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Camera a bolle per scovare Materia Oscura

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PICO60run2resultL’ultimo risultato dall’esperimento PICO pone alcuni tra i migliori limiti mai avuti sulle proprietà di alcuni tipi di materia oscura. Il progetto PICO intende rivelare particelle di materia oscura, basandosi su una tecnica semplice: la camera a bolle. Gli esperimenti sono installati ad una profondità di 2 km nel laboratorio sotterraneo SNOLAB a Sudbury, Ontario, Canada. La collaborazione PICO sta effettuanfo due esperimenti alla ricerca di materia oscura: una camera a bolle riempita con ~ 57 kg di C 3 F 8 (octafluoropropano)  ed un’altra con 3 kg . Una versione molto più grande di questo esperimento, con un massimo di 500 kg di massa attiva, è in fase di sviluppo.PICO ha avuto il suo inizio nel 2005 come collaborazione tra l’Università di Chicago e il Dipartimento di Energia del Fermilab (DOE). L’esperimento inizialmente aveva un nome diverso, COUPP, e più tardi si fuse con l’esperimento PICASSO per formare PICO. Nei primi giorni dell’ esperimento gran parte del lavoro degli scienziati del Fermilab è stata dedicata alla re-ingegnerizzazione della camera a bolle. La camera a bolle non è certo un concetto nuovo – è stata inventata nel 1952 –  e la tecnologia obsoleta. E ‘stato un ritorno alla vecchia scuola della fisica delle particelle a bassa tecnologia, quando i collaboratori del Fermilab hanno cominciato a ridisegnare  la camera a bolle di PICO; le camere a bolle sono state ‘dismesse’ alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, perchè troppo lente per tenere il passo con gli esperimenti che richiedevano un alto tasso di dati. Di conseguenza, sono state eliminate con la comparsa degli acceleratori di particelle moderni come il Tevatron del Fermilab e il Large Hadron Collider del CERN, che utilizzando elettronica complessa, sono stati in grado di raccogliere milioni di volte più dati rispetto alle camere a bolle.

Le classiche camere a bolle erano progettate per convertire l’energia depositata da una particella subatomica in una bolla che poteva essere osservata. In un liquido come l’acqua, a temperatura ambiente, le collisioni di particelle non producono nulla di evidente. Per essere sensibile alle particelle, il fluido all’interno della camera viene riscaldato ad appena sopra il suo punto di ebollizione, e quando le particelle entrano nella camera, un pistone ne diminuisce improvvisamente la sua pressione, ed il liquido entra in una fase metastabile surriscaldato. Le particelle cariche creano una traccia di ionizzazione, attorno alla quale il liquido vaporizza, formando microscopiche bolle. In effetti è possibile osservare direttamente la formazione della bolla: mentre in tipici esperimenti di fisica delle particelle con gli acceleratori le informazioni sulle interazioni tra le particelle è data solo attraverso le interfacce del computer, in PICO le interazioni sono visibili ad occhio nudo come bolle.

La  cosa sorprendente di PICO è che viene utilizzato un disegno relativamente semplice del rilevatore rispetto agli altri esperimenti di materia oscura in corso, e a differenza delle camere a bolle tradizionali per il rilevamento di particelle cariche, la camera a bolle di PICO è progettata per cercare sfuggenti WIMP – particella ipotizzata di materia oscura che interagisce debolmente con la materia ordinaria, quindi molto difficile da rivelare – di  carica neutra che potrebbe richiedere anni per la sua rivelazione.

pico

La forza debole che governa le WIMP è circa 10.000 volte più debole della forza elettromagnetica. Le particelle che interagiscono attraverso la forza debole, come le WIMP e i neutrini, non interagiscono spesso, e questo li rende difficili da catturare. Ma una WIMP che si muove lentamenete può depositare energia sufficiente per essere visibile in un rivelatore. Calibrando attentamente il calore e la pressione del fluido nella camera a bolle di PICO, gli scienziati sono stati in grado di rendere il rivelatore sensibile solo alle interazioni di particelle massive come WIMP. Essi sono stati anche in grado di evitare gran parte del fondo standard, come segnali da elettroni e raggi gamma, che affliggono ad esempio altri rivelatori di materia oscura. Per padroneggiare la tecnologia per fare ciò, ci sono voluti anni. Predecessori di PICO hanno iniziato con poco più che provette riempite con qualche cucchiaino di liquido, per poi diventare recipienti, fino ad utilizzare  telecamere digitali per vedere le bolle e  il pickup acustico per migliorare la capacità di distinguere tra particelle di materia oscura ed altre sorgenti quando analizzano i dati. In altre parole, se una WIMP crea una bolla, PICO sarebbe in grado di vedere non solo la prova della materia oscura, ma ‘udirla’ pure, perchè utilizzando questa tecnologia acustica, i ricercatori sono stati in grado di porre il veto in modo efficace su bolle che non si sarebbero mai potute creare da WIMP, permettendo loro di eliminare lo sfondo.

Come si è visto dagli ultimi risultati dell’esperimeto, PICO non ha visto nessuna bolla creata da WIMP, ma questo  ha aumentato la  capacità di vedere WIMP spin-dipendenti di un fattore 17, rispetto agli esperimenti precedenti. Immissione di limiti di questi fattori può suggerire ai fisici dove andare a cercare successivamente la materia oscura.

