Le nubi nottilucenti

Le nubi nottilucenti, note anche come nubi polari mesosferiche, sono un fenomeno atmosferico nuvoloso visibile durante il crepuscolo inoltrato

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Le nubi nottilucenti (noctilucent cluods), dette anche nubi mesosferiche, sono un fenomeno molto raro e hanno una durata di pochi giorni. È possibile ammirarle attorno al solstizio d’estate ad un altezza variabile tra i 75 e gli 85 km, al di sopra della troposfera (10-15km). Si scorgono durante i crepuscoli o in piena notte, generalmente ad una latitudine compresa tra i 50° ed i 70° Nord,  dalle alte latitudini fino al circolo polare artico.

Mentre la bassa atmosfera si riscalda durante i mesi estivi, l’aria circola verso l’alto dove si espande e si raffredda nella Mesosfera, a circa 80 chilometri sul livello del mare. Se c’è abbastanza vapore acqueo, l’aria si congela intorno a granelli di polvere meteoritica, producendo nuvole vorticose.

Alla fine di giugno, l’astrofotografo Ollie Taylor ha catturato il fenomeno estivo immortalando una chiesa del 12° secolo nel Dorset, sulla costa meridionale del Regno Unito, tra le 2:00 e le 2:50 ora locale: “È stata un’ottima notte di riprese: sono stato accolto da nubi nottilucenti come mai mi era capitato di vedere in precedenza nel sud dell’Inghilterra. Il blu elettrico ha completato il paesaggio nebbioso e la struttura dello scatto era  inquietante”. Ha dichiarato l’artista.

Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta nel 1885, due anni dopo che il vulcano Krakatoa, in Indonesia, aveva emesso nell’atmosfera enormi quantità di vapore acqueo (un ingrediente chiave necessario nella formazione della nuvola). Negli anni seguenti le nuvole furono avvistate da una particolare posizione ogni pochi decenni, ma presto divennero una caratteristica regolare delle notti estive.

Uno studio del 2018, pubblicato dall’American Geophysical Union, ha concluso che l’attuale maggiore visibilità delle nubi nottilucenti è dovuta all’impatto dell’umanità sul clima. L’estrazione e la combustione di combustibili fossili ha rilasciato gas serra nell’atmosfera, incluso il metano che ad alta quota produce vapore acqueo.

Dal 1871, è stato scoperto che c’era stato un aumento del 40% del vapore acqueo a 80 chilometri di altezza a metà latitudine nord, il che significa che ora c’è una buona possibilità di vedere le nuvole più volte ogni estate.

Perfino gli astronauti hanno potuto ammirare lo spettacolo delle nubi nottilucenti durante il loro soggiorno sulla Stazione Spaziale Internazionale.