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L’atmosfera di Plutone potrebbe congelare e precipitare entro il 2030

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La vita è dura per il pianeta nano Plutone. Dopo essere stato privato del suo status di un pianeta nel 2006 per le sue piccole dimensioni, potrebbe essere di fronte ad un imminente armageddon atmosferico.

Gli astronomi hanno studiato i cambiamenti stagionali della pressione superficiale di Plutone usando la tecnica delle occultazioni stellari. Un occultazione si verifica quando un oggetto come una luna o un pianeta blocca la luce proveniente sulla Terra da un oggetto più distante come una stella, qualcosa di simile ad un’eclissi. Osservando come Plutone blocca la luce delle stelle davanti cui passa, è possibile misurare informazioni sulla densità, la pressione e la temperatura della sua atmosfera.

Già normalmente la superficie di Plutone è piuttosto fredda, con una temperatura superficiale che varia tra i meno 228 ed i meno 238 gradi Celsius. Ora sappiamo che alcune stagioni sono più fredde di altre, e si tratta di temperature troppo basse perché l’azoto, che costituisce la maggior parte dell’atmosfera di Plutone, rimanga allo stato gassoso. In sostanza, probabilmente l’atmosfera di Plutone congelerà nei prossimi anni.

In base a quanto è stato scoperto, l’atmosfera di Plutone cambia nel tempo. La pressione atmosferica, per esempio, è aumentata di tre volte negli ultimi trenta anni. I modelli del pianeta nano mostrano che la maggior parte dell’atmosfera si condenserà e precipiterà in superficie finché non ne rimarrà quasi nulla. “Ciò che le nostre previsioni mostrano è che entro il 2030 l’atmosfera si congelerà e svanirà svanire in tutto il pianeta“, ha spiegato Cole.

Se questa previsione si realizzerà, Plutone ci apparirà in modo diverso, infatti l’azoto congelato precipitato sulla superficie rifletterà maggiormente la luce solare, quindi Plutone diventerà molto più luminoso all’osservazione. Anche il terreno del pianeta nano sarà diverso. I colori osservati dalla missione New Horizons su Plutone nel 2015, come il terreno rosso vivo che si può vedere in molte immagini, sarà nascosto sotto una coltre di neve di azoto gelato.

I risultati di questo studio saranno pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics; per gli interessati, il documento è presente e scaricabile sull’archivio di pre-pubblicazione arXiv.

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