La ricerca sulla materia oscura spazia in più direzioni, quindi la varietà di teorie richiede una varietà di diversi esperimenti. Ci sono altri esperimenti che ricercano diverse particelle da diverse sorgenti di materia oscura, come particelle chiamate assioni o neutrini sterili. La ricerca di PICO per WIMP ha un focus specifico sulle cosiddette WIMP  spin-dipendente. La conoscenza di queste particelle è ancora teorica, ma in linea di massima le loro interazioni con la materia normale cadrebbero in due categorie:. una che non è sensibile alla rotazione del nucleo, e l’altra che invece lo è. Lo spin, come la carica, è una quantità intrinseca portata dalle particelle e dai nuclei atomici. PICO si rivolge principalmente per quelle interazioni di WIMP che sono sensibili alla rotazione del nucleo.In sostanza, il risultato di PICO è che queste WIMP  spin-sensibile, se esistono, devono interagire molto di rado – altrimenti PICO avrebbe visto più bolle. Questo risultato, che è di gran lunga il migliore mai visto per WIMP  spin-sensibili che interagiscono con i protoni, non esclude l’esistenza di WIMP. Ci sono molti altri posti  per cercare ancora la materia oscura, ma grazie a PICO, si può nascondere in un minor numero di posti!

PICO ha all’attivo circa 50 fisici da 20 istituzioni in Canada, Europa, India, Messico e Stati Uniti e riceve sostegno da parte del US Department of Energy Office of Science e National Science Foundation.

Dark matter search results fron the PICO-60 C3F8 Bubble chamber – [C. Amole et al. 2017]

Fonte: FermiLab

Stefania de Luca è owner del gruppo facebook Astrofisica, cosmologia e fisica particellare

 

 

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La riqualificazione del quartiere a luci rosse di Amsterdam

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Tratto da un articolo di Katja Brokke per CNN.com

Dietro il permissivismo, le finestre dei bordelli e dei cannabis caffè cannabis si nascondeva la criminalità dilagante – un mondo di di traffico sessuale, la prostituzione forzata e il riciclaggio di denaro – e, ad un certo momento, le autorità hanno deciso di averne abbastanza.
Nel 2008 il sindaco Job Cohen ha lanciato Progetto 1012 (dal nome del codice postale della zona), un piano in 10 anni per migliorare il quartiere e di attrarre un diverso tipo di visitatore.
Una serie di attività poco raccomandabili, come il famoso sex club Yab Yum, sono state chiuse.
i lavoratori del sesso sono stati sostituiti da giovani artisti che mettono in mostra i loro dipinti, sculture e vestiti dietro le finestre, dove un tempo milioni di persone passavano intravedendo il frutto proibito.
Non tutte le finestre dei bordelli sono scomparse. Delle 470 “botteghe del sesso” censite nel 2010, circa 150 hanno dovuto chiudere definitivamente. Altri punti di riferimento, come i musei che celebrano il commercio del sesso e della droga sono ancora in attività.
Un operaio del sesso attende affari in una finestra di Amsterdam & # 39; s Red Light District.

Al posto del quartiere a luci rosse sta emergendo una nuova area, più pulita, popolare tra gli studenti e gli hipsters, con ristoranti di qualità e negozi vari, dall’abbigliamento ai gadgets.
È piacevole il gocciolare lento dal beccuccio della macchina per l’espresso e l’aroma del caffè tostato, servito da baristi professionisti, all’interno dei nuovi caffè-bar che stanno sostituendo quelli che un tempo vendevano caffè alla marijuana.
E ‘diventato un luogo ideale per passeggiare ma non c’è il rischio di rovinare l’anima di Amsterdam – il suo rosso illuminato, testardo, l’anima senza paura?
Ecco dove bere, mangiare e fare shopping nel nuovo quartiere a luci rosse di Amsterdam.
BERE
il culto del caffè.  De Koffieschenkerij è nascosto nella chiesa Oude Kerk.

de Koffieschenkerij

Questo è una delle caffetterie meglio posizionate di Amsterdam. E ‘nascosta all’interno della Oude Kerk – più antica chiesa parrocchiale della città – nel bel mezzo del quartiere a luci rosse.
de Koffieschenkerij, Oudekerksplein 27, Amsterdam; +31 6 52653302

Quartier Putain

Dietro l’angolo da De Koffieschenkerij. Il nome sfacciato di questa caffetteria è gergo francese per l’attività che ha reso famoso quartiere.
Quartier Putain, Oudekerksplein 4, Amsterdam; +31 20 895 0162
Questo caffè coraggiosamente chiamato ospita un retro jukebox gratuito.

Koko Coffee & Design

Questo è un posto particolare, infatti alle normali di attività di una caffetteria si abbina un negozio che vende disegni di moda scandinavi e olandesi.
Koko, Oudezijds Achterburgwal 145; +31 20 626 4208
Vuoi qualcosa di più forte?
Oltre alla lager, lo stout e colpi di Jägermeister che troverete in qualsiasi bar del quartiere a luci rosse vecchio stile, ci sono alcuni luoghi in cui le bevande sono un culto:

Cut Throat Barber Brunch & Bar

Un barbiere, una caffetteria, un brunch, il pranzo e la cena, bar e un posto per sorseggiare birra artigianale, il tutto sotto un unico tetto.
Cut Throat, Beursplein 5, Amsterdam; +31 6 253 43769
Dorso corto e sui lati o corto nero?  Coiffeurs e caffè sono in vendita al Cut Throat.

de Prael

Non è esattamente un nuovo arrivato, ma un’icona di cui non si può non parlare. Questa fabbrica di birra locale lavora con persone che affrontano gli ostacoli nel mercato del lavoro e dà loro la possibilità di eccellere.
de Prael, Oudezijds Armsteeg 26, Amsterdam; +31 20 408 4470

porem

Cocktail top-notch misti, scossi e shakerati da baristi di prima classe in un incrocio tra un Amsterdam brown café e un cocktail joint di qualità.
porem, Geldersekade 19, Amsterdam; +31 6 22614496
MANGIARE
Il quartiere è famoso per la sua piccola Chinatown e il cuore di questa zona è la Zeedijk, una piccola strada ricca di caffetterie, gay bar e una miriade di ristoranti asiatici con un tocco moderno.

