venerdì, Settembre 13, 2024
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Il mistero dello starchild

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di Oliver Melis per Reccom Magazine

Il nome Starchild, o “bambino delle stelle” è il nome dato a un cranio ritrovato nel 1930 da una giovane messicana in una miniera abbandonata 160 Km a sud ovest dalla città di Chihuahua. Testimonianze successive riportarono che il teschio venne ritrovato vicino a uno scheletro umano appartenuto a una donna amerinda morta, secondo le analisi effettuate, ad un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Il nome Starchild venne coniato dallo scrittore Lloyd Pye che affermava che il reperto era la prova migliore dell’esistenza degli alieni e che almeno uno di loro sia vissuto e morto sulla Terra circa 900 anni fa. Pye sosteneva che solo poche sequenze di Dna siano state ritrovate ma già queste basterebbero a classificare l’essere come “alieno”, non avendo nulla di paragonabile con le sequenze genetiche terrestri. Lo scrittore afferma che le caratteristiche peculiari del cranio non sono dovute a difetti genetici noti ma sarebbero dovete invece all’incrocio di caratteristiche umane e aliene, il “bambino delle stelle” sarebbe un ibrido.

starchild skull compared

Lo scrittore venne a sapere del teschio da una coppia di sposi Ray e Melanie Young, di El Paso (Texas) che glielo avrebbero poi affidato nel febbraio del 1999. Sempre in quell’anno gli Young fondarono un’associazione senza scopo di lucro denominata The Starchild Project.
Le caratteristiche particolari del teschio sono ancora al centro di speculazioni e lo stesso Pye fa notare quante somiglianze ci siano tra il teschio dello starchild e gli alieni grigi spesso al centro di misteriosi rapimenti umani raccontati in diverse casistiche ufologiche..

Le analisi eseguite
Nel 2000 il cranio fu sottoposto alla datazione con il carbonio-14, che ne stabili un’età di circa 900 anni. Fu analizzato con i raggi X, al microscopio atomico e TAC. Le analisi chimiche effettuate non fecero altro che confermare la natura umana del reperto essendo esso composto da idrossipatite di calcio, come le ossa umane. Le analisi effettuate sulla mascella destra superiore, confermarono che il cranio fosse appartenuto a un bambino di età compresa tra i 4 e i 5 anni. Il volume cerebrale ammontava a 1600 cm³, cioè 200 cm³ in più rispetto alla media di un uomo adulto.

il teschio presenta diverse anomalie morfologiche rispetto ad un normale essere umano:
1.l’area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza traccia di tempie normali;
2.le cavità oculari sono poco profonde rispetto alla norma;
3.le orbite sono ovali e completamente cave;
4.i canali del nervo ottico sono deviati in basso ed in dentro in modo da rendere molto inverosimile la mobilità del normale bulbo oculare;
5.l’attaccatura del collo è in posizione anomala;
6.i seni paranasali frontali sono assenti e la superficie è regolare dalle arcate sopraccigliari fino all’inizio del setto nasale.

Queste caratteristiche ci dicono che il bambino era affetto da defomazioni congenite del cranio, cioè era idrocefalo. La dottoressa Adelina Chow ha concluso che “Starchild” “soffriva di vari difetti umani congeniti” che avevano causato una pronunciata brachicefalia e un’anomalia della sutura frontale.
Steven Novella, della Yale University Medical School, conclude che il cranio presenta tutte le caratteristiche di un bambino che è morto a causa di idrocefalo congenito , e che le deformazioni del cranio erano dovute all’accumulo di liquido cerebrospinale nel cranio.

Anche il test del DNA nel 1999 della BOLD ( Bureau of Legal Odontoiatria ), laboratorio sullo studio del DNA a Vancouver, identificò i normali cromosomi standard X e Y nei due campioni prelevati dal cranio, questa sarebbe la prova incontrovertibile che il bambino era maschio e aveva entrambi i genitori umani. Errori di interpretazione o malafede che sia, si può ipotizzare che lo studio effettuato sul DNA nel 2003 dal Trace Genetics sia stato frainteso, questo studio viene menzionato spesso per dimostrare la natura “ibrida” del teschio. Lo studio in questione era utile solo perché poteva trovare parte della mappatura genetica da confrontare con lo scheletro trovato accanto al teschio per provare che questo fosse la madre dello starchild. Forse qualcuno è stato tratto in inganno dagli studi effettuati per ritrovare il DNA mitocondriale che può essere ereditato solo dalla madre.

Oliver Melis è owner su facebook delle pagine Perle complottare e le scie chimiche sono una cazzata

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