Il 4 luglio, l’Indipendence Day degli USA

Gli Americani sono un popolo in cui il patriottismo è molto sentito, forse questo spirito di comunanza deriva dal fatto che l’enorme immigrazione da tantissimi stati  che ha popolato il nord America negli ultimi secoli ha finito per unire  persone, usi, costumi e tradizioni in un calderone pieno di diversità che ha portato la gente ad identificarsi nell’orgoglio della bandiera di una nazione che ha offerto casa, lavoreo, in qualche caso rifugio, al contrario della madre patria di origine da cui queste persone si erano dovute allontanare.

Negli USA, ogni ricorrenza storica è un’occasione per celebrare l’essere diventati americani, membri, cioè, di una comunità di stati riunitisi in nazione, diventata nel giro di poco tempo la maggiore potenza mondiale.

Il 4 luglio è il giorno dell’Independence Day, molto di più di una semplice festa: è il giorno in cui gli statunitensi, o Americani, celebrano l’essere tali, esprimono e rinnovano la volontà e la consapevolezza di essere Nazione e di seguire i principi e i valori che i Padri Fondatori instillarono nei cuori di tutti gli Yankee.

Durante la giornata del 4 luglio, gli americani seguono un rituale preciso, che solitamente si realizza con la partecipazione alle parate mattutine proposte dalle grande città. Per questa ricorrenza, gli uffici federali, le poste e le banche restano chiuse, mentre nelle basi militari, a mezzogiorno in punto, vengono sparati tanti colpi di pistola quanti sono gli Stati appartenenti agli USA.

La sera, invece, c’è grande attesa per gli irrinunciabili fuochi d’artificio che illuminano la notte di tutte le città americane, dove seguendo le note dell’inno americano The Star – Spangled Banner, partono le batterie luminose fra i canti commossi intonati con la mano sul cuore.

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Ma da dove origina la festa del 4 luglio o Indipendence Day?

Il 4 luglio è il giorno della dichiarazione di indipendenza delle colonie inglesi d’America dalla Madre Patria.

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L’anno è il 1776, nel pieno della Rivoluzione Americana, quando ormai la frattura fra le 13 colonie inglesi presenti nel Nuovo Mondo (New Hampshire, Massachussetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey, New York, Pennsylvania, Maryland, Delaware, Carolina del Nord e del Sud, Virginia e Georgia) e la Gran Bretagna era ormai insanabile, soprattutto a causa dell’intransigenza e della rigidità dell’esazione fiscale.

Nel corso del secondo congresso continentale svoltosi il 2 luglio 1776 a sessione chiusa, venne approvata una risoluzione d’indipendenza dalla Gran Bretagna proposta da Richard Henry Lee. La risoluzione ebbe larghissima adesione da parte del Congresso, che la tramutò immediatamente nella Dichiarazione d’Indipendenza, per spiegare in un documento ufficiale i motivi che avevano condotto a questa decisione finale.

Tale documento venne stilato dalla Commissione dei Cinque: John Adams del Massachusetts, Benjamin Franklin della Pennsylvania, Thomas Jefferson della Virginia, Robert R. Livingston di New York e Roger Sherman del Connecticut. Non è ben chiaro se si tratti di leggenda o di realtà, ma si dice che l’autore principale della Dichiarazione di Indipendenza fu prettamente Jefferson.

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Una volta stilato e revisionato il documento, questo venne approvato dal Congresso proprio il 4 luglio 1776. In realtà, anche qui vi è spesso un’errata convinzione che porta a credere che i membri del Congresso firmarono la Dichiarazione di Indipendenza il 4 luglio, mentre la maggior parte dei delegati firmò il documento il 2 luglio; il 4 luglio fu la data durante la quale venne mostrata pubblicamente la Dichiarazione intesa come documento, un giorno che nel tempo si è confuso fra il mito e la realtà, ma che comunque nulla ha tolto alla solennità dell’evento.

Ovviamente, il governo inglese non prese  molto bene la cosa perchè le colonie americane erano considerate un avamposto commerciale prezioso e molto ricco, e tentò di riprendere militarmente il controllo delle colonie. La guerra che ne seguì fu chiamata Guerra d’Indipendenza Americana. L’esercito americano guidato da George Washington vinse contro gli inglesi solo qualche anno più tardi, nel 1781, anche se per attendere l’indipendenza definitiva si dovrà aspettare il 1783 con il Trattato di Parigi.

Ad ogni modo, dal 1776 in poi, il 4 luglio è la festa nazionale per eccellenza, che ogni città celebra a suo modo con eventi e manifestazioni di ogni tipo.

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