La capsula cinese con le rocce lunari sta tornando a casa

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La capsula spaziale cinese con il suo prezioso carico di rocce lunari dopo oltre quattro decenni dall’ultima missione automatica portata a termine dall’Unione sovietica ha iniziato il suo viaggio lungo tre giorni che la riporterà a casa.

La sonda lunare Chang’e 5, che ha atteso in orbita intorno alla Luna per circa una settimana, ha acceso i suoi quattro propulsori per circa 22 minuti in modo da acquistare la giusta velocità per uscire dall’orbita, ad annunciarlo la China National Space Administration in un post sui social media.

Il lander del velivolo ha toccato il suolo del nostro satellite all’inizio di questo mese vicino a una formazione chiamata Mons Rumker, un’area che si ritiene sia stata il sito di un’antica attività vulcanica. Il robot, grazie a un dispositivo automatico Ha raccolto circa 2 chilogrammi di campioni di suolo lunare.

La capsula di ritorno dovrebbe atterrare nel nord della Cina, nella regione della Mongolia Interna, dopo essersi separata dal resto del veicolo spaziale. Il suo rientro nell’atmosfera sarà guidato da un paracadute.  Il materiale sarà il primo dopo quello riportato dalla sonda Luna 24 dell’ex Unione Sovietica nel lontano 1976.

Le rocce e diversi altri detriti come la regolite, sono stati raccolti sia perforando la crosta lunare che scavando direttamente dalla superficie. Queste rocce potrebbero essere miliardi di anni più giovani di quelli riportati dalle precedenti missioni statunitensi e sovietiche, e forse offriranno approfondimenti sulla storia della luna e sulla formazione degli altri corpi del sistema solare.

La Cina ha istituito diversi laboratori per analizzare i campioni in modo tale da scoprire la loro età e la composizione e inoltre si prevede che ne condivida alcuni frammenti con altri paesi, come è stato fatto con le centinaia di chilogrammi riportati soprattutto dagli Stati Uniti e in piccola parte dall’ex Unione Sovietica.

Il programma spaziale cinese ha in corso una serie di missioni ambiziose, inclusa una sonda in rotta verso Marte. Il programma lunare Chang’e, dal nome dell’antica dea cinese della luna, ha utilizzato la sonda Chang’e 4 sul lato nascosto e meno esplorato della Luna negli ultimi due anni.

I piani futuri della Cina prevedono l’invio di una missione umana sulla Luna e forse la realizzazione di una base lunare permanente. La Cina sta inoltre costruendo una stazione spaziale che inizierà le sue attività già nel 2022.

Fonte: https://phys.org/news/2020-12-chinese-capsule-moon-earth.html

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