Dum Dum Palazzo

Dum Dum Palace è dim sum centrale.

Dum Dum Palazzo, Zeedijk 37, Amsterdam; +31 20 304 4966

Mata Hari

Mata Hari è stato uno dei primi nuovi ristoranti per aprire dopo che la riqualificazione del quartiere a luci rosse è iniziata. Si tratta di un ristorante accogliente che serve, cibo locale di stagione con una delle terrazze meglio situate nel quartiere.
Mata Hari, Oudezijds Achterburgwal 22, Amsterdam; +31 20 205 0919

Cannibale Royale

Carne su legno: Cannibale Royale.

Cannibale Royale, Lange Niezel 15-17, Amsterdam, +31 20 218 2120

Latei

Latei oscilla tra torte e panini da diversi anni ed è ben noto. Il posto ha l’atmosfera di un negozio vintage.
Latei, Zeedijk 143, Amsterdam; +31 20 625 7485

Stach

Stach è un negozio di alimentari con 11 filiali in tutta Amsterdam. Vendono insalate fresche, zuppe e altri pasti insieme a birra artigianale, barrette di cereali e pane biologico.
Stach, Nieuwendijk 13, Amsterdam; +31 20 737 1640
Shopping e molto altro

Ivy & Bros

Da Ivy & Bros è possibile acquistare abbigliamento chic d’importazione dopo aver consumato il pranzo o un caffè nello stesso luogo.
Ivy & Bros, Oudezijds Voorburgwal 96HS, Amsterdam; +31 6 11924244

Anna + Nina

Anna + Nina ha iniziato come una filiale di una gioielleria famosa ma poi si è dotato di un proprio marchio. Ora ha uno shop di e-commerce e tre negozi, uno dei quali si trova nel quartiere a luci rosse.
Anna + Nina, Kloveniersburgwal 44, Amsterdam; +31 20 261 5213

TonTon Club

giochi arcade retrò e snack moderni sono il tiro a TonTon Club.

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Nuovo calo di luminosità per KIC 8462852, la stella di Tabby

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Ci risiamo. Solo pochi giorni fa, in un articolo parlavamo di KIC 8462852 e di come il suo anomalo comportamento sfugga ad ogni spiegazioni che esca dal campo delle pure ipotesi speculative ed ecco che “la stella di Tabby“, per cui si è parlato di megastrutture aliene, lampeggia di nuovo con un vistoso calo della sua luminosità. Subito dopo la twittersfera è impazzita con migliaia di appassionati che si scambiano immagini e impressioni, oltre a continui appelli a catturarne lo spettro fluttuante.

Ecco un breve riassunto per chi ancora non fosse informato su questa vicenda. Già nel 2015, gli astronomi hanno notato che KIC 8462852 stava subendo enormi cali di luminosità. Questa osservazione, essenzialmente, può significare due cose:  o c’è qualcosa di fronte alla stella che sta bloccando la luce verso la Terra, o è in corso un processo insolito all’interno della stella stessa che provoca questi cali di luminosità.

Conosciuta come la stella di Tabby – dalla dr.ssa Tabetha Boyajian, prima firmataria dello studio originale che descrive questo fenomeno – gli scienziati, e anche tanti profani, hanno suggerito una vasta gamma di ipotesi per spiegarlo. Il più famoso, naturalmente , è che è una sorta di megastruttura aliena, come una sfera di Dyson , circondi la stella e ne blocchi la luce.

Molte sono le teorie proposte e bocciate, come quella dello sciame di comete intorno alla stella che ben spiegherebbe un periodo di oscuramento se non fosse per le vecchie lastre fotografiche che rivelano che la stella si comporta così almeno dal 1890.

I calcoli mostrano che, per validare la teoria delle comete, ne servirebbero almeno 648.000, tutte delle dimensioni di più di 200 chilometri, qualcosa che, anche se non impossibile, è considerato estremamente improbabile .

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Rappresentazione artistica di una disintegrazione proto-pianeta, un’altra spiegazione per i livelli di luce immersione. NASA / JPL-Caltech

C’è stato il suggerimento che si possa trattare di una stella variabile. Di queste stelle ne conosciamo di parecchi tipi, tra cui le variabili pulsanti che crescono e si restringono drammaticamente, e stelle “binarie ad eclisse”, che si offuscano quando la stella compagna passano loro davanti. La nostra stella, il Sole, è una stella variabile nella sequenza principale ed ha un ciclo di 11 anni durante il quale la sua luminosità arriva a calare dello 0,1%, per poi recuperare la luminosità originale. Il problema è che la stella di Tabby è una F-Type, un’altra stella nella sequenza principale molto stabile e dovrebbe mostrare solo piccole variazioni periodiche di luminosità. KIC 8462852, invece, ha avuto un calo di luminosità del 3 per cento in soli quattro anni.

Altri suggerimenti, come un pianeta disgregato o una enorme nuvola di polvere che la oscurano ad intervalli irregolari, sono stati abbandonati. Per quanto riguarda gli alieni, il SETI ha messo sotto osservazione la stella ma, fin’ora, non ha rilevato alcun segno indicativo di calore generato meccanicamente.

