Roscosmos ha problemi con un’altra navicella

L'agenzia spaziale russa Roscosmos sta avendo problemi con un'altra navicella che sta ritardando il viaggio di ritorno degli astronauti

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Roscosmos ha problemi con un'altra navicella
Roscosmos ha problemi con un'altra navicella

L’agenzia spaziale russa Roscosmos sta avendo problemi con un’altra navicella Soyuz, cosa che sta ritardando il viaggio di ritorno sulla Terra dei due cosmonauti russi e dell’astronauto americano che, già da tempo, sarebbero dovuti tornare.

A dicembre, la navicella spaziale Soyuz MS-22 che ha consegnato tre membri dell’equipaggio della Spedizione 68 alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha segnalato una perdita nel circuito del refrigerante. Lo scorso 11 febbraio gli ingegneri del Russian Mission Control Center fuori Mosca hanno registrato una depressurizzazione nel Progress 82, un cargo senza equipaggio attraccato con il modulo laboratorio Poisk.

La causa di queste perdite rimane sconosciuta, ma gli ingegneri di Roscosmos (con il supporto delle loro controparti della NASA) stanno cercando di individuare il problema..

Nuovi problemi per Roscosmos

Il nuovo incidente è stato notato sabato quando un altro cargo senza equipaggio (Progress 83) ha attraccato con la poppiera del modulo di servizio Zvezda. Come il Progress 82, questo veicolo spaziale ha consegnato quasi tre tonnellate di cibo, carburante e rifornimenti per l’equipaggio della Spedizione 68.

Nel frattempo, il Progress 82 è stato caricato di immondizia ed è programmato per sganciarsi dalla stazione il 17 febbraio per poi deorbitare sull’Oceano Pacifico. L’equipaggio è stato prontamente informato della nuova fuga di gas refrigerante ed è stato stabilito che non rappresentava una minaccia per loro.



Gli specialisti della NASA hanno iniziato ad assistere le loro controparti russe nella risoluzione del problema, ottenendo immagini della Progress 82 utilizzando le telecamere a bordo del Canadarm-2.

Tutto tornato alla normalità?

Secondo quello che è stato reso noto, l’equipaggio è tornato alle normali operazioni spaziali e alla ricerca scientifica. I portelli tra la Progress 82 e la stazione sono aperti e le temperature e la pressione sono normali. I funzionari continuano a monitorare tutti i sistemi della ISS e da allora non hanno segnalato altri problemi.

Quest’ultima fuga di gas ha posticipato il lancio della Soyuz MS-23, un veicolo spaziale sostitutivo programmato per il lancio il 19 febbraio per sostituire la Soyuz MS-22. All’interno del veicolo spaziale dovrebbero salirvi l’astronauta della NASA Frank Rubio e i cosmonauti Roscosmos Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin.

Con questo ultimo sviluppo, la data di lancio del veicolo spaziale senza equipaggio MS-23 è ora in fase di revisione.

La storia di Soyuz MS-22

Come si legge su Wikipedia, Soyuz MS-22 è un volo spaziale Soyuz russo diretto alla Stazione Spaziale Internazionale con un equipaggio di tre persone lanciato dal Cosmodromo di Baikonur il 21 settembre 2022. Il lancio, precedentemente previsto per il 13 settembre 2022, è stato successivamente posticipato al 21 settembre 2022, per una durata della missione di 188 giorni.

L’equipaggio originale di tre membri russi è stato nominato nel maggio 2021. L’astronauta americano Francisco Rubio ha sostituito Anna Kikina come parte del sistema di scambio dell’equipaggio Soyuz- Dragon per garantire la presenza di almeno un astronauta della NASA e un cosmonauta Roscosmos in ciascuna delle missioni di rotazione dell’equipaggio.

Perché si chiama così?

Il veicolo spaziale prende il nome dallo scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky, che oggi è considerato uno dei padri della moderna missilistica e astronautica. Il 165° compleanno di Tsiolkovsky cadeva il 17 settembre, pochi giorni prima del lancio dell’MS-22. Insieme al francese Robert Esnault-Pelterie, ai tedeschi Hermann Oberth e Fritz von Opel e all’americano Robert H. Goddard, fu uno dei padri fondatori della moderna missilistica e astronautica.

I suoi lavori in seguito ispirarono i principali ingegneri missilistici sovietici Sergei Korolev e Valentin Glushko. Tsiolkovsky trascorse la maggior parte della sua vita in una casa di tronchi alla periferia di Kaluga, a circa 200 km (120 miglia) a sud-ovest di Mosca. Un recluso per natura, tanto che le sue abitudini insolite lo facevano sembrare bizzarro ai suoi concittadini.

Scrisse più di 400 opere tra cui circa 90 pezzi pubblicati sui viaggi nello spazio e argomenti correlati. Tra i suoi lavori ci sono progetti per razzi con propulsori sterzanti, booster multistadio, stazioni spaziali, camere di equilibrio per uscire da un’astronave nel vuoto dello spazio e sistemi biologici a ciclo chiuso per fornire cibo e ossigeno alle colonie spaziali.

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