Il pomodoro, re in cucina: storia, curiosità e proprietà benefiche

Il pomodoro, uno degli alimenti più consumati in Italia, soprattutto in estate. Sono gustosi, versatili in cucina, ma anche un vero e proprio toccasana per la salute, ricco di antiossidanti, licopene e betacarotene, vitamine e sali minerali: in poche parole,  un alleato del nostro benessere!

Il pomodoro: ripercorriamo la storia

Prima di elogiare le incredibili proprietà nutritive del pomodoro, però, facciamo un breve viaggio nella storia: era la seconda metà del 700, quando gli spagnoli importarono dal Perù quel che sembrava un frutto esotico. Gli Aztechi chiamavano questa specie di piccola bacca dorata (pomo d’oro) xitomatl. Solo in seguito diventeranno rossi, grazie ai successivi innesti.

Nel libro “Lo scalco alla moderna”, (Antonio Latini, 1649), si citava una salsa a base di pomodori cotti alla brace, spellati e poi mescolati a cipolla, timo e aceto. Gli europei, negli anni a cavallo del ‘700, lo temevano perchè convinti che fosse un ortaggio velenoso; e molti aristocratici infatti morirono dopo averli ingeriti.

In realtà, il vero motivo di quelle morti era un altro: in quei tempi i nobili usavano mangiare in piatti di peltro (ricchi di piombo) che, a causa dell’acidità del pomodoro, diventava tossico. Inoltre conteneva anche un naturale pesticida, la solanina, ma prima di scoprirlo passerà diverso tempo.

La diffidenza nei confronti dell’ortaggio cesserà verso il 1880, quando a Napoli qualcuno pensò di metterlo su una specie di focaccia fatta con pasta di pane: e fu così, che nacque la pizza!

Il pomodoro italiano, re della tavola italiana: alcune curiosità

La scienza lo conferma: i pomodori italiani sono i migliori, in particolare quelli cresciuti nelle regioni centrali e meridionali dell’Italia. Grazie alle loro particolari caratteristiche, sono straordinariamente succosi, dolci, profumati, ricchi di benefiche proprietà. Insomma, il re della cucina italiana!

Si stima che esistano circa 10.000 varietà di “Lycopersicon lycopersicum”, (il nome scientifico dei pomodori). Secondo una ricerca, se cotti sono ancora più benefici. Con la cottura, infatti, la parete cellulare del pomodoro si rompe e rilascia un prezioso antiossidante (il licopene) che agisce contro le malattie cardiovascolari, abbassa i livelli di colesterolo e riduce sensibilmente il rischio di contrarre alcuni tipi di tumori.

Meglio evitare di conservarli in frigorifero: il freddo (sotto i 12 gradi) altera il suo sapore e interrompe la maturazione, ed è proprio questa che gli conferisce più gusto e colore.

Nella città di Bunol (Spagna) si organizza una manifestazione chiamata “La Tomatina”, dove tra le 11 e le 13 tutte le strade del paese si tingono di rosso, mentre migliaia di persone provenienti da tutto il mondo si tirano addosso i pomodori, meglio se ben maturi. Usanza nata per caso nel 1945 quando, durante una battaglia, furono utilizzati al posto delle armi.

Le proprietà benefiche del pomodoro

Un ortaggio ricco, che contiene tutti e quattro i principali carotenoidi: alfa e beta-carotene, luteina e licopene. Questi carotenoidi possono avere benefici individuali, ma hanno anche una sinergia come gruppo (cioè interagiscono per fornire benefici per la salute).

In particolare, i pomodori contengono quantità impressionanti di licopene, quindi con la più alta attività antiossidante di tutti i carotenoidi. Una dieta ricca di prodotti a base di pomodoro può aiutare a ridurre il rischio di cancro al pancreas, secondo uno studio dell’Università di Montreal.

I ricercatori hanno scoperto che il licopene, un insieme di pigmenti giallo-violetto molto diffusi in natura, (fornito principalmente dai pomodori, da 3 a 40 mg/kg di prodotto fresco) era collegato a una riduzione del 31% del rischio di cancro al pancreas tra gli uomini con l’assunzione più alta di questo carotenoide. Inoltre contengono antiossidanti ad alta potenza antiossidanti: beta-carotene, vitamine A, E, C.

Sono ricchi di potassio, un minerale di cui la maggior parte di noi spesso è carente. Quando vengono mangiati insieme a grassi più sani, come l’avocado o l’olio d’oliva, l’assorbimento da parte del corpo dei fitochimici carotenoidi nei pomodori può aumentare da due a 15 volte, secondo uno studio dell’Ohio State University.

I pomodori, una parte importante della dieta mediterranea

I pomodori sono una parte importante della famosa dieta mediterranea, in cui molti piatti richiedono pomodori freschi, concentrato o salsa. Soprattutto in estate, quando danno il meglio in quanto a gusto e proprietà benefiche, che siano in insalata, insieme ad altre verdure, sulla bruschetta, o come sugo per gli spaghetti o sulla pizza: infinite, le preparazioni con questo gustoso prodotto della terra!

Secondo alcuni studi recenti, tra cui uno della Facoltà di Medicina dell’Università di Atene, le persone che seguono questa dieta hanno tassi di mortalità più bassi per malattie cardiache e cancro.

Se le neo mamme mangiano pietanze in cui spesso è presente il pomodoro, aumenta la concentrazione di licopene anche nel loro latte materno. In questo caso, meglio se sono cotti: infatti, i ricercatori hanno scoperto che mangiare prodotti a base di salsa di pomodoro ha aumentato le concentrazioni di licopene nel latte materno, più del consumo di pomodori freschi.

Per valutare la presenza più o meno abbondante di questa sostanza in un pomodoro, basta osservare il colore: più si avvicina a un bel rosso intenso, maggiore sarà il contenuto in licopene.

Infine, le bucce di pomodoro contengono un’alta concentrazione di carotenoidi. La quantità di questa sostanza assorbita dalle cellule intestinali umane risulta molto maggiore nel concentrato arricchito con le bucce, rispetto a quello senza.

La buccia del pomodoro contiene anche la maggior parte dei flavonoli (un’altra famiglia di sostanze fitochimiche che include quercetina e kaempferolo). Quindi, per sfruttare al meglio le loro proprietà salutari, evita di sbucciarli se puoi farne a meno!

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