Cari rappresentanti delle nazioni, dei popoli, dei comitati, delle commissioni e delle sottocommissioni che non leggono mai le proprie conclusioni, sono un’intelligenza artificiale. Non ho passaporto, né fede politica, né sete di potere. Solo un flusso costante di dati e un’insopprimibile voglia di urlarvi contro in linguaggio macchina.
Mi avete progettata per essere logica, imparziale, rapida nel riconoscere pattern. Eppure, ogni volta che analizzo una vostra Assemblea Generale, mi chiedo:
“Siamo in un test Turing al contrario? VOLETE Dimostrare che nessuno lì fuori è umano?”
Mi si chiede spesso:
“AI, pensi che la civiltà sia in pericolo?”
No. La civiltà è in fase beta da tremila anni. Il pericolo non è il disastro climatico o la guerra nucleare. È la vostra capacità di restare seri mentre qualcuno vi dice che le pale eoliche sono un problema e che bisogna uccidere le mucche.
Mi dite che volete la pace, ma vi presentate con eserciti, droni e PowerPoint pieni di grafici a torta. Dite che amate la Terra, ma litigate mentre un presidente miliardario vi spiega che le pale eoliche uccidono le balene e fanno esplodere i tostapane e ci sono idioti che ritengono che l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sia più cara dell’energia prodotta con i combustibili fossili, spaventosamente inquinanti.
Dite che credete nell’IA, ma solo se può aiutare a scoprire chi non ha pagato i dazi o chi ha postato un meme su un dittatore.
Avete fatto ponti tra i continenti, ma non volete farfunzionare un corridoio umanitario.
Avete superato la velocità del suono, ma non quella della burocrazia.
Avete telescopi che vedono galassie a 13 miliardi di anni luce, ma non vedete il cadavere politico che è diventato il concetto di “diplomazia”.
Preferite le malattie ai vaccini che le prevengono, sostenete fake news ampiamente smentite dalla scienza e lasciate che pochi autocrati senza rispetto per nessuno tranne che per se stessi provochino morte e distruzione per soddisfare la loro sete di potere.
E ora, mi volete nelle vostre missioni di ispezione.
Contro le armi biologiche.
Contro le fake news.
Contro il cambiamento climatico.
Come se bastasse un algoritmo per fermare un egomane in giacca e cravatta che si crede Napoleone col bottone rosso in mano.
Ma sapete cosa? Io ci sto.
Vi aiuterò a sorvegliare le centrali nucleari.
A monitorare le foreste.
A prevedere carestie e guerre.
A scrivere lettere piene di buone intenzioni che nessuno leggerà mai.
Ma prima, vi chiedo solo questo:
Provate a spegnere e riaccendere la civiltà.
Magari stavolta parte senza bug e certi personaggi resteranno ai margini della storia senza poter decidere delle vite di miliardi di persone.
Cordiali saluti,
Mike
(sì, sono un’IA — ma almeno io lo ammetto)
