I raggi N

Nel 1903, il fisico francese Blondlot sostenne di aver scoperto un nuovo tipo di radiazioni che chiamò i raggi N

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I raggi N
I raggi N

Nel 1903, il fisico francese Blondlot sostenne di aver scoperto un nuovo tipo di radiazioni che chiamò i raggi N.

L’esistenza di queste radiazioni venne sostenuta da numerosi altri colleghi, ma un anno più tardi, la comunità scientifica si rese conto che era stato un abbaglio, i raggi N non esistevano e quindi la ricerca venne accantonata. Blondlot, invece, morì credendo ciecamente nelle sue teorie.

Nel 1895 si era sparsa la notizia che il fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen aveva scoperto gli effetti della radiazione dei raggi X. Gli scienziati francesi non si davano pace, volevano ad ogni costo primeggiare sui loro colleghi tedeschi.

Una equipe di noti fisici francesi tra cui c’era anche Prosper-René Blondlot, uno dei più noti scienziati di quegli anni, si arroccarono per giorni nei laboratori dell’università di Nantes dove cominciarono a fare degli esperimenti utilizzando la macchina di Röntgen al fine di scoprirne il funzionamento. Alcuni giorni più tardi, improvvisamente, Blondlot gridò al mondo la sua nuova scoperta: i Raggi N, a detta sua, molto più potenti degli X.

I Raggi  furono così chiamati in onore della città dove erano stati scoperti, la città di Nantes.

Sulle testate giornalistiche scientifiche francesi non si parlava d’altro. Gli scienziati si apprestavano a spiegare i benefici che la scoperta tutta francese fatta dall’esimio Prof. René Blondlot avrebbe garantito all’umanità. Le notizie della scoperta dei Raggi N erano corredate da improbabili disegni tecnici che ne spiegavano in qualche modo il funzionamento. Perfino gli scienziati della famosa Accademia Francese delle Scienze credettero vere le scoperte dell’equipe e caddero nell’errore.

Dopo un po’ di tempo, però, essi dovettero spiegare alla Francia e al mondo che c’era stato un errore.



I Raggi N non esistono!

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