La presunta base aliena di Dulce

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La base sotterranea di Dulce, in New Mexico, sarebbe gestita da una civiltà aliena che avrebbe stretto un accordo con il governo USA e vi si sarebbe svolta perfino una battaglia… una storia improbabile cui, però, molti ufologi danno credito. Cerchiamo di capirci qualcosa di più.

Su Focus è stata raccontata una storia che vede come protagonista Phil Schneider, ingegnere e geologo nato nel 1947, ex capitano della Marina che partecipò ai test nucleari di Bikini, partecipò alla realizzazione dei primi sommergibili atomici, lavorò per la Morrison-Knudsen, una società che collaborava con il governo nella costruzioni di basi militari sotterranee.

Schneider nel 1979 si occupò della struttura ipogea di Dulce che si trova nel New Mexico, dove diresse i lavori per l’apertura di nuove gallerie.

Lo stesso Schneider partecipò a diverse conferenze, mostrando i segni di una cruenta battaglia, alcune dita troncate e i segni di una imponente ustione nella zona addominale riportate durante il terribile scontro con esseri Grigi.



Diversi siti e programmi dedicati all’argomento raccontano che il Presidente Eisenhower, la sua amministrazione e il Governo Federale strinsero un patto con una specie aliena. Il patto, chiamato “Trattato di Greada” era un accordo segreto che permetteva alla razza aliena dei Grigi di prelevare capi di bestiame per effettuare dei test e rapire, con il tacito consenso degli USA piccoli gruppi di umani, cercando di non dare troppo nell’occhio. Pare che il patto, secondo i soliti ben informati, non sia stato rispettato e i piccoli Grigi nel corso degli anni hanno rapito molti esseri umani senza darne conto al Governo terrestre.

Schneider racconta che nel 1979 era stato incaricato di realizzare un ampliamento della base militare sotterranea. Si trattava, sempre secondo quanto raccontato dal geologo di calarsi per sette livelli ad una profonda circa 2,5 miglia: ” In quel particolare momento dovevamo trivellare quattro diversi buchi nel deserto e dovevamo collegarli insieme e far brillare grandi porzioni per volta. Il mio compito era di calarmi in quei buchi e di controllare campioni di roccia, raccomandando l’esplosivo da usare per quel tipo di roccia particolare. Mentre scendevo là sotto ci trovammo nel bel mezzo di una grande caverna che era piena di Alieni conosciuti anche come Grigi Giganti. Nacque una sparatoria, io ne uccisi due ma venni colpito dalle loro armi, costituite da una specie di scatola sul corpo: fui anche esposto a una bella dose di radiazioni al cobalto ed è per questo che mi sono ammalato di tumore. Più tardi scoprimmo che questi esseri avevano vissuto sul nostro pianeta per un lunghissimo tempo, probabilmente anche per un milione di anni”.

Schneider sarebbe stato ucciso nel 1996, dopo aver tenuto alcune conferenze sull’argomento, con il tubo del suo stesso catetere. Una fine secondo i sostenitori della teoria degli alieni decisa per tacitare Schneider, in quanto le sue rivelazioni potevano destabilizzare il sistema.

Anche un’altra persona ha contribuito ad arricchire la storia di Dulce, un tale, E.T Costello avrebbe affermato di essere un ex capo della sicurezza della base di Dulce, rivelando i retroscena della nascita della struttura, le ramificazioni e l’aspetto degli occupanti alieni, i notissimi Grigi al servizio degli esseri rettiliani che dominerebbero il nostro pianeta.

Un terzo personaggio che spunta in questa entusiasmante storia è Paul Bennewitz che affermo di aver captato una comunicazione radio proveniente da un UFO nel 1979 che lo portò ad individuare una struttura sotterranea segretissima, Dulce appunto, che avrebbe ospitato una razza aliena intenta a eseguire esperimenti su animali ed esseri umani. Nella base si sarebbero anche effettuati diversi test su armi di vario tipo, aerei stealth e armi non convenzionali. Bennewitz con i suoi resoconti avvalorava le tesi degli ufologi che vedevano nei rapimenti la longa manus dei Grigi forse in combutta con militari terrestri.

Rivelazioni eclatanti però prive di ogni fondamento da parte dei tre, Schneider e Benewitz in particolare non produssero nessuna prova che poteva dare credito a quanto raccontavano, anzi, Schneider raccontava, senza mai portare prove, non solo che scavando una galleria scoprirono una base aliena, dove ebbe un conflitto a fuoco ma anche:

Parlò di treni che viaggiavano a mach 2.

Disse di laser che possono creare un tunnel di 7 miglia in un giorno.

Dichiarò che l’AIDS era stato creato da secrezioni ghiandolari di alieni umanoidi.

Raccontò che suo padre fu coinvolto nel misterioso Philadelphia experiment.

Dichiarò l’esistenza di ben 129 basi sotterranee negli Stati Uniti, di aver preso visione di una grande mole di documenti segreti dichiarando di averne sottratto circa 140.000 pagine che nessuno, tranne lui, vide mai…

Parlò anche di un accordo tra Nuovo Ordine Mondiale e gli alieni rettiliani il cui scopo era quello di ridurre la popolazione terrestre dell’85% prima del 2029.

Phil Schneider disse anche di avere il cancro causatogli a suo dire da radiazioni dovute alla battaglia con gli alieni e che gli rimanevano pochi mesi di vita, quindi il suo suicidio non appare assolutamente inspiegabile, infatti, tutte le evidenze mostrano che che si trattò di un vero suicidio che forse è stato fatto passare da alcuni per omicidio per dare credibilità alle sue storie prive di qualsiasi riscontro materiale.

Anche Bennewitz non è da meno, in fatto di rivelazioni eclatanti anche se c’è da registrare che sia stato ricoverato in tre occasioni in un istituto d’igiene mentale.

Digitando su Google earthBase Dulce” si potrà ammirare una struttura che sembra una miniera di carbone o di ferro nei pressi della cittadina di Farmington, nella zona nord-ovest del New Mexico. La città di Dulce sorge circa 100 miglia più a est e poco lontano è presente di una pista di decollo; Fine degli elementi, non esiste nulla che avvalori le dichiarazioni dei tre fantasiosi personaggi, nulla che dimostri l’esistenza di una fantastica base occupata da rettiliani, grigi e militari intenti a decidere il futuro dell’umanità.

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