Nibiru, ci risiamo. Una bufala immortale

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di Massimo Zito per Aenigma

Dopo neanche un mese dall’ultima predizione della fine del mondo David Meade, numerologo che baserebbe le sue affermazioni sullo studio della Bibbia, torna alla carica dichiarando che s’era sbagliato e che la fine del mondo ad opera di Nibiru inizierà il 15 ottobre invece che alla data precedentemente comunicata del 23 settembre quando, come sappiamo, non è accaduto nulla.

Il mese scorso la predizione venne ripresa da moltissimi media creando anche qualche apprensione in molti creduloni tanto da costringere la NASA ad aggiornare un comunicato risalente al 2012, quando molti si aspettavano al fine del mondo ad opera di Nibiru per il 21 dicembre sulla base di un presunto calendario Maya, per puntualizzare che Nibiru non esiste e che, se anche esistesse, si troverebbe talmente lontano nella nube di Hoort da non avere alcuna influenza sul destino della Terra. L’ultima puntualizzazione era relativa al fatto che un superpianeta, come dovrebbe essere secondo i propalatori di questa teoria, in rotta di collisione con la Terra sarebbe ormai ben dentro l’orbita di Giove e avrebbe già sconvolto le orbite dei pianeti esterni oltre ad essere ben visibile nel cielo notturno e diurno.

Anche questa volta l’articolo è partito da un quotidiano inglese, Metro, ed è stato ripreso e condiviso su facebook e gli altri social media, dal solito centrometeoitaliano e tanti altri siti di presunta informazione online sempre pronti a pubblicare qualsiasi bufala che generi visualizzazioni e possibilmente reddito pubblicitario.



Questa volta, ad ogni buon conto, mentre il titolo dell’articolo predice l’ennesima fine del mondo, il contenuto specifica che si tratterà solo dell’inizio della fine, cui seguiranno sette anni di disastri naturali, guerre nucleari, epidemie e quant’altro. In questo modo sarà più facile far sopravvivere la bufala alla data indicata anche quando non sarà acceduto alcunché e di Nibiru non si sarà vista traccia, anzi, mi aspetto a breve il rilascio di una puntualizzazione da parte dei seguaci di questa teoria immortale (saranno 15 o 20 volte che negli ultimi vent’anni è stato profetizzato l’arrivo di Nibiru e la conseguente fine del mondo) in cui si chiarirà che Nibiru è invisibile e che non potremo vederne il passaggio ma ne sentiremo gli effetti nei prossimi anni.

Si tratta chiaramente di quello che viene definito in gergo clickbaiting ovvero la pratica di mettere in giro false notizie che diventano virali allo scopo di generare visualizzazioni di pagina, l’apertura di pop up o pop under che generino introiti pubblicitari.

Ora, vorrei capire per quale ragione qualcuno che crede alla fine del mondo prossima ventura dovrebbe preoccuparsi di guadagnare con un sito web caricando le pagine dei suoi articoli con pop under, pop up, banner e quant’altro…

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