View image on TwitterQuindi, in questo momento, non abbiamo idea di cosa stia succedendo lassù. Speriamo che questa volta, gli astronomi pèossano trovare qualche risposta conclusiva.
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Attentato a Manchester: numerosi morti e feriti

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Un grave attentato è avvenuto ieri sera, intorno alle 22,35, alla Manchester arena, al termine del concerto di Ariana Grande, la star musicale che piace ai teen ager.

Stando alle notizie fin’ora disponibili ci sono stati 22 morti ed oltre 50 feriti. Secondo le autorità, l’attentatore sarebbe stato un kamikaze e, anche se fin’ora nessuno ha effettuato rivendicazioni, manifestazioni di giubilo sono apparse su numerosi siti jihadisti.

Il ministro Amber Rudd ha parlato di “un barbaro attacco, teso deliberatamente a colpire gli elementi più vulnerabili della nostra società”.

Il North West Ambulance Service ha riferito di avere trasportato in ospedale 59 feriti dall’esplosione e di avere trattato sul posto numerosi giovani con ferite lievi da schegge.

In seguito all’attentato, tutti i partiti impegnati nella campagna elettorale hanno sospeso le manifestazioni politiche previste per oggi.

Il primo ministro ha annunciato che presiederà una riunione del comitato di emergenza Cobra del governo intorno alle 09:00 di questa mattina.

Theresa May ha detto: “Stiamo lavorando per stabilire tutti i dettagli di ciò che è accaduto a Manchester, “Tutti i nostri pensieri sono con le vittime e le famiglie di coloro che sono stati colpiti.”

 

Secondo la polizia, l’esplosione è avvenuta nel foyer dell’arena, nodo che collega con il treno di Victoria e la stazione del tram.

Poco dopo l’esplosione la stazione è stata chiusa e tutti i treni soppressi.

Controlli senza esito sono stati effettuati nei punti cruciali della città.

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La popstar Ariana grande sta bene e, appena ripresasi dallo shock ha pubblicato un tweet in cui ha espresso il suo profondo dolore per quanto accaduto al termine del suo concerto.

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Nuovi lavori: il corriere informale

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Pensateci, la prossima volta che farete un viaggio all’estero potreste trasportare qualcosa per un perfetto sconosciuto.

Detta così, la sola idea potrebbe evocare immagini preoccupanti in cui trasportate nelle vostre valige pacchetti di droga o altre merci di contrabbando ma, alla luce delle tante nuove idee per sbarcare il lunario o arrotondare il proprio stipendio, la cosa merita di pensarci ancora.

Ci sono persone che viaggiano spesso e nei propri viaggi trasportano cose per altre persone, venendo anche pagati per farlo. In questo modo c’è chi guadagna anche 1000 o 1500 euro al mese di extra, sono gli utenti di Worldcraze, una delle tre aziende che, con app, mettono in contatto viaggiatori che dispongono di spazio in valigia con altre che hanno bisogno di comprare qualcosa in un paese straniero, disposte anche a pagare un piccolo rimborso per il disturbo di dedicare un po’ di tempo a questa attività di corriere informale.

L’idea è che vi siano persone che, per qualsiasi ragione, necessitano di qualcosa che è in vendita in un certo paese e non è disponibile nel paese in cui vivono. Con un’apposita app si contatta qualcuno in procinto di fare un viaggio in quel paese e si prendono tutti gli opportuni accordi e si conclude la transazione. al ritorno, il viaggiatore incontrerà il compratore ed effettuerà la consegna.

 

screen696x696Worldcraze è stato lanciato nel 2012 dagli imprenditori francesi Frederic Simons e Guillaume Cayard dopo che, Durante un viaggio a New York, Frederic notò la grande differenza di prezzo tra i jeans Levi’s, in Francia e negli Stati Uniti, da lì, l’idea di effettuare acquisti al minuto all’estero per conto terzi.

Oggi Worldcraze dice di avere oltre 10.000 utenti e che i prodotti Apple sono tra le merci con maggioriu richieste.

Da ogni transazione Worldcraze prende una commissione di € 2,50 euro dal committente e il 10% del pagamento del viaggiatore, che può arrivare fino al 10% del costo del prodotto trasportato.

Ouibring, azienda con sede a Singapore ha un modello di business simile.

Fondata nel 2016 da parte degli sviluppatori Joel Gordon e Andrew Crosio, ormai ha un traffico giornaliero notevole e le tipologie di beni trasportati comprendono dal caffè artigianale dal Giappone per l’Ungheria, utility come i marsupi dalla Thailandia verso gli Stati Uniti, addirittura particolari candele dall’India, perfino spray deodoranti per gli ambienti da Singapore verso la Repubblica Ceca.

“Per gli acquirenti questo è un modo semplice per procurarsi prodotti particolari non disponibili nei paesi dove vivono.

Per evitare il rischio che prodotti illegali o contraffatti essere possano essere trasportati sia Ouibring e Worldcraze consentono agli utenti di acquistare e raccogliere solo prodotti nuovi e da negozi regolari, inoltre i viaggiatori, una volta effettuato l’acquisto, devono caricare sulla piattaforma la fattura o la ricevuta d’acquisto.

bisogna aggiungere che tutto il denaro passa attraverso le app.

 

Beck Friend è un’altra società, basata a Mumbai, che consente ai viaggiatori di trasportare merci per altre persone, qui non ci sono limitazioni alla solo merce acquistata in negozio. Di recente, un corriere informale ha portato a Mumbai da Chicago un orsacchiotto di peluche che una bambina di quattro anni di nome Heer, aveva dimenticato in casa di alcuni parenti che era andata a visitare con i suoi genitori.

