Starlab, la joint venture acquista il lancio di SpaceX

SpaceX ha firmato un accordo con Starlab, la joint venture della stazione spaziale privata di Voyager e Airbus, per il lancio del razzo Starship della compagnia

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In un annuncio di mercoledì 31 Gennaio, le società Voyager Space e Airbus, in collaborazione con partner di spicco come Northrop Grumman e Hilton, hanno rivelato che la stazione privata Starlab volerà sullo Starship di SpaceX. Starlab è nata grazie a una partnership tra Voyager Space e Airbus e rappresenta uno dei primi clienti commerciali ad ordinare il lancio di una nave stellare da SpaceX, un passo significativo nel settore aerospaziale. Il lancio dovrebbe avvenire intorno al 2028.

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Starlab: verso l’infinito e oltre

Starship, il razzo di creazione e proprietà di SpaceX, sarà il mezzo di trasporto che porterà Starlab verso l’orbita terrestre. Sebbene i dettagli finanziari del contratto di lancio non siano stati divulgati, l’accordo segna un importante passo avanti nella collaborazione tra imprese private nell’esplorazione spaziale.

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Starlab si inserisce in un contesto di crescente sviluppo di stazioni spaziali private da parte di aziende statunitensi, un fenomeno in aumento mentre la NASA si prepara al ritiro della Stazione Spaziale Internazionale entro il 2030. Il progetto non solo contribuirà alla diversificazione delle opzioni di ricerca e sviluppo nello spazio, ma anche a mantenere vivo lo spirito di esplorazione. 



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Con quattro anni dedicati allo sviluppo e alla costruzione della stazione spaziale, l’obiettivo, che ha come data il 2028, fornisce inoltre a SpaceX l’opportunità di progredire con il suo progetto Starship. Durante questo periodo, la realtà di Elon Musk potrà passare dalla fase dei voli dimostrativi al lancio operativo di veicoli spaziali per i clienti.

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Il periodo di quattro anni rappresenta una fase cruciale in cui Starlab prenderà forma, beneficiando delle tecnologie avanzate di Voyager Space e Airbus. Nel contempo, SpaceX avrà l’opportunità di perfezionare ulteriormente Starship, garantendo un trasporto sicuro e affidabile per la missione

Questo calendario dimostra l’impegno delle aziende coinvolte nel portare avanti rapidamente l’esplorazione spaziale commerciale. La sinergia tra Voyager Space, Airbus e SpaceX promette di aprire nuove opportunità per il settore, accelerando l’evoluzione dalle fasi sperimentali all’effettiva erogazione di servizi spaziali per i clienti. Con il lancio programmato nel 2028, Starlab si pone come una pietra miliare nell’esplorazione spaziale commerciale.

La progettazione di Starlab prevede moduli con un diametro di circa 8 metri, il doppio circa rispetto ai moduli della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa scelta architettonica, sebbene contribuisca a una maggiore capacità abitativa e funzionale della struttura spaziale, pone delle sfide uniche in termini di lancio.

L’ampio diametro dei moduli implica che solo un numero limitato di razzi sarà in grado di supportare il lancio di Starlab in una singola missione. Questa considerazione non è da sottovalutare se si vuole garantire un trasporto sicuro ed efficiente in orbita.

La decisione di limitare il numero di razzi disponibili per il lancio riflette una scelta ponderata tra le esigenze di progettazione della stazione spaziale e le capacità dei vettori di lancio. Nonostante questa limitazione, si prevede che Starship sarà all’altezza del compito, grazie alle sue capacità di carico non indifferenti e alla sua versatilità. Questo aspetto fa riflettere sulll’importanza di bilanciare l’innovazione tecnologica con la praticità nell’ambito dell’esplorazione spaziale. 

Dylan Taylor è presidente e amministratore di Voyager e ha spiegato nel corso di un’intervista alla CNBC che lanciare l’intera Starlab contemporaneamente su Starship sia: “Il modo giusto per ridurre i rischi del nostro programma. Quindi non è necessario eseguire rischiosi assemblaggi in orbita e lanci multipli”.

C’è da precisare, tuttavia, come l’obiettivo principale della stazione commerciale di Starlab sia quello di fornire una soluzione per ricercatori, società e agenzie spaziali che vogliano effettuare esperimenti in microgravità. ESA, ad esempio, ha già dichiarato di essere interessata. L’intera struttura di Starlab verrà completamente allestita a terra e si ipotizza che dopo il lancio e i primi test sarà già tutto pronto per l’inizio dell’operazione. 
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