La tempesta solare che colpì la Terra 150 anni fa

Una tempesta solare avvenuta nel 1872 provocò aurore globali, visibili anche in luoghi vicini all’Equatore, come Bombay e Khartoum.

Di recente, un team internazionale di ricercatori provenienti da nove paesi diversi ha pubblicato un nuovo studio completo di questo importante evento storico, tracciandone l’origine solare e i diffusi impatti terrestri.

La tempesta solare, avvenuta pochi anni dopo il cosiddetto evento di Carrington, provocò diversi danni alla tecnologia terrestre, come il danneggiamento delle comunicazioni telegrafiche, ma al giorno d’oggi, con l’evoluzione della nostra tecnologia da cui dipendiamo in tutto e per tutto, una simile tempesta solare potrebbe danneggiare le comunicazioni satellitari e le reti elettriche.

Quanto siamo vulnerabili alle tempeste solari?

Nel mondo moderno dipendiamo sempre più dalle infrastrutture tecnologiche come le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e i satelliti. Tuttavia, questa dipendenza ci rende sempre più vulnerabili agli effetti delle grandi tempeste geomagnetiche.

Il professor Hisashi Hayakawa è l’autore principale dello studio. L’esperto ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate da SciTechDaily: “Più a lungo si potrebbe interrompere l’erogazione di energia elettrica, più la società, soprattutto quelle che vivono nelle aree urbane, farà fatica a farcela”. Tali tempeste potrebbero essere abbastanza grandi da mettere fuori uso la rete elettrica, i sistemi di comunicazione, gli aeroplani e i satelliti, nel peggiore dei casi. Hayakawa ha commentato: “Potremmo mantenere la nostra vita senza tali infrastrutture? Beh, diciamo solo che sarebbe estremamente impegnativo”.

Eventi rari

Tempeste così estreme sono rare. In studi recenti, due di queste tempeste si distinguono: l’evento dfi Carrington nel settembre 1859 e la tempesta della New York Railroad nel maggio 1921. Il nuovo studio suggerisce che anche un’altra tempesta, la tempesta Chapman-Silverman nel febbraio 1872, dovrebbe essere considerata come una di questi eventi estremi.

All’epoca la tempesta solare fu abbastanza potente da colpire le infrastrutture tecnologiche anche ai tropici. Le comunicazioni telegrafiche sul cavo sottomarino nell’Oceano Indiano tra Bombay (Mumbai) e Aden sono state interrotte per ore. Disordini simili si sono verificati sulla linea fissa tra Il Cairo e Khartoum.

Il team internazionale che si è occupato dello studio

Il team multidisciplinare, composto da 22 scienziati, era guidato dall’Università di Nagoya in Giappone (Hisashi Hayakawa), dall’Osservatorio solare nazionale degli Stati Uniti (Edward Cliver) e dall’Osservatorio reale del Belgio (Frédéric Clette). I 22 ricercatori hanno utilizzato documenti storici e tecniche moderne per valutare la tempesta Chapman-Silverman dalla sua origine solare ai suoi impatti terrestri. Per quanto riguarda l’origine solare, il gruppo si è rivolto a registrazioni di macchie solari in gran parte dimenticate provenienti da archivi storici, in particolare documenti belgi e italiani.

Per gli impatti terrestri, hanno utilizzato misurazioni del campo geomagnetico registrate in luoghi diversi come Bombay (Mumbai), Tiflis (Tbilisi) e Greenwich per valutare l’evoluzione temporale e l’intensità della tempesta. Hanno anche esaminato centinaia di resoconti di aurore visive in diverse lingue causate dalla tempesta solare.

Aspetti salienti della tempesta solare del 1872

Uno degli aspetti più interessanti della tempesta del 1872 fu che probabilmente ebbe origine in un gruppo di macchie solari di medie dimensioni, ma complesso, vicino al centro del disco solare, come confermato dalle analisi delle registrazioni solari del Belgio e dell’Italia. Questi risultati suggeriscono che anche un gruppo di macchie solari di medie dimensioni ha innescato una delle tempeste magnetiche più estreme della storia.

Lo spettacolo dell’aurora boreale

Hayakawa e i suoi colleghi hanno esteso le loro indagini sulle aurore storiche analizzando i documenti presenti nelle biblioteche, negli archivi e negli osservatori di tutto il mondo. Hanno identificato più di 700 registrazioni aurorali che indicavano che il cielo notturno era illuminato da magnifici spettacoli aurorali dalle regioni polari ai tropici (fino a ≈ 20° di latitudine in entrambi gli emisferi).

Hayakawa: “Quella del 1872 fu una tempesta solare estrema

Hayakawa ha detto: “I nostri risultati confermano la tempesta Chapman-Silverman del febbraio 1872 come una delle tempeste geomagnetiche più estreme della storia recente. Le sue dimensioni rivaleggiavano con quelle della tempesta di Carrington nel settembre 1859 e della tempesta della NY Railroad nel maggio 1921”.

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