Per eliminare eventuali problemi di sicurezza, l’acquirente e il vettore devono essere prima collegati sui social media, come Facebook, LinkedIn o Google. Gli utenti devono anche caricare due forme valide di identificazione, come, ad esempio,  la patente di guida ed il passaporto.

Beck co-fondatore profonda Malhotra dice: “La sicurezza è la preoccupazione principale, e stiamo costruendo una piattaforma robusta per affrontare questo.”

Le sole complicazioni derivano dalle tariffe di esportazione e importazione, che variano notevolmente da paese a paese. Tutte e tre le aziende consigliano gli utenti su come comportarsi e, alla fine, è l’acquirente che paga tutte le spese.

Tutte e tre le aziende hanno personale di supporto a disposizione tutto il giorno per il supporto, sia via telefono che tramite web chat dal vivo o e-mail.

 

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La topografia di Titano somiglia a quella della Terra e di Marte. Ma perché questo ci interessa?

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Ormai sappiamo che Titano è attraversato da fiumi che presentano un alveo più simile a quello degli antichi fiumi di Marte che a quelli della Terra. Titano, la più grande luna di Saturno, è uno dei mondi più misteriosi del nostro sistema solare. Ha fiumi di metano , nuvole e foschia, montagne e valli – che, ad un osservatore superficiale, possono ricordare la Terra. Non è, però, chiaro come possa presentare queste caratteristiche.

I fiumi e la topografia di Titano rispecchiano in superficie ciò che accade al suo interno”, spiega Benjamin Black, ricercatore presso la City University di New York. “Se riusciremo a capire cosa e perché sta succedendo in superficie, potremo cominciare a capire la storia di questo piccolo pianeta”.

Studiare i fiumi sulla terra o o i letti dissecati dei fiumi marziani è relativamente facile: abbiamo satelliti in orbita su entrambi i pianeti che inviano continuamente nuove immagini ad alta risoluzione, ma Titano è molto più difficile da osservare. Abbiamo solo un paio di immagini a buona risoluzione della superficie, inviate nel 2005  dalla sonda Huygens, tutte le altre immagini che abbiamo sono a bassa risoluzione o velate dalla fitta foschia spesso presente nell’atmosfera della luna di Saturno.

Al fine di confrontare la topografia di questi tre mondi, Black ed i suoi colleghi hanno combinato le immagini ad alta risoluzione di Marte e della Terra e le hanno abbinate alle immagini di Titano inviate dalla sonda Cassini.
Guardando le immagini di Titano o di Marte si vedono valli, montagne, letti di fiumi e di laghi e colpisce la somiglianza con scenari simili sulla Terra,” spiega Black. “Ma le apparenze possono ingannare.”

Nonostante la familiarità dei paesaggi, i ricercatori hanno scoperto che le cause della topografia di Titano e Marte sono molto diverse che sulla Terra. Sul nostro pianeta il terreno è costantemente rimodellato dalla tettonica a placche che spinge  catene montuose che spesso creano barriere che deviano i fiumi. Né Titano né Marte, al contrario, hanno movimenti tettonici e questi due mondi hanno ottenuto le loro montagne e valli in altri modi. “Il fatto che la Terra è così diversa dagli altri due potrebbe far pensare che, invece, Marte e Titano sono molto simili,” afferma Jonathan Lunine della Cornell University. “Ma non è vero, non lo sono. Si tratta proprio di tre corpi celesti completamente diversi uno dall’altro.”

Su Marte, Black e il suo team hanno trovato antichi fiumi che scorrevano seguendo le caratteristiche topografiche della superficie, cosa che ci indica che il terreno è venuto prima e che ha diretto il flusso dei fiumi. Su Titano, però, abbiamo osservato prove di attività geologica recente e, forse, tutt’ora in corso che influenza le principali caratteristiche topografiche della luna. La sua topografia su larga scala potrebbe essere generata da cambiamenti di spessore della crosta di ghiaccio che ricopre il pianeta, causati dalle forze di marea provocate da Saturno.

Teoricamente, una volta comprese le cause di questi cambiamenti potremmo riuscire a capire da dove arriva tutto il metano costantemente presente nell’atmosfera di Titano che, per ora, resta uno dei più grandi misteri di Titano. Sappiamo infatti che sulla Terra il metano è un idrocarburo di origine fossile ma l’osservazione su altri corpi celesti, almeno apparentemente privi di vita, ci costringono a pensare ad un’origine abiotica, tranne nei casi di Marte, dove nel gennaio 2009 i ricercatori della NASA hanno osservato emissioni di metano dalla superficie in atmosfera localizzate in aree specifiche, facendo ipotizzare che possano essere legate ad attività biologiche che avvengono nel sottosuolo e Titano dove si ipotizza la presenza di un qualche catalizzatore esotico o un’ancora più esotica forma di vita metanogena.

C’è così tanto che non sappiamo sulla storia geologica di Titano”, dice Black “che capire in cosa si differenzia dalla Terra è un’esperienza eccitante di per sé.”

Fonte: science.aag0171

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L’elenco dei vaccini obbligatori per l’accesso a scuola

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La nuova legge sull’obbligo vaccinale inserisce alcune new entry tra le vaccinazioni obbligatorie.

Da settembre per iscrivere i figli a scuola, dalla fascia da 0 a 6 anni, per gli asili e le materne sarà necessario avere la certificazione dell’inoculazione delle 12 vaccinazioni obbligatorie inserite nella legge.

