Allarme smog al Nord Italia: il Piemonte adotta delle restrizioni per ridurre l’inquinamento

Il quadro generale della nostra penisola è tutt'altro che rassicurante, soprattutto se guardiamo il nord Italia, tutti i limiti di sicurezza per i tre parametri da rispettare raccomandati dall'Oms sono stati oltrepassati

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I nuovi limiti imposti sulla soglia d’inquinamento hanno prodotto risultati molto critici, nessuno dei capoluoghi di provincia in Italia è stato in grado di rispettarli.
Il quadro generale della nostra penisola è tutt’altro che rassicurante, soprattutto se guardiamo il nord Italia, tutti i limiti di sicurezza per i tre parametri da rispettare raccomandati dall’Oms sono stati oltrepassati. I livelli più allarmanti sono stati registrati nelle città di Milano e Torino, a causa dell’inquinamento da biossido di azoto.

SOS smog in tutta Italia, la situazione nelle regioni del nord preoccupano particolarmente
Il clima anomalo ha contribuito notevolmente all’aumento dell’inquinamento, l’incremento è stato registrato da nord a sud, a confermarlo anche l’analisi della Coldiretti.
Nonostante la stagione invernale, pioggia e vento tendono a lesinare specie nelle zone del nord Italia. Questo fattore ha inciso in maniera particolare per il Piemonte, che vede registrare nuovi record negativi sullo smog nelle sue principali città. Per avere un quadro più chiaro della situazione basta guardare i dati rilasciati dall’Oms, dove la media segna 20 microgrammi per metro cubo con a capo Torino (ben 35 microgrammi).

Come ridurre realmente lo smog in città?
La salute di tutti gli abitanti è in serio pericolo, i dati sui livelli di smog in Piemonte non sono affatto rassicuranti. Soprattutto nella città di Torino, detentrice del negativo record, la situazione necessita prendere una svolta nel breve periodo. Le targhe alterne e il divieto di circolazione durante il week end è che spinge la popolazione verso l’utilizzo di veicoli privati, decisamente meno inquinanti. Tutto potrebbe migliorare se gran parte della popolazione utilizzasse vetture elettriche, purtroppo bisogna tenere in considerazione il prezzo di queste. Infatti, se si guarda il listino base di un’auto elettrica, i prezzi alcune volte sembrano davvero essere proibitivi, almeno per la maggior parte dei cittadini italiani. Tuttavia, in molte città del Piemonte, dove il problema dello smog sembra essere realmente un pericolo come ad esempio Torino, è possibile valutare l’acquisto di auto usate. In questo modo oltre a risparmiare si potrà contribuire in maniera diretta e importante al benessere del pianeta.

Auto elettriche a Torino: il numero di colonnine è pronto a triplicare
Nonostante il problema dello smog, la capitale piemontese è al momento quarta in Italia per numero di punti di ricarica in rapporto agli abitanti. Torino non è nuova alla mobilità sostenibile, in città attualmente i punti di ricarica sul suolo pubblico sono 196, se a questi si aggiunge anche la parte privata si arriva a 387. Dati che vedono Torino posizionata al quarto posto della classifica delle città che hanno il miglior rapporto tra numero punti di ricarica e abitanti. L’obbiettivo, come affermato dall’assessora alla mobilità Chiara Foglietta, sarebbe di triplicare il numero di punti di ricarica entro la fine dell’anno, arrivando a 700 con 350 colonnine.

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