La NASA ha perso moltissimi cimeli dell’esplorazione spaziale

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Per colpa di una gestione impropria, la NASA ha perso una vasta gamma di cimeli spaziali storici negli ultimi decenni, come, ad esempio, un contenitore pieno di terreno lunare, alcuni sistemi di controllo di volo e persino un razzo lunare di prova. 

Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’Ispettore Generale della NASA, che ha analizzato come l’agenzia spaziale sovrintende ai suoi beni storici. Negli ultimi tempi, le procedure di conservazione della NASA sono migliorate ma alcuni pezzi unici risalenti a voli spaziali leggendari sono stati mal riposti o presi da ex dipendenti.

La NASA ha principalmente due tipi di proprietà storiche da considerare: proprietà reali come edifici e siti di test, alcuni dei quali sono ancora utilizzati per supportare le missioni attuali; e oggetti personali come tute spaziali e altri strumenti, molti dei quali non sono più necessari ma hanno una ricca storia. L’ispettore generale della NASA ha notato che gran parte delle attuali proprietà dell’agenzia spaziale hanno più di 40 anni e necessitano di riparazioni. Inoltre, la NASA continua a mantenere attivi una serie di servizi ormai inutili, una decisione che ha portato a costosi costi di manutenzione.

Alla luce di tutto ciò, l’OIG ha deciso di guardare ancora oltre al sistema della NASA per supervisionare sia la proprietà storica che l’hardware. E il rapporto dipinge un quadro un po’ imbarazzante della gestione della NASA di questi pezzi importanti, specialmente per quanto riguarda i numerosi cimeli storici che non sono più in uso. La NASA ha avuto difficoltà a recuperare proprietà storiche, molte delle quali sono state perse o rubate nel corso degli anni, e l’agenzia spaziale non è stata abbastanza energica nel rivendicare la proprietà su cose che le appartenevano, sostiene il rapporto.

Un esempio che l’OIG menziona è la perdita di un prototipo di rover lunare. Nel 2014, uno storico notò quello che sembrava un vecchio rover lunare nel cortile di un vicino. Ha segnalato la cosa alla NASA e l’ufficio dell’ispettore generale ha contattato l’individuo che aveva esposto il rover. Il proprietario disse che era interessato a restituirlo alla NASA, ma dopo quattro mesi di inattività da parte dell’agenzia spaziale, l’individuo vendette il rover ad un deposito di rottami. Il nuovo proprietario non restituì il rover alla NASA, ma lo vendette all’asta.



Altre storie degne di nota sono menzionate nel rapporto, che riporta altri episodi in cui la NASA è stata avvisata di oggetti di sua proprietà messi all’asta. Una vecchia sacca lunare, piena di terreno lunare raccolta dalle missioni Apollo, che è stata sequestrata dall’FBI e venduta all’asta. La NASA ha cercato di recuperarlo ma un giudice ha deciso che l’agenzia doveva restituirlo alla persona che l’aveva acquistata all’asta. Inoltre, un ex impiegato si portò a casa tre joystick usati nella missione Apollo 11, la prima missione con equipaggio a scendere sulla Luna, dopo che gli fu detto di buttarli. In seguito vendette i joystick all’asta, cosa che attirò l’attenzione della NASA. L’agenzia spaziale ha tentato le vie legali per tornarne in possesso ma, dopo tre anni, finì per rinunciare.

L’OIG della NASA si occupa anche di come l’agenzia spaziale presta parti dei relitti delle navette spaziali Columbia e Challenger, i due veicoli esplosi durante il volo. La NASA, a volte, finanzia ricerche su questi detriti ma non richiede sempre la firma di accordi formali da parte delle istituzioni che prendono in prestito questi artefatti. Nulla è andato perso, ma l’OIG è preoccupato che la mancanza di accordi formali possa causare malintesi tra la NASA e coloro che prendono in prestito la proprietà dell’agenzia.

Per essere onesti, in precedenza la situazione era ancora peggiore, alla NASA. Secondo l’OIG, durante i primi programmi di volo spaziale umano, come Apollo e Gemini, la NASA avrebbe distribuito gratuitamente i cimeli agli astronauti come regali. Le procedure sono ovviamente cambiate drasticamente da allora, e l’OIG rileva che la NASA sta migliorando anche in altre aree. Ma ci sono molte aree che necessitano di maggior trasparenza. L’OIG ha fornito alla NASA un elenco di raccomandazioni su come l’agenzia spaziale deve meglio definire e gestire tutte le sue proprietà storiche.

La NASA ha concordato con la maggior parte delle raccomandazioni, che si spera possano impedire che altri elementi storici scompaiano nell’ignoto.

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