unanimità la concessione di un permesso di residenza permanente (Green Card) per il piccolo Charlie Gard e per la sua famiglia. La possibilità di risiedere per un tempo illimitato negli Usa consentirebbe al bambino britannico, affetto da una rara malattia genetica, di ricevere la cura sperimentale ideata dal dottor Michio Hirano, neurologo della prestigiosa Columbia University.

Il permesso di residenza permanente semplificherebbe la burocrazia necessaria per l’ingresso e la permanenza negli Stati Uniti per il piccolo Charlie e la sua famiglia ma non risolve la battaglia legale in corso poiché non equivale alla cittadinanza e Charlie non può essere considerato un cittadino statunitense a cui vengono negate le cure nel Regno Unito.

Purtroppo non è affatto detto che l’emendamento proposto dal deputato repubblicano Jaime Herrera Beutler venga approvato perché diventerà legge solo dopo essere stato approvato sia dalla Camera dei Rappresentanti che dal Senato e L’iter non si preannuncia facile poiché nella proposta di legge è stato inserito il varo dei fondi per la costruzione del muro con il Messico e norme sull’inasprimento della politica migratoria.

Fonte: CNN

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La via degli Yungas o Camino de la Muerte

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Il Camino de la Muerte è una strada che si trova in Bolivia e unisce la capitale La Paz alla cittadina di Coroico.

La sinistra fama che accompagna questa strada dipende dai frequenti incidenti mortali che vi si verificano, per una media che oscilla tra le 200 e le 300 vittime all’anno. il 24 luglio 1983 oltre 100 persone vi morirono in un singolo incidente stradale. Sembrerebbe quasi che su questa strada incomba una maledizione che non perdona.

In effetti la strada, lunga 56 chilometri, non è pavimentata ed il suo fondo è sterrato, è molto stretta, al punto che quando due camion provenienti da direzioni opposte si incrociano devono procedere a passo d’uomo ripiegando gli specchietti retrovisori per non urtarsi, attraversa le montagne con pendenze molto pronunciate ed è stretta tra la parete della montagna da un lato e un profondissimo strapiombo dall’altro. A complicare la situazione, frequenti banchi di nebbia rendono la visibilità molto difficoltosa.

Uscendo da La Paz, che si trova a 3.640 metri di quota, la strada si inerpica fino a circa 4.650 metri per poi scendere ai 1.525 metri del livello di Coroico, passando dal freddo altipiano al caldo-umido della foresta.

La strada fu costruita negli anni trenta del XX secolo dai paraguaiani fatti prigionieri durante la guerra del Chaco, questo rese così possibile un collegamento tra la capitale e l’Amazzonia boliviana.

Dal 1990 una strada più moderna rende non più necessario l’uso del camino de la muerte ma, misteriosamente, sono ancora moltissimi gli autisti che preferiscono sfidare la sorte percorrendola.

 Tra le vittime più recenti di questa strada ci sono i cicloturisti. Gente morbosamente attratta dalla fama sinistra del camino de la muerte che mette in gioco la propria vita percorrendola in bicicletta, sfidando il fondo sconnesso, le forti pendenza e lo strapiombo nascosto dalla nebbia…

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Il complottismo

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di Oliver Melis per Reccom Magazine

Frequentando la rete ci si imbatte in pagine o gruppi popolati da persone che vedono dietro argomenti più o meno interessanti una mano occulta che nasconde la storia e la riscrive in modo da poterci controllare, dirigere le nostre vite e le scelte che facciamo.

La nostra storia passata e presente è piena di interpretazioni emotive della realtà con una quasi totale assenza di filtro razionale. In passato i nostri antenati cercavano spiegazioni per ogni fenomeno e queste spiegazioni erano dettate dalla paura e dal non avere nessun controllo sul fenomeno osservato. I complottisti oggi agiscono allo stesso modo, cercando una verità di comodo anche se irrazionale, per avere una parvenza di controllo su quello che accade, già il sapere di aver scoperto qualcosa di occulto e di condividerlo, nonostante si tratti di fatti apparentemente gravissimi, permette di avere, in un certo senso, una sorta di appagamento.

I complotti sono certamente tanti, ci sono complotti che riguardano il nostro passato, dove una regia occulta avrebbe nascosto la verità sulla nostra evoluzione indicando negli alieni i nostri creatori, alieni che nelle varie teorie sono di origini diverse ma questo per i tanti amanti del genere è un problema secondario, l’importante è avere individuato un nemico, più o meno vago, la Chiesa ad esempio o le religioni più in generale.

