(La) Roma nun se discute, Totti se ama

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di Massimo Zito

Dopo la commovente, e bellissima, serata durante la quale si è celebrato, quasi con un rito tribale, l’addio alla maglia della Roma di Francesco Totti, dopo 25 anni, si sono levate le solite voci fuori dal coro, quelle degli haters di professione o, semplicemente, di invidiosi o incoscienti. Incoscienti nel senso che non conoscono e non possono capire cosa ha rappresentato Francesco Totti per la parte giallorossa della città e perché lo è stato.

Infastiditi dalla risonanza mediatica dell’evento o forse solo un po’ invidiosi stanno rispolverando vecchi, rari, episodi per sminuire Francesco…

totti de rossi

Con gli haters e gli invidiosi non perdo tempo ma a tutti gli altri proverà a spiegare qualcosa nelle prossime righe.



Probabilmente non capirete lo stesso.

Non potete capire… Totti è una persona come un’altra con i suoi pregi ed i suoi difetti. Non è un idolo e non è una divinità ma è di Roma e romanista, ha indossato la maglia della nostra squadra per 25 anni in serie A e, vi piaccia o no, è stato tra i due o tre migliori calciatori italiani di ogni tempo e la sua fama ci ha inorgoglito perché noi non siamo la Juve o le milanesi, noi vinciamo una volta ogni tanto e un romano e romanista che attraversa tutta la sua carriera con la stessa maglia è una rarità.

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Certo, è stato ben pagato e allora? Avrebbe preso di meno o di più con Real Madrid o Milan? Avrebbe vinto di meno o di più in altre più blasonate squadre?

Non potete capire. Voi vi siete scordati cos’è una bandiera, se mai lo avete saputo, noi, invece, ci siamo cresciuti, invecchiati, ci abbiamo vissuto.

Quando Francesco ha esordito in serie A avevo 28 anni, oggi ne ho 53, moltissimi tifosi non hanno mai visto una Roma senza Francesco Totti e sono altrettanti quelli che faticano a ricordare una formazione precedente al suo avvento.

Era conosciuto solo nel GRA? Beh, guardatevi i titoli dei quotidiani internazionali, sportivi e no, degli ultimi 4 giorni… CNN, BBC, giornali spagnoli, tedeschi, norvegesi, arabi, cinesi, americani, sudamericani hanno dedicato articoli lunghissimi alla sua carriera, se non intere pagine…. Ha sputato a Poulsen? Ha preso a calci Balotelli? Vero, ha anche pagato con adeguate squalifiche, senza contare che Poulsen era un universalmente riconosciuto pezzo di merda, bravo solo a provocare che ha avuto la carriera che si è meritato. E Balotelli? Non ho bisogno di ricordare che fine ha fatto… Questo per dire che se un cretino ti insulta ripetutamente madre e moglie ci sta che alla fine hai uno scatto d’ira e vorrei vedere come reagireste voi… Come detto, Francesco è una persona normale con i piedi magici ma voi non potete capire, andavate dietro a, come si chiamava? Quello che disse, ormai parecchi anni fa, che Totti era finito… Ah si, Zarate… Beh, Totti, forse, è finito oggi, e il suo nome è scolpito negli annali del calcio e ci resterà, Zarate che fine ha fatto? Chi se lo ricorda? Non è mai cominciato, lo era solo nella vostra immaginazione…

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Ci siamo commossi in tanti domenica… Decine di migliaia di persone hanno pianto o hanno avuto i lucciconi agli occhi per questa soria che finiva e ne avevano ben donde… Una cosa pacchiana? Esagerata? E perché? Era una cosa tra romanisti, nessuno era obbligato ad assistere. Io domenica avevo la morte nel cuore per altre e più serie ragioni ma mi sono commosso e ho pianto lo stesso per Francesco, perché ora che ha smesso, ora che ha piegato la maglietta per l’ultima volta un pezzo della mia vita, tanti anni della mia vita, si chiudono come si chiude un’era.

Per tutti noi è finita una favola, una favola che tutti ci hanno invidiato.

Se non capite la nostra tristezza e la nostra commozione mi dispiace per voi, che non potete capire.

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