Lo stato della California si è portato avanti con il lavoro e, in previsione del giorno in cui intelligenza artificiale e tecnologia di costruzione potranno rendere i bot indistinguibili dagli esseri umani, ha approvato una legge in cui si sancisce il principio secondo il quale le persone devono essere informate quando online stanno parlando con un chatbot o un essere umano.
La legge, entrata in vigore il 1° luglio 2019, è stata firmata dal governatore Jerry Brown. Si applica alle società che gestiscono servizi di chat online, in cui un bot può fornire assistenza o dialogare con i clienti.
Scherzi a parte, questa legge, la SB 1001, ha lo scopo di scongiurare il fenomeno dei bot commerciali e politici, che, online, cercano di influenzare le opinioni delle persone. Ciò include i bot utilizzati sulle piattaforme social media come Twitter e Facebook.
“I Bot possono essere, e spesso lo sono, programmati per diffondere notizie false e fuorvianti, rimodellare i dibattiti politici e influenzare il pubblico della pubblicità“, ha detto l’autore del disegno di legge, il senatore Robert Hertzberg, in un’intervista alla CBS Sacramento.
“La legge SB 1001 serve ad individuare e scoraggiare la creazione di account falsi che, simulando di essere persone reali, diffondono ondate di false informazioni attraverso le piattaforme dei social media“. Secondo la legge, qualsiasi bot che operi online dovrà dichiarare preventivamente e chiaramente di esserlo.
Un effetto, forse non intenzionale, questa legge l’avrà anche sui chatbot che molte aziende usano per dare informazioni o intrattene i clienti. Parlando con la rivista Quartz, un esperto ha ipotizzato che questa legge potrebbe avere impatti notevoli, non ancora pienamente comprensibili visto che, per molti aspetti, la legge resta ancora vaga rispetto alle definizioni ed a come dovrà essere implementata.
“Il disegno di legge è stato scritto pensando specificatamente agli account dei social media, in particolare ai bot che operano su Twitter e Facebook,” ha affermato Carl Landers, direttore marketing di Conversica, un’azienda che si occupa della creazione di robots interattivi “Stiamo ancora studiando la legge per capire quale potrebbe essere l’impatto su un sito web che utilizza chatbot o bot di posta elettronica“.
I robot online sono diventati un grosso problema negli ultimi anni, dopo la scoperta che numerosi account registrati sui social media erano gestiti da sistemi automatici per diffondere notizie con lo scopo di influenzare i risultati delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Twitter ha annunciato piani per reprimere i robot, riferendo di aver bloccato milioni di account sospetti.
Restano comunque molti i tecnici e gli esperti dubbiosi sull’efficacia di questa legge che, “provocherà molti danni collaterali“. Rimangono, inoltre, molte domande su come questa legge verrà implementata.