Con il termine superstizione si indica un insieme di rituali e credenze derivanti da ignoranza e convinzioni irrazionali. Il termine deriva dal latino superstitiònem, parola composta da sùper, sopra, e stìtio, stato. Cicerone nell’opera De natura deorum definisce “superstiziosi” coloro che rivolgevano preghiere agli Dei affinché i loro figli sopravvivessero, fossero cioè superstiti, il termine ha poi preso un significato più vasto.
Il fenomeno della superstizione è diffuso in ogni parte del mondo e si presenta a prescindere dal grado culturale o classe sociale anche se scarsa scolarizzazione e cultura accentuano sicuramente il fenomeno che viene sfruttato da maghi e cartomanti grazie a persone che basano la propria vita sull’oroscopo o su pratiche magiche.
Incredibilmente, nonostante ci si trovi nel terzo millennio, molte credenze di carattere superstizioso sono diffusissime e addirittura sfruttate per fini economici; basti pensare a quante persone fanno dipendere la propria vita dall’oroscopo della settimana o a quelle che ricorrono a maghi o cartomanti.
La persona superstiziosa ripone fiducia quasi cieca in atti ai quali vengono attribuiti poteri in grado di favorire la realizzazione di un evento o proteggere il superstizioso da eventi ritenuti negativi. Le persone eccessivamente superstiziose perdono il loro equilibrio non essendo in gardo di mantenere la loro razionalità.
La scaramanzia
La scaramanzia è una forma di superstizione cioè, l’utilizzo di frasi o gesti determinerebbe l’allontanamento della negatività o la possibilità di chiamare a sé energie positive che favorirebbero la fortuna. Tra le forme scaramantiche più diffuse ricordiamo il gesto delle corna, o il gesto di toccare un oggetto in ferro o incrociare le dita dietro la schiena. Negli ambienti dove la scaramanzia è di casa si dice spesso il contrario di quello che in realtà si spera accada.
Ci sono tantissimi gesti e tantissime scaramanzie, per curiosità ne citiamo alcuni:
Arcobaleno: e stelle cadenti, I desideri espressi si dovrebbero avverare, perlomeno dovrebbe succedere ogni tanto, visto la possibilità di vedere stelle cadenti o arcobaleni.
Candele: la goccia di cera che cade lungo il lato della candela porta male.
Capelli: un capello sulla spalla preannuncia l’arrivo di una morte.
Capodanno: A parte la biancheria intima rossa che pare porti bene, sembra che porti fortuna incontrare una persona di sesso opposto la mattina di questo giorno.
Cappello: porta male tenerlo sul letto.
Chewing-gum: Pare che masticare chewing-gum di notte porti male, infatti si crede che dopo la mezzanotte si trasformi in carne putrida.
Chiave: Trovarne una o metterne una di ferro sul cuscino porta bene e fa fare bei sogni.
Cucchiaio: sembra che porti sfortuna tenerlo con la mano sinistra.
Gatto nero – Un gatto nero che attraversa la strada porta male, nel medioevo i gatti erano accomunati alle streghe.
Letto: Si deve scendere sempre dalla parte destra, la sinistra è la parte del diavolo.
Ombrello: non va aperto in casa; è presagio di sventura.
Pettine: se ci cade di mano mentre ci stiamo pettinando, qualcuno che ci vuol bene ci sta pensando.
Sale: porta sfortuna versarlo
Scala: porta sfortuna anche passare sotto una scala.
Scopa: se con la scopa tocchiamo i piedi di una donna nubile non si sposerà mai.
Specchio: rompere uno specchio porta sette anni di guai.
Spillo: Anche gli spilli se raccolti porterebbero fortuna.
Venerdì: né di Venere, né di Marte, non ci si sposa e non si parte né si dà principio all’arte. Attenzione ai venerdì 13, sarebbero particolarmente sfortunati (la credenza è legata al fatto che il venerdì 13 ottobre 1307 Filippo il Bello ordinò che tutti i Templari fossero arrestati con l’accusa di eresia; ai Cavalieri furono anche confiscate tutte le loro proprietà).
Insomma ce n’è per tutti i gusti, ne abbiamo solo elencate alcune anche perché spesso le persone superstiziose ne inventano di nuove, essere superstiziosi secondo alcuni non può far male, ma forse invece qualche danno lo può produrre, soprattutto quando si è legati a certi riti o a certi oggetti, dal momento che quel rito o quell’oggetto venissero, per qualche motivo, messi da parte o dimenticati, il superstizioso potrebbe perdere quella poca fiducia rimasta e compiere errori che addosserebbe alla sfortuna e non alla propria insicurezza.
Buona fortuna a tutti.