I teorici della cospirazione una volta credevano alla bizzarra ipotesi che la Luna fosse cava e, da lì, all’idea propagandata da alcuni cospirazionisti che l’antica Selene fosse un satellite messo in orbita dagli alieni per controllarci. A cosa si deve la diffusione di questa idea della Luna cava?
Sorprendentemente, non si basa sul folklore e la storia non è nemmeno molto antica. La teoria della Luna cava venne ideata e diffusa nel 1969 durante la missione dell’Apollo 12.
Durante quella missione gli astronauti Pete Conrad e Alan Bean allestirono un esperimento sismico passivo (PSE) sul sito di atterraggio come parte di una serie più ampia di esperimenti sulla Luna noti come Apollo Lunar Surface Experiment Package (ALSEP).
Una volta decollati e tornati nel modulo di comando, gli astronauti dell’Apollo 12 fecero schiantare il lander sulla superficie lunareL’impatto fu l’equivalente della detonazione di una tonnellata di TNT e innescò un cosiddetto “moonquake”, il primo terremoto lunare provocato dall’uomo. I sismometri PSE registrarono le vibrazioni risultanti, che si rivelarono molto più grandi e di durata molto maggiore rispetto a quanto previsto dagli scienziati. inoltre, erano vibrazioni molto diverse dalle vibrazioni da terremoto che conosciamo.
La NASA fece altri esperimenti sui terremoti durante le missioni Apollo 14, 15 e 16, con risultati simili.
All’epoca, i risultati furono sorprendenti perché indicavano che il nostro satellite era molto meno denso della Terra: Il nostro satellite è denso solo il 60 per cento di quanto lo sia la Terra. Ciò non significa che l’interno del satellite sia vuoto, ma come per molte cose, come lo stesso sbarco lunare, i teorici della cospirazione hanno perpetuato questa disinformazione.
Cosa sono i terremoti lunari?
I sismometri dell’esperimento sismico passivo posizionati durante la missione Apollo 12 rimasero attivi fino al 1977, registrando sia terremoti naturali che provocati dall’uomo. In effetti, oggi sappiamo che i terremoti lunari si verificano abbastanza regolarmente, per via del fatto che detriti spaziali come meteore ed asteroidi colpiscono il nostro satellite naturale più frequentemente della Terra, perché l’atmosfera lunare è molto meno densa.
Gli scienziati hanno individuato quattro tipi di terremoti lunari: terremoti profondi al di sotto dei 700 chilometri, terremoti causati da meteoriti, terremoti termici e terremoti superficiali che si verificano a una profondità di soli 20 o 30 chilometri. I terremoti superficiali, come quelli innescati dalla NASA, durano più a lungo e hanno gli effetti più devastanti, alcuni addirittura misurati fino a 5,5 sulla scala Richter. Sul nostro satellite si verificano anche terremoti naturali ma, ad oggi, gli scienziati non ne hanno ancora individuato le cause.
Perché la Luna “suona” come una campana?
Ecco come è nata la teoria della cospirazione della Luna cava. “La luna suonava come una campana“, dice Clive R. Neal, professore di ingegneria civile e scienze geologiche all’Università di Notre Dame, in un articolo della NASA a proposito dei risultati dell’esperimento. E questo è vero dal punto di vista scientifico. Allo stesso modo, l’articolo paragona anche le vibrazioni del terremoto a quelle di un diapason, che è una sorta di risonatore acustico. “Continua ad andare avanti per molto tempo”, dice Neal.
Tuttavia, il nostro satellite non suona letteralmente come una campana che suona, né è vuota come tale. Ma i teorici della cospirazione hanno interpretato quella frase in questo modo.
Sulla Terra, le vibrazioni dei terremoti durano in genere solo 30 secondi circa e non più di due minuti. Ciò è in gran parte dovuto alla quantità di acqua presente sul pianeta. Come spiega Neal , “L’acqua indebolisce la pietra, espandendo la struttura di diversi minerali. Quando l’energia si propaga attraverso una struttura così comprimibile, agisce come una spugna di schiuma: attutisce le vibrazioni”.
Nel frattempo, i terremoti indotti dalla NASA sono durati tutti più di dieci minuti. L’onda d’urto del terremoto lunare dell’Apollo 12 impiegò quasi otto minuti per raggiungere il picco dopo l’impatto e circa un’ora per cessare completamente. Ma ora sappiamo che esiste una spiegazione scientifica molto valida per questo. Per quanto ne sappiamo, non c’è molta acqua sul nostro satellite e quella che c’è, esiste sotto forma di ghiaccio; insomma, il nostro satellite naturale è più secco e molto più rigido della Terra. Pertanto, la composizione del sottosuolo lunare consente alle vibrazioni di “risuonare” e di continuare per un periodo di tempo molto lungo.
I risultati furono sorprendenti all’epoca delle missioni Apollo, ma ne ora sappiamo di più sulla composizione del nostro satellite anche se non abbastanza. Anche se abbiamo escluso che la Luna sia cava, abbiamo ancora molto da imparare.
Terry Hurford, un geofisico della NASA, sta lavorando al nuovo Subsurface Lunar Investigation and Monitoring Experiment (SUBLIME), che “mapperà il nucleo lunare” e raccoglierà ancora più dati sui terremoti durante il programma Artemis. “La nostra comprensione delle profondità lunari rimane rudimentale e limitata“, afferma il ricercatore in un articolo della NASA.