Alle 4 vaccinazioni ritenute già obbligatorie ne sono state aggiunte altre 8 che erano già comprese nel nuovo Piano nazionale vaccini 2017-19. Per tutti i vaccini obbligatori è prevista la gratuità.

Le 4 vaccinazioni già obbligatorie sono:

antidifterica,

– antitetanica,

– antipoliomelitica

– antiepatite virale B.

A queste la nuova legge aggiunge:

– l’anti-pertosse,

– l’anti- meningococco B

– l’anti-meningococco C,

– l’anti-morbillo,

– l’anti-rosolia,

– l‘anti-parotite,

– l’anti-varicella

– il vaccino contro l’Aemophilus influenzae.

Alcune di queste vaccinazioni saranno inoculate contemporaneamente.

L’obbiettivo della legge è quello di raggiungere la soglia ottimale di vaccinati del 95%, utile ad indurre la “copertura di gregge”, quel fenomeno, cioè, che garantisce immunità passiva anche a chi per qualche ragione (allergie, salute, intolleranza, ecc) non può praticare le vaccinazioni, allineando così il nostro paese al resto dei paesi europei, dove il fenomeno dei gruppi antivaccinisti non è così diffuso.

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I misteriosi dischi di Baian kara ula

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di Oliver Melis per Reccom Magazine

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I dischi con i piccoli scheletri dalla grande testa

Nel 1938, il professore di archeologia dell’Università di Pechino, Chi Pu Tei fece una scoperta eccezionale. Durante l’esplorazione di alcune grotte nell’impervia catena montuosa di Baian Kara Ula, lungo il confine Cinese/Tibetano, scopri un sistema di gallerie artificiali e interconnesse le cui pareti erano state levigate da sembrare cristallizzate dall’azione di un calore estremo. Sulle pareti erano incisi dei segni che sembravano rappresentare il sistema solare. All’interno delle grotte furono rinvenute delle piccole tombe che contenevano i resti di creature alte circa un metro e trenta centimetri con un cranio enorme in rapporto alle dimensioni del corpo. Nei pressi delle tombe furono trovati ammassati 716 dischi di granito con diametro dai 35 ai 50 cm e con un foro al centro, spessi un centimetro. Questi dischi presentavano su un lato degli strani simboli, mentre sull’altro mostravano un’incisione a spirale che partiva dal centro e terminava sul bordo esterno.

I reperti furono portati in segreto a Pechino e per vent’anni gli scienziati cercarono di tradurre le misteriose iscrizioni dei dischi di pietra.

Fu solo nel 1962 che quando il team guidato dal professor Tsum Um Nui concluse che i manufatti risalivano a 10.000 anni prima e raccontavano la storia di creature aliene chiamate Drog-pa, provenienti da un sistema planetario lontano 12 mila anni luce. Gli indigeni della zona del ritrovamento narrano che in tempi antichi due tribù abitavano in quella zona e che strani esseri giunti dal cielo convissero tra di loro. Le autorità però decisero che il grande pubblico non doveva essere informato delle stupefacenti scoperte e tutto venne messo a tacere. La storia venne divulgata dopo due anni di assoluto silenzio. Le traduzioni dei contenuti dei dischi non furono però prese seriamente da altri luminari e solo dopo altri 25 anni gli archeologi trovarono altre conferme in alcune leggende che circolavano tra gli indigeni del luogo del ritrovamento, leggende che parlavano di piccoli esseri dalle grandi teste e dal colorito giallastro

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dischi e i Dropa

Le ultime analisi dei Dischi, eseguite negli anni 60 da alcuni scienziati sovietici, rivelarono che i dischi facevano parte di una specie di circuito elettrico e se messi in rotazione per mezzo di uno speciale fonografo producevano delle vibrazioni e dei ronzi come se fossero stati sottoposti a un intenso campo elettrico, i dischi rivelarono un’alta concentrazioni di cobalto e altri minerali, il che ne rendeva difficile la lavorazione da parte di esseri umani di 10.000 anni fa.

Nel 1974 un ingegnere austriaco, Ernest Wegwrer fotografò uno dei dischi nel museo Bampo di Kiang a Pechino e, in seguito, un disco simile venne alla luce presumibilmente in Nepal.

il prof. Karil Robin Evansche si accorse che il disco, se posato su una bilancia, apparentemente perdeva e acquistava peso. Lo stesso Evans entrato in contatto con il capo della tribù dei Dzopa scopri che gli esseri che costruirono i dischi provenivano dal pianeta Sirio e che due missioni esplorative partirono per il pianeta Terra, una 20.000 anni fa e una 1014 anni prima di Cristo ma a causa di un incidente non riuscirono più a tornare al loro mondo, secondo la leggenda raccontata dal capo tribù, i Dzopa erano i discendenti degli alieni.

Questa è in sintesi la storia, ricercatori, scienziati, archeologi, antiche tribù, UFO crash preistorici, misteriosi manufatti, linguaggi alieni prontamente tradotti, e esseri alieni che giunti sulla Terra si confondono con popolazioni terrestri generando discendenze miste, come fosse cosi semplice tradurre un messaggio da esseri evoluti in maniera totalmente indipendente dalla nostra.

Come si può vedere, non manca nulla, nemmeno gli esseri dalla grossa testa che si schiantano sul nostro pianeta… Ma cosa c’è di vero?

I famosi dischi sono stati creati nel libro “Sungods in Exile” (1978) da Karyl Robin-Evans, che narra di una sua spedizione in Tibet del 1947 e di come venne a conoscenza dei Dropa e dei loro segreti. Nel 1995, però, venne a galla un’altra storia, lo scrittore David Gamon confessò al Fortean Times, di aver scritto Sungods in Exile per scherzo e per mettere alla berlina le teorie di Erich von Däniken, falsificando anche le prove.

