Un nuovo studio conferma che gli oceani si stanno rapidamente scaldando

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Gli oceani sono il più grande serbatoio di carbonio del mondo e senza loro il nostro pianeta nel secolo scorso si sarebbe scaldato di 36 gradi invece che di un solo grado. Senza gli oceani la Terra avrebbe seguito la sorte di Venere cadendo in un importante effetto serra autoindotto già da molto tempo.

Il problema è che gli oceani non potranno assorbire anidride carbonica per sempre. Più gas serra vengono immessi in atmosfera, più il pianeta si riscalda e minore è l’anidride carbonica che gli oceani possono assorbire. Insomma, più aumenta il carico atmosferico più il pianeta si riscalda.

Purtroppo, uno studio nuovo di zecca pubblicato sulla rivista Climate Dynamics riconferma che gli oceani vanno sempre più scaldandosi.

Per questo studio, un team internazionale di ricercatori guidato da l’Accademia cinese delle Scienze ha valutato i profili di temperatura dei principali oceani del mondo. La valutazione dei dati è stata fatta su tre sistemi diversi ed incrociati allo scopo di ottenere un’immagine precise delle variazioni delle temperature oceaniche.

La ricerca ha stabilito che, indipendentemente dal set di dati utilizzato, la tendenza è chiara: Gli oceani si stanno riscaldando, e il riscaldamento sta rapidamente accelerando.



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Anomalie della temperatura nel corso del tempo, realizzato utilizzando i dati di temperatura dell’atmosfera e della superficie del mare. NASA Earth Observatory / GISS

Questa notizia non sorprenderà la maggior parte dei climatologi del mondo la si tratta di uno studio importantissimo perché mai come in questo periodo i negazionisti del mutamento climatico hanno avuto più potere o influenza, in particolare negli Stati Uniti. Gli scienziati si stanno dando da fare appositamente per sfatare la disinformazione di alcuni operatori politici di alto profilo.

Sono molti gli argomenti usati dai negazionisti del clima, argomenti studiati proprio per seminare il dubbio nell’opinione pubblica, soprattutto quando si tratta del fatto che v’è un consenso nella comunità scientifica. l’argomento più utilizzato contro le responsabilità dell’uomo nel riscaldamento globale è quello relativo all’incertezza: “certo, la Terra si sta riscaldando, dicono, ma nessuno può dire da quanto questo processo sia in atto!”

Questo studio è un chiaro rifiuto del negazionismo. Non importa quale scienziato esegua le misurazioni, le conclusioni sono sempre le stesse. Anche con piccole differenze di misure di temperatura in base alla tecnologia utilizzata, al momento, il messaggio centrale è che è in corso un significativo riscaldamento globale almeno dal 1970 e, indipendentemente se la colpa sia o no dell’antropizzazione del pianeta, le prospettive sono, già sul medio termine, terrificanti.

Le conseguenze sono note: scioglimento dei ghiacciai, aumento del livello dei mari, perdita di superficie abitabile, radicali cambiamenti climatici tra cui desertificazione e ampliamento della fascia tropicale, tempeste ed uragani più forti, probabile mini era glaciale nel nord Europa e nel Nord America…

La domanda non è più “qual è il problema” o  “quanto è pericoloso?”. La domanda che dobbiamo porci oggi è: “Cosa stiamo facendo per fermare tutto questo?”

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