Passiflora, il frutto della passione: curiosità e benefici

La passiflora, oltre che benefica per la salute, è una pianta che può risolvere molti problemi, se il paesaggio che abbiamo intorno non ci piace. Infatti viene spesso utilizzata come “correttore verde”, quando si vuole abbellire un angolo del giardino, la ringhiera di un balcone o di un terrazzo.

Basta posizionarla nei punti che si vuole rendere più gradevoli alla vista e, in pochissimo tempo, fiori dalla bellezza straordinaria e una ricca vegetazione li ricopriranno.

La passiflora, una specie vegetale dai fiori vistosi

Si tratta di un rampicante robusto e veloce nella crescita, in grado di mitigare rapidamente qualsiasi difetto: ad esempio, se in un angolo del giardino la rete metallica è arrugginita e malandata, o un muretto è tutto scrostato, basta ricoprirli con questa magnifica specie vegetale dai fiori vistosi!

Estendendosi rapidamente la passiflora si arrampica ovunque, nasconde crepe nei muri o tralicci arrugginiti, cancella la bruttezza: se vuoi adornare il tuo terrazzo con un folto fogliame e ricche fioriture, scegli questa pianta che contiene più di 500 specie, tra cui persino degli alberi.

Molte sono anche commestibili e producono frutti squisiti, ovali o rotondi, usati per succhi di frutta, sorbetti, gelati e sorbetti. Ma ciò che colpisce di più sono i fiori che produce copiosamente, straordinariamente belli, che ricordano minuscole ballerine in tutù e coroncina sulle piccole teste.

La passiflora: come coltivarla

I fiori della passione sbocciano e vivono un solo giorno e, se non sono stati fecondati, cadono da soli. Se invece una vespa, un’ape, un colibrì o un pipistrello ha lasciato traccia del suo passaggio, in pochi giorni si svilupperà un frutto gustoso al posto del fiore ormai appassito.

Preferisce crescere in un terreno ben drenato e concimato, quindi ricorda di usare un pacciame organico che l’aiuterà a mantenere le radici umide e fresche. Durante l’estate annaffiala spesso, per facilitare un’abbondante produzione di fiori e frutti, ma ricorda di posizionarla in un luogo riparato dagli agenti atmosferici: il vento, ad esempio, potrebbe causare brutte bruciature alle foglie e agli steli più teneri.

Storia e curiosità sulla passiflora

Furono gli esploratori cattolici spagnoli a dare questo nome alla pianta, nel XVI secolo, quando fu scoperta nel Nuovo Mondo: i riferimenti biblici erano talmente evidenti! Le corone frangiate dei fiori facevano pensare alla corona di spine di Cristo, i 10 petali ai 10 fedeli apostoli (escludendo Giuda e Pietro, traditori di Gesù).

Quando i missionari arrivarono nelle Americhe, usarono il fiore della passione per insegnare simbolicamente ai nativi la storia di Gesù Cristo.

  • I 10 petali rappresentano gli Apostoli di Gesù, esclusi Giuda che lo tradì, e San Pietro, che lo rinnegò tre volte.
  • Le cinque “antere” le piaghe sacre che subì.
  • Il cerchio di filamenti al centro del fiore la corona di spine.
  • I tre stigma viola i 3 chiodi che lo tengono sulla croce.

Le proprietà terapeutiche della passiflora

Il genere Passiflora è conosciuto anche con altri nomi: maracuya, frutto della passione , grenadille, ma non è apprezzato solo per la sua bellezza. Infatti contiene diversi composti chimici dal potere calmante sul sistema nervoso, che agiscono beneficamente su ansia e disturbi del sonno, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, spasmi muscolari e altri disturbi.

Gli indiani d’America usavano le foglie di passiflora per curare contusioni e ferite, sotto forma di cataplasma. il succo di frutta veniva strofinato sugli occhi per alleviare bruciori e dolore. Le foglie venivano pestate e poi usate per lenire il bruciore causato dalle ustioni, gli arrossamenti da eruzioni cutanee e persino per dare sollievo alle emorroidi.

Raccomandata per chi soffre di nevrastenia , insonnia, ansia e palpitazioni da sovreccitazione. Antispasmodica, viene spesso usata per curare nevralgie, epilessia e i disturbi della menopausa. Secondo alcuni studi, la passiflora ha proprietà sedative anche per la tosse.

Alcuni studi hanno dimostrato che l’estratto di  passiflora abbassa la pressione: un infuso a base di questo fiore assunto ogni giorno può regolare la pressione nei soggetti con ipertensione lieve. Chi assume farmaci per abbassarla, però, non dovrebbe mai usare questo rimedio naturale perché potrebbe scendere a livelli pericolosi.

Passiflora, come utilizzarla

In erboristeria è possibile acquistare gli estratti secchi di passiflora necessari alla preparazione delle tisane. Può essere inoltre reperita sotto forma di tintura, compresse, estratto liquido o integratore in capsule (sempre dietro consiglio di un esperto).

Come tutti i rimedi naturali estratti dalle piante, anche la passiflora potrebbe avere delle controindicazioni. Vietatissima soprattutto alle donne in stato di gravidanza, poiché potrebbe provocare contrazioni uterine precoci, e durante l’allattamento.

Inoltre, se associata ad alcuni farmaci – sedativi, anticoagulanti e ansiolitici – potrebbe diminuirne o aumentarne l’effetto.

In ogni caso è sempre importante consultare il proprio medico di famiglia o uno specialista (farmacia, erboristeria o fitoterapia) prima di procedere a qualsiasi tipo di trattamento vegetale.

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