I cacciatori di pellicce del Nord America

La caccia ed il commercio dei castori tra il Diciottesimo ed il Diciannovesimo secolo portò questo roditore sull'orlo dell'estinzione

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Una delle prede più ambite dei cacciatori di pelliccia che operavano nel Nord America tra la fine del Diciottesimo e l’inizio del Diciannovesimo secolo era un industrioso roditore: il castoro (Castor Canadensis).
La folta e lucida pelliccia di questo animale era molto apprezzata per confezionare giacche e manicotti per le signore eleganti ma soprattutto per i cappelli (a cilindro, a bicorno, a tricorno o nello stile parigino). Tanta era la richiesta che all’inizio dell’Ottocento l’ìndustria cappelliera acquistava oltre 100.000 pellicce di castoro l’anno.
Il commercio delle pelli si tradusse in un’autentica carneficina di questo animale portato ai limiti estremi dell’estinzione. I primi ad esercitare il commercio di pelli di castoro nel Nuovo Mondo furono i francesi. Già dal 1535, la prima esplorazione canadese di Jacques Cartier acquistò in cambio di perline, coperte ed altre cianfrusaglie alcune pellicce dai nativi americani della regione di San Lorenzo.
Con la fondazione di Quebec e Montreal i francesi attrassero decine di mercanti e cacciatori che si addentrarono nelle terre selvagge instaurando un proficuo commercio con gli indiani. Quando si raccoglievano un numero sufficiente di pellicce, queste venivano legate in balle di una quarantina di chilogrammi ciascuna e trasportate da un voyageur con l’ausilio di canoe di betulla fino alle basi commerciali. Un bravo voyageur era in grado di percorrere fino a 2000 miglia in due settimane!
Nel 1670 gli inglesi che ormai si confrontavano economicamente e militarmente con i francesi per l’egemonia del Nord America conferirono alla Compagnia della Baia di Hudson il monopolio del traffico di pellicce. Con la vittoria della Gran Bretagna sulla Francia del 1763 gli inglesi monopolizzarono l’intero commercio delle pellicce del Nord America.
Messi fuori gioco i rivali esterni, il turbolento mercato delle pellicce fu animato dalla rivalità di una nuova compagnia inglese la North West Company con la storica Compagnia della Baia di Hudson. Il confronto si spostò rapidamente dal piano squisitamente commerciale ad una lotta senza quartiere fatta di corruzione, incendi dolosi, agguati. Entrambe le compagnie non si facevano scrupoli di corrompere gli indiani con la vendita di whisky.
La cosa degenerò a tal punto che nel 1821 il governo inglese obbligò le due compagnie ad una sorta di fusione che diede vita ad una Compagnia della Baia di Hudson allargata.
Nel frattempo però si era fatto avanti un nuovo competitor, gli Stati Uniti appena costituiti. I mercanti americani se possibile si fecero ancora meno scrupoli di quelli francesi e inglesi. Seguendo le notizie che si erano diffuse dopo la spedizione di Lewis e Clark (1804-1806) i cacciatori di pelle si spinsero nelle profondità del Missouri alla ricerca di nuovi insediamenti di castori ormai minacciati di estinzione per la caccia spietata che veniva dato loro da quasi un secolo e mezzo.
Per tutto l’inverno 1806-1807 Saint Louis fu invasa dai mercanti in attesa dello scioglimento dei ghiacci per risalire il fiume. Su tutti emergeva la figura dell’imprenditore messicano Manuel Lisa che nel 1807 si spinse ad ovest, fino alla confluenza dei fiumi Yellowstone e Bighorn, dove costruì una stazione commerciale fortificata battezzata Fort Manuel.
Tra i suoi cacciatori di castori spiccava la figura leggendaria di Jphn Coulter, il virginiano che aveva partecipato alla spedizione di Lewis e Clark. Coulter nel corso di una lunghissima caccia solitaria che si protrasse fino al 1808 inoltrato fu il primo bianco a visitare le meraviglie dell’odierno Parco Nazionale di Yellowstone.
Catturato dai Piedi Neri, indiani di stirpe algonchina, particolarmente bellicosi fu denudato e costretto a scappare come preda. Coulter riuscì a fuggire abbattendo uno dei suoi inseguitori. Poi si getto nel fiume nascondendosi per ore alla caccia dei Piedi Neri. Quindi marciò per sette giorni nudo, nutrendosi soltanto di bacche e radici, finché non raggiunse Fort Manuel.
L’anno dopo sfuggì nuovamente per miracolo ai Piedi Neri, ormai provato decise di abbandonare il west e di non tornarci mai più. Morì di itterizia a Saint Louis nel 1813.
La Compagnia di Pellicce del Missouri di Manuel Lisa prosperò guidata dalla mano ferma e sagace del messicano. Con la morte di Lisa, però, avvenuta nel 1820 la compagnia ebbe un tracollo finanziario e fallì.

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