giovedì, Ottobre 10, 2024
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Tutti i segreti per coltivare CBD

Per avere un raccolto di qualità è fondamentale acquistare i semi giusti. La genetica gioca un ruolo fondamentale per delle piante sane, resistenti e produttive, perciò il primo passo è quello di affidarsi a dei fornitori di semi CBD di qualità

Chi si avvicina al mondo del CBD per la prima volta dovrebbe sapere che la coltivazione non è così immediata come sembra. Non si tratta semplicemente di seminare ed aspettare che la Natura faccia il suo corso. Per ottenere un raccolto di qualità è necessario prendere una serie di accorgimenti, altrimenti si rischia di vanificare tutti gli sforzi, anche economici. Ma se seguite i consigli che vi diamo di seguito, le probabilità di avere un raccolto di successo aumenteranno sicuramente.

Scegliere i semi CBD migliori

Per avere un raccolto di qualità è fondamentale acquistare i semi giusti. La genetica gioca un ruolo fondamentale per delle piante sane, resistenti e produttive, perciò il primo passo è quello di affidarsi a dei fornitori di semi CBD di qualità

Si può affermare che esistono due strade da percorrere e la scelta va fatta in base ai tempi di raccolto, alla resa e alle energie che siete disposti ad investire.

I semi femminizzati sono quelli che possono dare più risultati, sia in termini di dimensione che di raccolto. Tuttavia, sono anche quelli che richiedono più attenzioni, poiché, se seminati indoor, richiedono un aggiustamento manuale della luce. Generano piante femminili, la cui fioritura avviene quando si impostano 12 ore di luce e il cui raccolto può richiedere fino a 20 settimane.

I semi autofiorenti, come suggerisce il nome, fioriscono da soli e richiedono meno attenzione rispetto a quelli femminizzati. Non hanno esigenze di illuminazione così strette e i tempi di raccolto vanno dalle 8 alle 12 settimane. Danno origine a piante più resistenti a cambiamenti climatici e parassiti, perciò sono la scelta preferibile per i principianti.

In realtà esiste anche una terza opzione, quella dei semi normali, la cui fioritura è influenzata dalle ore di luce e che possono dare origine anche a piante maschili. Dato il rischio di impollinazione, questo tipo di semi è consigliato solo ai coltivatori più esperti.

Terreno di coltura, illuminazione e acqua

Le piante, per crescere bene, hanno bisogno dei giusti nutrienti. Per questo è fondamentale scegliere un terriccio di qualità, abbinato possibilmente alla fibra di cocco. Quest’ultima funge da regolatore di umidità, assorbendo e rilasciando acqua in maniera ottimale. Inoltre, consente una concentrazione di sostanze nutritive adeguata, vicina a quella ottenuta con i sistemi idroponici.

Per le coltivazioni outdoor si può preparare una miscela organica con componenti ricchi di calcio e fosforo, come gusci d’ostrica e farina d’ossa. Infatti non va dimenticato che una crescita ottimale dipende dall’equilibrio dei macronutrienti più importanti: azoto, fosforo e potassio. A questi si aggiungono calcio, ferro, zinco, già contenuti in proporzioni ideali nei fertilizzanti. Perciò è sufficiente ricordarsi di nutrire la pianta durante il ciclo di vita seguendo le indicazioni riportate sui prodotti.

L’illuminazione è l’aspetto più importante per le coltivazioni indoor e va regolata attentamente per favorire la fioritura. L’obiettivo è quello di riprodurre la luce solare, perciò vanno utilizzate lampade a spettro completo, con un wattaggio appropriato.

L’aspetto che sfugge più spesso ai principianti è l’acqua, in alcuni casi ricca di sostanze disciolte che possono ostacolare l’assorbimento dei nutrienti. Se non avete i mezzi per testare la composizione, un sistema di depurazione che filtra queste sostanze è la scelta più sicura. Anche il PH è un fattore determinante per la crescita. Per le coltivazioni indoor dovrebbe attestarsi intorno a 6, mentre per quelle outdoor intorno a 6,5.

Infine, assicurate la giusta temperatura e umidità alla pianta. In questo caso le coltivazioni indoor hanno il vantaggio di una regolazione più esatta: i valori di temperatura consigliati sono sopra i 20 gradi, quelli di umidità circa il 50%.

Ci sono molti accorgimenti da prendere in considerazione per ottenere un raccolto di qualità. Qualche errore o dimenticanza è normale, soprattutto se è da poco che vi siete avvicinati alla coltivazione. È un’abilità che si apprende con il tempo e con l’esperienza, ma con questi consigli e la giusta attenzione i vostri risultati miglioreranno progressivamente.

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