Altra teoria del complotto in voga è quella delle scie chimiche che servirebbero, secondo i tantissimi sostenitori, a controllare il clima, a controllare l’economia, a scatenare guerre e a infliggere tremende malattie all’umanità per il tornaconto di altri sistemi di potere, Big pharma su tutti.

Qui si vede come due teorie del complotto di argomenti totalmente diversi si leghino tra loro e si concatenino con altre teorie per diventare una sorta di gigantesco complotto mondiale che mette insieme varie cospirazioni ordite da un vago centro del potere non ben identificato detto NWO.

Il complottismo reinventa il mistero, lo trasforma e, grazie alla rete, i social network in particolare, lo fa diventare comunità di complottisti, persone che forse spinte dai problemi dei nostri tempi moderni trovano le risposte che cercano in complotti minacciosi e terribili che riempiono le paranoiche vite dei tanti che si sentono perseguiti da oscure manifestazioni di potere.

I complotti e i racconti su società occulte sono sempre esistiti e prima dell’avvento di internet queste storie erano confinate nei libri o in qualche gruppo di ricercatori del mistero che si occupavano di UFO, alieni o di società segrete con un seguito di persone che partecipavano a riunioni o manifestazioni organizzzate. Con la nascita di internet le informazioni circolano diventando virali e raggiungono un pubblico sempre più vasto ma spesso disarmato di fronte alla faziosità dei teorici del cospirazionismo.

Internet più dei libri diventa la sede naturale del complottismo dove ognuno può ritagliarsi uno spazio e diffondere informazioni in modo indipendente dal medium che lo ospita.

I complotti sono sempre esistiti, nessuno nega le congiure del passato, anche remoto, dell’umanità ma è importante saper distinguere il possibile dall’improbabile attraverso il pensiero razionale e lo scetticismo.

Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO ItaliaPerle complottare e le scie chimiche sono una cazzata

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Il morbo di Morgellons

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Questa presunta malattia è assurta alla ribalta delle cronache grazie a Mary Leitao, un tecnico di laboratorio che nel 2001, a causa di alcune lesioni della pelle, aveva creduto, dopo aver consultato diversi siti internet, che suo figlio fosse affetto da un male che stava colpendo tante altre persone e che fosse in atto un’epidemia a livello globale.

Mary Leitao si era convinta di aver riconosciuto un disturbo simile a quello descritto dallo scienziato Sir Thomas Browne nel diciassettesimo secolo usando la stessa espressione coniata dallo scienziato “Morgellons” una probabile inglesizzazione del provenzale “Mouscoulouns” come era chiamata una parte del fuso, ma decenni dopo le ipotesi di Browne vennero spiegate come parassitosi.

Il presunto disturbo chiamato Morgellons grazie alla descrizione di sintomi presunti, fu associato a diverse teorie del complotto e quella che viene ancora spacciata come causa, e va per la maggiore in tanti siti dedicati al tema, è la bufala delle scie chimiche

Gli studi

Ci sono molte persone che associano dei problemi al Morgellons e anche se il Morgellons, cosi come viene spiegato in tanti siti complottisti, non ha senso, non significa che le persone che dicono di esserne affette non abbiano nulla. Grazie alla creazione della Morgellons Research Foundation da parte di Mary Leitao, i malati di questa sindrome sono riusciti a ottenere che il Center for Disease Control and Prevention statunitense si occupasse della faccenda ma dopo un attento studio per capire se esisteva un nuovo agente infettivo i risultati conclusivi sono stati negativi.

Le fibre che vengono prodotte dalla pelle, almeno secondo chi crede al Morgellons, non erano altro che fibre di cellulosa che potevano provenire dagli abiti o dall’ambiente. Le biopsie delle piaghe spesso evidenziavano danni dovuti alla eccessiva esposizione alla luce solare o causate dal fatto che i presunti “malati” di Morgellons tendono a grattarsi molto frequentemente.

Non mancavano pazienti con disturbi psichiatrici o psicosomatici o causati dal consumo di droghe. Una cosa certa è che i pazienti presentano tutti dei disturbi noti per i quali esistono delle cure. Anche la Mayo Clinic, nel 2011 arrivò alle stesse conclusioni, le misteriose fibre del Morgellons erano identificabili con animaletti vari, fibre tessili o detriti.

Molti medici oggi ritengono che dietro il Morgellons si celi la parassitosi illusoria e hanno ritenuto opportuno continuare a chiamare il disturbo “Morgellons” in modo che il paziente crei un legame con la malattia e non la rifiuti in toto con spiegazioni più convenzionali.

