Un nuovo esperimento potrebbe confermare il quinto stato della materia

Un esperimento che potrebbe confermare il quinto stato della materia e cambiare la fisica come la conosciamo è stato pubblicato in un nuovo articolo dell'Università di Portsmouth

0
1589

Un esperimento che potrebbe confermare il quinto stato della materia e cambiare la fisica come la conosciamo è stato pubblicato in un nuovo articolo dell’Università di Portsmouth.

Il fisico Dr. Melvin Vopson ha già pubblicato una ricerca che suggerisce che l’informazione ha massa e che tutte le particelle elementari, i più piccoli mattoni conosciuti dell’universo, immagazzinano informazioni su se stessi, in modo simile a come gli esseri umani hanno il DNA. Ora, ha progettato un esperimento che, se dimostrato corretto, significa che avrà scoperto che l’informazione è il quinto stato della materia, insieme a solido, liquido, gas e plasma.

Il dottor Vopson ha detto: “Questo sarebbe un momento eureka perché cambierebbe la fisica come la conosciamo ed espanderebbe la nostra comprensione dell’universo. Ma non sarebbe in conflitto con nessuna delle leggi della fisica esistenti. Non contraddice la meccanica quantistica, l’elettrodinamica, la termodinamica o la meccanica classica. Tutto ciò che fa è integrare la fisica con qualcosa di nuovo e incredibilmente eccitante”. La ricerca precedente del Dr. Vopson suggerisce che l’informazione è l’elemento fondamentale dell’universo e ha una massa fisica.

Potrebbe interessarti: Una pulsar sprigiona un gigantesco raggio di materia-antimateria

Afferma persino che l’informazione del quinto stato della materia potrebbe essere l’elusiva materia oscura che costituisce quasi un terzo dell’universo. Ha detto: “Se assumiamo che l’informazione sia fisica e abbia massa, e che le particelle elementari abbiano un DNA di informazioni su se stesse, come possiamo dimostrarlo? Il mio ultimo articolo riguarda la messa alla prova di queste teorie in modo che possano essere prese sul serio dalla comunità scientifica”.

L’esperimento del Dr. Vopson propone come rilevare e misurare l’informazione in una particella elementare usando la collisione particella-antiparticella. Ha detto: “L’informazione in un elettrone è 22 milioni di volte più piccola della sua massa, ma possiamo misurare il contenuto dell’informazione cancellandolo. Sappiamo che quando si scontra una particella di materia con una particella di antimateria, si annichiliscono a vicenda. E l’informazione dalla particella deve andare da qualche parte quando viene annientata”.

Il processo di annichilazione converte tutta la massa rimanente delle particelle in energia, tipicamente fotoni gamma. Qualsiasi particella contenente informazioni viene convertita in fotoni infrarossi a bassa energia. Nello studio il Dr. Vopson prevede l’esatta energia dei fotoni infrarossi risultanti dalla cancellazione delle informazioni. Il dottor Vopson crede che il suo lavoro potrebbe dimostrare che l’informazione è una componente chiave di tutto nell’universo e che potrebbe emergere un nuovo campo di ricerca fisica.



Potrebbe interessarti:
Materia oscura: un rivelatore quantistico Floquet per vincolarla
Nella Via Lattea potrebbero esistere stelle fatte di antimateria
Il quinto stato della materia: i condensati Bose Einstein
Ciò che tutti dovrebbero sapere sulla meccanica quantistica
La fisica? Una questione di numeri
Orologio atomico ultrapreciso pronto per nuove scoperte della fisica
Condensato di Bose Einstein: il quinto stato della materia
2