Jeff Bezos: dimenticatevi di Marte, gli umani vivranno in grandi colonie spaziali orbitali

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Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, ha affermato che Marte non sarà mai un luogo dove gli umani potranno vivere senza problemi.

Ho un sacco di amici che sostengono di volersi trasferire su Marte e, quando me lo dicono, io rispondo che prima dovrebbero provare a trascorrere un anno sulla cima dell’Everest per abituarsi: l’Everest è un paradiso rispetto a Marte“.

Il miliardario, proprietario di Amazon e Blue Origin, avrebbe proferito questa affermazione lo scorso febbraio, durante una conversazione tenutasi allo Yale Club di New York; lo riferisce Business Insider, in possesso di una trascrizione della conversazione.

Questo non vuol dire che Bezos, che ha fondato Amazon e la società aerospaziale Blue Origin, non sia interessato a mandare esseri umani nello spazio persone normali. Bezos ritiene che l’umanità inizierà a trasferirsi nello spazio man mano che la popolazione si espanderà e le risorse della Terra diminuiranno. Alla fine, secondo lui, una popolazione che restasse limitata alla Terra, dovrebbe sottoporsi ad un pesante controllo delle nascite ed un’importante razionamento di energia e materie prime: “…[T] mi sembra che sarebbe un mondo piuttosto squallido. Non dovremmo aspettare di arrivare a quel punto”, ha detto Bezos.
Ci sono attualmente oltre 7,6 miliardi di persone sulla terra e per molti la vita non è facile ma se lo spazio diventasse un luogo praticabile dove gli esseri umani potessero vivere, il sistema solare ha indubbiamente risorse sufficienti per sostenere 1 trilione di esseri umani per secoli, sostiene Bezos. “Allora potrebbero nascere 1.000 Mozart e 1.000 Einstein. diventeremmo una civiltà incredibile e dinamica.”

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Jeff Bezos

@JeffBezos

Tuttavia, Bezos ritiene che “non dovremmo trasferirci sui pianeti” ma “realizzare strutture spaziali autosufficienti, come quelle progettate dal professore di fisica di Princeton, Gerard O’Neil.



Gli insediamenti spaziali progettati da O’Neill sono costituiti da due cilindri, ciascuno lungo 32 chilometri e con un diametro di 6,5 chilometri, secondo la National Space Society. Di seguito è riportato un rendering d’artista dell’interno di uno dei cilindri.

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Dipinto di Rick Guidice per gentile concessione della NASA.

Le colonie spaziali che costruiremo avranno molti vantaggi. Il primo è che saranno vicini alla Terra. Il tempo di transito e la quantità di energia richiesta per muoversi tra i pianeti è così alta”, ha spiegato Bezos.

In definitiva quello che accadrà, è che questo pianeta sarà suddiviso in zone residenziali e industria leggera. Avremo università qui e così via, ma qui non faremo l’industria pesante. Perché dovremmo? Questa è la gemma del sistema solare. Perché dovremmo fare l’industria pesante qui? Non ha senso.”

Un altro rendering di un artista dell’interno di uno dei cilindri di insediamento spaziale di O’Neill, secondo la National Space Society .

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Pittura di Don Davis per gentile concessione della NASA.

Quello che Bezos non dice ma sembra pensare è che in un futuro neanche troppo lontano la maggior parte dell’umanità dovrà abitare e lavorare in queste strutture orbitali che, in qualche modo, dovranno riprodurre un ambiente ospitale e il più possibile autosufficiente. A risiedere sulla Terra, ritrasformata in un paradiso, saranno pochi privilegiati.

Come sappiamo, Bezos non è il solo a pensare che gli esseri umani alla fine dovranno trasferirsi oltre la Terra; il  CEO di Tesla e SpaceX Elon Musk  sostiene da tempo che gli esseri umani dovranno diventare una specie multiplanetaria ma, al contrario di Bezos, Musk ritiene che dovremo andare sui pianeti e sulle lune ed adattarli alle nostre esigenze.

Credo davvero nel futuro dello spazio”, ha detto Musk sabato al Kennedy Space Center in Florida dopo il lancio della sua capsula spaziale Crew Dragon. “Penso che sia importante diventare una civiltà dello spazio e essere là fuori, tra le stelle… Vogliamo che le cose che sono nei romanzi e nei film di fantascienza non siano fantascienza per sempre. Vogliamo che un giorno diventino reali.

Musk immagina che gli umani col tempo “terraformeranno” Marte, rendendone abitabile la superficie. Ci vorrà tempo, sarà estremamente rischioso ma lo faremo e dovremo cominciare con delle colonie sotterranee con alcune strutture schermate in superficie, ma alla fine Marte diverrà un pianeta abitabile, dice Musk.

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SpaceX

@SpaceX

Sarà difficile. C’è una buona possibilità di morire andando in un piccolo barattolo attraverso lo spazio profondo. Potresti atterrare con successo, [ma] una volta che sarai atterrato, dovrai lavorare senza sosta per costruire la base e renderla sicura e autonoma, quindi non avrai molto tempo libero. E una volta che sarai lì, anche dopo tutto questo, l’ambiente sarà ancora molto duro, quindi ci sono buone probabilità che morirai lì. Pensiamo che tu possa tornare ma non ne siamo sicuri”, ha spiegato Musk ad Axios lo scorso novembre.

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