Nonostante le ammissioni, Hartwig Hausdorf nel 1998 scrisse il libro “The Chinese Roswell” dove raccontava che il professor Tsum Um Nui della Beijing Academy, era riuscito a tradurre i dischi, purtroppo, però, mai nessuno ha sentito parlare di questo professore che, infatti, non esiste né in Cina né altrove. Tsum Um Nui non è altro che un cognome giapponese scritto, però, ortograficamente in maniera scorretta. I dischi di pietra sono conservati, a detta degli scrittori in vari musei in tutta la Cina, tuttavia, nessuno di questi musei, una volta contattato, sembra conoscerli.

Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO Italia, Perle complottare e le scie chimiche sono una cazzata.

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Sogni un castello? Il demanio intende assegnarne diversi in concessione. Ecco cosa fare per partecipare al bando

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E non solo castelli ma anche ville lussuose, pensioni e case d’epoca. L’agenzia del demanio intende assegnare gratuitamente 103 proprietà da ripristinare ed utilizzare come destinazione turistica.

Se sei affascinato da Grande Inverno, Castel Granito o il nido dell’Aquila è la tua occasione.

Tuttavia, c’è solo un problema. L’Agenzia del Demanio si aspetta che chiunque prenda un castello libero (o qualsiasi altro dei 103 oggetti) si impegni a ripristinarlo in modo che possa diventare un’attrazione turistica aperta al pubblico. La cosa positiva è che sarà il soggetto assegnatario a decidere se trasformare il bene assegnato in un albergo, un centro benessere, un ristorante o un’altro tipo di attrazione.

“Il progetto intende promuovere e sostenere lo sviluppo del turismo locale”, ha dichiarato alla stampa Roberto Reggi, dell’Agenzia del Demanio, “L’obiettivo è trasformare, senza aggravio di spese per lo stato, edifici pubblici e privati, abbandonati o non più utilizzati, in strutture per pellegrini, escursionisti, turisti e ciclisti.”

Le autorità pensano che questo progetto sarà utile per alleggerire la pressione sulle aree del paese più popolari e affollate dai turisti come, ad esempio, Venezia.

La scadenza per le domande è il 26 giugno.

I candidati prescelti avranno una concessione di iniziale di nove anni per sviluppare e portare a regime il loro progetto, con la possibilità di estendere la concessione anche per i nove anni successivi.

In caso qualcuno intendesse partecipare al bando ma si vedesse respingere il proprio progetto, niente paura, ci sarà il tempo per rifarsi. Il demanio, infatti, intende assegnare con le stesse modalità altre 200 location entro i prossimi due anni.

Per ulteriori informazioni:  agenziademanio.it

Vediamo alcune delle location oggetto del bando:

In qualche caso c’è davvero tanto lavoro da fare… Crediti Immagine: lianem / 123RF

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Ma che ne dite di questa struttura in cima ad un suggestivo borgo medievale? Crediti immagine: Andrea Pistolesi / Getty Images

Certo, qualche castello sorge in luoghi un po’ impervi… Crediti immagine: Gennaro Leonardi

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Ma una cosa del genere può valere la pena… Crediti immagine: Luca D’Ambra

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In qualche caso potrebbe valere il detto: “È più la spesa che l’impresa…” Crediti immagine: Stefano VIAGGIO

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Non male per un agriturismo o un centro benessere, no? Crediti Immagine: MattC77

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Che dire? Mi sa che ci provo a partecipare… Crediti immagine: Iris van Wolferen

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Una passatina di stucco, due mani di vernice, che ci vuole? Crediti immagine: Iris van Wolferen

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Il nido dell’Aquila… Crediti immagine: TuAnh Nguyen

Avete ancora un mese di tempo per presentare le vostre domande… Cosa aspettate? L’inverno sta arrivando!

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Area 51, tra mito e realtà

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L’area 51 è una della basi militari più segrete e del pianeta e, proprio a causa delle ipotesi e dei misteri che ne circondano l’esistenza, al pari di altre località simili, è fonte di dicerie, teorie e leggende metropolitane, in particolare, il filone dell’ufologia complottista vedrebbe in questa base la centrale operativa di una presunta agenzia governativa, il Majestic 12, che istituita nel 1947 dal presidente Truman, avrebbe ormai trasceso il suo scopo istituzionale e servirebbe un supposto governo ombra degli Stati Uniti, governo ombra impegnato in indicibili accordi con svariate razze aliene.

Questa base militare super segreta ha finito per colpire tanto la fantasia popolare da essere diventata protagonista di film hollywoodiani come, ad esempio, Indipendence day o di molte puntate di serie televisive come, ad esempio, Stargate, finendo per fornire ulteriore materiale ad appassionati e complottisti che, speculando sulle vicende di questi films e telefilms, sono riusciti ad accrescere l’aura di mistero ed incertezza intorno alla base stessa.

area51controlliSecondo tanti ufologi e appassionati di misteri, in questo luogo sarebbero nascosti i resti degli UFO recuperati nei vari incidenti che, secondo la narrazione complottista, sarebbero avvenuti in varie parti degli USA, a cominciare dall’UFO crash di Roswell, dove sono a disposizione degli scienziati impegnati in progetti di retroingegneria atti a comprenderne il funzionamento per riprodurne i sistemi di produzione di energia e propulsione.

