RAEE: cosa sono e come vanno smaltiti

I RAEE sono una tipologia di rifiuto piuttosto comune, anche per quel che riguarda i rifiuti prodotti dai cittadini nelle loro esigenze domestiche; la necessità di smaltirli, dunque, non è affatto una prerogativa esclusiva delle imprese.

In quest’articolo faremo il punto su tutto ciò che è utile sapere a riguardo.

Che cosa sono i RAEE?

RAEE è acronimo di “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”, ciò lascia ben intuire di che cosa si tratti.

Nella categoria dei RAEE rientrano dunque tutti gli articoli tecnologici ed è possibile fare, in tal senso, numerosi esempi: stampanti, TV, monitor, smartphone, lavatrici, calcolatrici, rasoi elettrici, aspirapolvere, computer e tanto altro ancora.

Come si può notare, si spazia da prodotti molto grandi ed ingombranti fino ad oggetti piccoli e maneggevoli, si tratta dunque di una categoria di prodotti estremamente ampia e diversificata.

I RAEE sono conferibili nella differenziata?

Chiarito cosa siano i RAEE ci si può porre la domanda più consueta tra i cittadini: questi rifiuti si possono collocare nella differenziata? E in caso affermativo, in che tipologia di contenitore?

Ebbene, i RAEE non possono essere collocati nella differenziata, e il motivo è presto detto: essendo articoli tecnologici contengono componenti e materiali che possono rivelarsi potenzialmente molto dannosi per l’ambiente, di conseguenza è necessario seguire delle procedure specifiche.

Come vanno smaltiti i RAEE?

Sebbene, come detto, i RAEE non siano conferibili nella differenziata, il cittadino può smaltirli in maniera agevole e completamente gratuita, in tutta Italia.

È bene sottolineare fin da subito tale aspetto per scoraggiare chi, con poco senso civico, valuta la possibilità di smaltirli in modo scorretto: ciò non avrebbe alcun senso proprio perché lo smaltimento corretto di questi rifiuti è sempre gratuito, al contrario gestendo tali rifiuti in maniera inappropriata ci si esporrebbe al rischio di multe molto salate.

Se si devono smaltire dei RAEE è necessario consegnarli a delle strutture apposite, chiamate con denominazioni diverse quali isole ecologiche, centri di raccolta, ecocentri o altro ancora.

Si tratta di strutture gestite dalle amministrazioni locali che, sottolineiamolo ancora una volta, prendono in consegna i rifiuti non conferibili tramite differenziata in modo del tutto gratuito per quel che riguarda i semplici cittadini.

La sola responsabilità del cittadino, dunque, è quella di consegnare i RAEE a tali strutture, sarà poi il personale addetto ad effettuare lo smaltimento nelle modalità previste dalla legge e senza rischi per l’ambiente.

Ovviamente, non è detto che si debba raggiungere l’isola ecologica più vicina non appena ci si ritrova con un rifiuto di questo tipo: se si tratta di oggetti piccoli, infatti, può essere una buona prassi quella di accumularne un po’, in modo da ridurre il fastidio e conferirne più quantità in un’unica volta.

È utile sottolineare che praticamente in tutta Italia sono disponibili anche ulteriori opportunità di conferimento RAEE: in alcune province, ad esempio, vengono messi a disposizione dei centri di raccolta itineranti, oppure è possibile prenotare il prelievo a domicilio dei RAEE ingombranti, anch’esso del tutto gratuito.

Per informazioni più approfondite, ovviamente, si invita a visitare i siti Internet istituzionali delle amministrazioni di riferimento e quelli delle società che gestiscono la raccolta dei rifiuti sul territorio per conto del Comune.

Come avviene lo smaltimento dei RAEE?

Come detto, per il cittadino la sola responsabilità è quella di consegnare i propri RAEE alle isole ecologiche della propria città, ma come avviene il loro smaltimento dal punto di vista tecnico?

La gestione di questi rifiuti prevede diversi step, a cominciare dal relativo stoccaggio, successivamente vi è la messa in sicurezza, ovvero vengono eliminati dai medesimi tutti gli elementi potenzialmente dannosi per l’ambiente, come ad esempio alcuni metalli pesanti.

In questa fase vengono inoltre prelevate dall’oggetto delle componenti recuperabili; si tratta prevalentemente di elementi molto piccoli, come i circuiti integrati visionabili nel sito 5Volt, tuttavia anche il loro recupero ha dei risvolti molto positivi per l’ambiente.

I RAEE sono successivamente sottoposti a triturazione, per ridurne le dimensioni e per renderne così più agevole la gestione, successivamente avviene la separazione dei materiali in modo che ognuno di essi venga indirizzato verso uno specifico processo di smaltimento.

Quest’ultimo aspetto, ovviamente, è fondamentale anche per poter avviare correttamente le operazioni di riciclo dei singoli materiali.

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