Cosa accadrebbe se ognuno di noi avesse soltanto un’anima gemella nel mondo?

Come vedremo, il rischio di rimanere soli per tutta la vita sarebbe quasi una certezza

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Vediamo di circoscrivere meglio questa singolare domanda. Immaginiamo che alla nascita ci venga assegnata del tutto casualmente un’unica anima gemella, una persona, uomo o donna che sia, con il quale condividere una profonda e duratura storia d’amore (e di sesso). Non sappiamo chi sia. Abbiamo un solo atout a nostro favore, un unico metodo di ricerca: appena i nostri sguardi incrociassero l’anima gemella, sapremmo incontrovertibilmente ed immediatamente di essere fatti l’uno per l’altra, come e più di quanto accade nel migliore dei romanzi rosa.
Affinché questa ricerca non sia ancora più assurda del quesito formulato, l’anima gemella che il caso ci assegna del tutto fortuitamente è da ascrivere a coloro che vivono nello stessa nostra fase temporale ovvero nei circa 7 miliardi di persone che popolano il nostro pianeta. E poniamo, per circoscrivere un po’ questa affannosa e improba ricerca, che la nostra anima gemella deve avere pochi anni meno o pochi anni più della nostra età. In questo modo restringeremmo la platea delle possibili anime gemelle a circa 500 milioni di persone per ognuno di noi.
Per non stravolgere completamente la casualità non inseriremo altri parametri ristrettivi come il sesso, il colore dei capelli o della pelle, la lingua, etc. Nonostante queste limitazioni la possibilità di incontrare la nostra anima gemella sarebbero estremamente ridotte.
Il numero di sconosciuti con cui scambiamo uno sguardo in un giorno può oscillare da quasi zero (per un detenuto o un malato grave) a diverse centinaia (un vigile in servizio in una strada di una grande metropoli). Supponiamo di incontrare alcune dozzine di sconosciuti al giorno e che soltanto il 10% rientri nel range temporale giusto per la nostra anima gemella. Nell’arco della vita media di un individuo potremmo al massimo incontrare 50.000 persone. Per esplorare tutto il mezzo miliardo di potenziali anime gemelle impiegheremmo l’equivalente di 10.000 vite!
Insomma il rischio di rimanere soli per tutta la vita sarebbe alquanto concreto.
Fonte: What If? di R. Munroe

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