Chi reputa il Morgellons un effetto delle scie chimiche ritiene che dietro ci sia un Governo, o più governi, che, con esperimenti segreti, stia conducendo delle ricerche ed è  controproducente parlare ad un paziente convinto di questo dicendogli che non ha nessuna malattia. Si preferisce, invece, aiutarlo attraverso un percorso psicologico che lo porti ad accettare che non ci sono infezioni sconosciute, per proporre poi una cura, anche psichiatrica, adeguata.

Insomma, il Morgellons è, in realtà, una fissazione, derivata o da una effettiva parassitosi, e quindi da cattiva igiene, oppure dalla unilaterale convinzione di essere realmente malati.

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Elon Musk ci mette in guardia dallo sviluppo incontrollato dell’Intelligenza Artificiale

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Dopo le parole di Stephen Hawking e la lettera firmata da alcuni dei migliori scienziati del mondo nel campo dell’intelligenza artificiale, pubblicata su The Future of Life Institute in cui si raccomanda prudenza nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e di mantenerne assolutamente il controllo, Elon Musk, già cofirmatario della lettere di cui sopra, torna a raccomandare cautela sugli sviluppi dell’AI.

Il Leader di SpaceX e Tesla, parlando alla riunione estiva dell’Associazione Nazionale dei governi degli Stati Uniti a Providence Rhode Island, ha dichiarato di avere un’automobile dotata degli attuali sistemi di Intelligenza Artificiale per la guida automatica e di ritenere che dovremmo preoccuparci seriamente per ciò che ci aspetta. La visione di Musk è addirittura catastrofica, queste le sue parole: “Continuo a suonare l’allarme ma finché le persone non vedranno i robots che scendere lungo la strada uccidendo le persone, non reagiranno, perché tutto sembra lontano e senza consistenza”.

Ovviamente Elon Musk non si riferisce agli strumenti di AI attualmente disponibili quali possono essere Alexa o Siri ma parla di quello che potrebbe diventare in futuro l’Intelligenza Artificiale, un’entita super intelligente che controlla e gestisce tutto il nostro mondo.

Per alcuni ricercatori questo dovrebbe essere il passo logico successivo quando passeremo dagli attuali e primitivi sistemi di AI ad un’intelligenza più evoluta e indipendente. Il grande fisico Stephen Hawking già da diverso tempo va avvertendo che l’Ai potrebbe rivelarsi la fine dell’umanità.

Il discorso di Musk

Come osserva Musk, è certamente difficile prendere in considerazione queste minacce ora. L’idea di un futuro simile ad I, Robot in cui uno Skynet che si ribella e tenta di distruggere l’umanità come in Terminator o, più semplicemente, in cui le automobili intelligenti si ribellano e cominciano a compiere stragi come nel “ponte di quattro giorni” di G. H. Smith può sembrare assurdo visto oggi, dato che Siri non riesce nemmeno a chiamare la persona giusta quando glielo chiediamo.

“L’AI è il raro caso in cui penso che dovremmo essere proattivi nel regolamentare piuttosto che reagire dopo. Bisognerebbe già stabilire le regole di sicurezza da far rispettare nello sviluppo dell’AI perchè dopo potrebbe essere troppo tardi. L’AI è un rischio gravissimo per l’esistenza della civiltà umana “. Ha concluso Musk.

Il problema, dunque, sembra essere quello di essere certi di poter affrontare ogni eventualità che potrebbe presentarsi con le Intelligenze Artificiali in futuro.

Probabilmente non verranno mai a cercarci i T-1000 armati fino ai denti guidati dall’AI che abbiamo sviluppato noi nè la nostra automobile guidata dall’AI cercherà di ucciderci gettandosi addosso ad un muro ma potrebbero sorgere altri e più gravi problemi.

“Probabilmente la minaccia più grande potrebbe stare nel controllo di massa della popolazione attraverso l’esplorazione dei messaggi e gli eserciti di propaganda bot”, ha dichiarato François Chollet, creatore di una piattaforma netta rete neurale, a The Verge oppure, se i dispositivi armati venissero affidati alle decisioni dell’AI potrebbe scatenarsi una guerra nucleare a causa di un’errata valutazione.

Insomma, come in molti romanzi di fantascienza, il problema potrebbe stare nel fatto che non dovremo mai dimenticare durante la progettazione che l’AI viene sviluppata per servire noi, non per servirla.

Potrebbe essere il caso di studiare qualcosa di simile alle tre leggi della robotica di Isaac Asimov nella programmazione di base di tutte le AI che svilupperemo, quale che sia il loro scopo.

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Prepping

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