Life on Mars?

Un gruppo di scienziati ungheresi avrebbe trovato materia organica di derivazione batterica mineralizzata all'interno di un asteroide di provenienza marziana scoperto alla fine degli anni '70

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Gli scienziati sono abbastanza concordi sull’idea che Marte attualmente non ospiti forme di vita (se non, eventualmente, qualche batterio arrivatovi con i nostri lander e rover nonostante le procedure di sterilizzazione cui vengono sottoposti prima del lancio), c’è però un vivace il dibattito sull’ipotesi che il Pianeta Rosso possa avere mai avuto un ambiente in grado di supportare almeno la vita microbica. In questo senso, oltre agli studi sul campo effettuati attraverso i landers ed i rovers scesi sul pianeta Rosso nel corso degli anni, alcuni scienziati si sono dedicati allo studio delle rocce spaziali cadute sulla Terra provenienti dal nostro vicino.

Ad esempio, un gruppo di ricercatori ungheresi hanno scoperto materiale organico incorporato all’interno di un meteorite marziano scoperto alla fine degli anni ’70. Gli scienziati sarebbero stati in grado di determinare la presenza di materia organica di derivazione batterica in forma mineralizzata all’interno del meteorite, suggerendo che la vita avrebbe potuto esistere sul Pianeta Rosso.

Denominato ufficialmente ALH-77005, il meteorite marziano è stato ritrovato nelle colline di Allan in Antartide durante una missione dell’Istituto nazionale giapponese di ricerca polare tra il 1977 e il 1978.

Il nuovo studio “Mineralized biosignatures in ALH-77005 Shergottite—Clues to Martian Life?” pubblicato nella rivista di De Gruyter Open Astronomy, dagli autori Ildiko Gyollai, Márta Polgári e Szaniszló Bérczi propone la presenza di batteri attivi su Marte. La loro ricerca suggerisce anche che potrebbe esserci stata vita su Marte.

Il nostro lavoro è importante per un vasto pubblico perché integra le scienze planetarie, terrestri, biologiche, chimiche e ambientali e sarà di interesse per molti ricercatori in quei campi“, spiega l’autore principale Ildiko Gyollai del Centro di ricerca HAS per l’astronomia e le scienze della terra di Budapest. “La ricerca interesserà anche i planetologi, gli esperti di meteoriti e astrobiologia, i ricercatori dell’origine della vita e il pubblico in generale, poiché offre un esempio di un nuovo aspetto della mediazione microbica nei meteoriti di pietra“, conclude Gyollai.

Questa nuova ricerca potrebbe cambiare l’esame delle meteoriti in futuro. Alla luce della loro scoperta, gli autori affermano che i materiali del sistema solare dovrebbero essere studiati per stabilire se vi siano prove di forme microbiche all’interno di rocce spaziali e la conferma dell’eventuale presenza, in passato, di vita su Marte.

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Fonte: Phys.org

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