Ufficialmente, l’Area 51 è una sezione del poligono nucleare ed areonautico di Nellis, una vasta zona militare che si estende nel deserto del Nevada a circa 150 km da Las Vegas; è situata nel letto del Groom Lake, un lago asciutto da tempo, ed è conosciuta anche con altri nomi, Dreamland, Watertown, The Rach e Skunkworks.
Questo complesso viene utilizzato fin dal 1954, e l’aeronautica militare vi ha condiviso con la CIA diverse strutture sotterranee fino al 1972.

In realtà l’Area 51 è stata spesso utilizzata per sviluppare e realizzare progetti segreti, testandone poi i prototipi. In questo luogo, per esempio, hanno preso il volo, per la prima volta, i ricognitori strategici U-2 e SR-71 Blackbird, forse anche i primi prototipi dei cacciabombardieri STEALTH F-117A e, secondo alcune voci di corridoio, si starebbe ora lavorando al nuovo ricognitore chiamato “Aurora” che raggiungerebbe velocità dell’ordine di svariati Mach. Questi progetti vengono citati negli ambienti ufologici come il prodotto di ricadute tecnologiche dovute all’ingegneria inversa applicata a presunte macchine volanti extraterrestri nascoste e studiate in alcuni hangar del complesso.

l’Area 51 è raggiungibile percorrendo strade sterrate apparentemente abbandonate. Nel 1984, allo scopo di scoraggiare l’osservazione della base da parte di curiosi, i militari sequestrarono circa 89.600 acri di terreno pubblico attorno la base militare ma, nonostante l’espresso divieto di avvicinarsi, restano numerosi gli appassionati e i curiosi che si avventurano nella zona fino ad arrivare a pochi metri dalle barriere metalliche, costringendo i militari a presidiare l’area pattugliandola con gruppi armati a bordo di fuoristrada bianchi, cosa che ha colpito la fantasia dei complottisti che ne hanno attribuito l’appartenenza a qualche corpo speciale non ufficiale.

Tutta questa segretezza sarebbe la prova che l’Area 51 protegge segreti indicibili. Come al solito la realtà è ben diversa: provate ad avvicinarvi ad una qualsiasi zona militare ad accesso limitato senza averne l’autorità e poi raccontate cosa succede. Se è vero che in Area 51 vengono sviluppati e testati velivoli ultrasegretri, il minimo che può capitare è che le autorità ne scoraggino l’avvicinamento con ogni mezzo.

Se l’area 51 è un posto così segreto, come mai lo si può osservare in foto satellitari che ne mostrano l’estensione? Quando e perchè si iniziò ad attribuirgli questo mistero?

Negli anni ’80, Dave L. Dobbs, giornalista ed ufologo di Cincinnati (Ohio), ricevette una lettera da un radiotecnico, tale Mike Hunt. Egli fu tra i primi che associarono le attività dell’Area 51 e gli UFO.

Hunt sosteneva di aver lavorato nel complesso nei primi anni ’60 per conto della Commissione Atomica Statunitense e di aver saputo che un UFO vi sarebbe stato trasportato dalla base aerea di Edwards, in California. Secondo le sue fonti il progetto era denominato “Project Red Light” e doveva occuparsi dello studio della propulsione di almeno tre UFO catturati, cercando di capirne il funzionamento partendo da un prodotto finito e cercando di capire in quale modo gli UFO venivano costruiti. Inoltre dovevano studiare l’anatomia e la fisiologia degli alieni, almeno due, in possesso del governo USA. Altri fecero dichiarazioni più o meno simili ma sempre poco o per nulla credibili.

Un altro personaggio che divenne noto negli anni seguenti era Bob Lazar, un presunto fisico nucleare che raccontò di aver lavorato in una sezione dell’area 51 che si occupava di capire il funzionamento dei propulsori dei dischi volanti.

Lazar nel 1989 raccontò la sua storia in una nota trasmissione televisiva americana, dicendo una serie di cose incredibili sulle reali attività dell’Area 51, dove avrebbe lavorato dal 1988.

Dichiarò di aver studiato il modo in cui gli alieni viaggiavano nello spazio: utilizzando reattori alimentati con un elemento detto “elemento 115” dotato di caratteristiche particolari, grazie alle quali riusciva a piegare lo spazio tempo generando una sorta di curvatura che spingeva la nave a velocità superiori a quelle della luce. Teorie e racconti, però, non provati in alcun modo e che non spiegano perché le forze armate americane continuino a usare mezzi e motori convenzionali.

autopsia
Autopsia alieno

A forza di rivelazioni da parte dei soliti bene informati, all’inizio degli anni novanta il mondo venne a sapere, grazie alla televisione, che gli alieni erano giunti sulla Terra decenni prima ma che il loro viaggio interstellare era finito in uno schianto che fece la fortuna di chi entrò in possesso dei filmati dove rottami e corpi mutilati facevano bella mostra di sé.

Guarda caso, la possibilità di vendere a peso d’oro alla TV e ai giornali filmati e fotografie che mostravano presunte autopsie di presunti alieni fece nascere una nuova professione: quella del ricercatore indipendente impegnato a battersi per ristabilire la verità di fronte alle menzogne dei governi, figura che, con l’avvento di internet, ha cominciato a proliferare nei campi più disparati del complottismo, guadagnando con poca fatica soldi grazie alla vendita di fantasiosi ebooks, click sui banner delle pagine web, visualizzazioni di filmati su you tube e, non ultima risorsa, raccolte di fondi per finanziare questa o quella pseudoricerca ai danni di creduloni ed ignoranti.

L’Area 51 è sempre là, potete visualizzarla su google maps e su google Earth, se vi capitasse di vedervi decollare o atterrare un UFO, fateci un fischio.

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