La forza delle armi nucleari deve essere vista per crederci. Ora, grazie a un progetto guidato da Gregg Spriggs, del Lawrence Livermore National Laboratory in California, il pubblico può vedere il potere distruttivo delle esplosioni atomiche come mai prima d’ora.
I test nucleari
A partire dal 1945 gli Stati Uniti condussero 210 test nucleari in superficie, tutti documentati su pellicola, da più angolazioni possibili. Non è noto quanti test nucleari effettuò l’Unione Sovietica ma sicuramente ne fece almeno quanti gli Stati Uniti.
I test nucleari finirono nel 1963 quando, per il bene del pianeta, Stati Uniti e Unione Sovietica decisero di comune accordo di interrompere i test nell’atmosfera, tanto entrambe le superpotenze disponevano ormai di un arsenale nucleare sufficiente a distruggere molte volte ogni cosa sulla superfice del pianeta. Purtroppo altre nazioni continuarono per parecchi anni, e fino a pochissimo tempo fa, test nucleari sotterranei.
A differenza della maggior parte di noi, Spriggs comprende la fisica che produce queste immagini spettacolari: palle di fuoco che possono diffondersi per sei chilometri e raggiungere temperature comprese tra 10 e 15 milioni di gradi kelvin. Sul bordo esterno della palla di fuoco c’è un’onda d’urto; ciò che la palla di fuoco non vaporizza, l’onda d’urto frantuma.
“Quando inizia, si muove a Mach 100, cento volte la velocità del suono“, ha spiegato Spriggs, mostrando il filmato del corrispondente David Martin dell’onda d’urto di un test. E poi c’è la nuvola a forma di fungo, che si arrampica nel cielo, vomitando radiazioni. “Questo è direttamente legato alla ricaduta nucleare che è molto, molto sensibile all’altezza delle nuvole“.
Utilizzando un computer per misurare la nuvola di un’esplosione, Spriggs ha scoperto che i calcoli originali fatti 50 anni fa erano sbagliati di quasi tre chilometri. Questo lo ha portato a verificare se tutti i calcoli effettuati sui test nucleari fossero errati. La sua era più di una semplice curiosità accademica; questi calcoli vengono utilizzati per prevedere le prestazioni delle armi nucleari odierne. “Se misuri il raggio dell’onda d’urto e sei fuori dell’1%, il rendimento sarà del 5%“, ha detto.
Spriggs ha rianalizzato e quindi rilasciato al pubblico i circa 9.000 rotoli di film non classificati che erano stati girati. La maggior parte li ha trovati negli archivi del Los Alamos National Laboratory nel New Mexico, luogo di nascita della bomba atomica.
I laboratori di Los Alamos hanno conservato per decenni un vasto tesoro scientifico rimasto praticamente abbandonato.
Parte dei film è andata persa per sempre. Ma è stato possibile ripristinarne la maggior parte, utilizzando uno scanner per convertire ogni fotogramma in un file digitale. La tecnologia digitale ha permesso a Spriggs di analizzare i film con una precisione molto maggiore. E ha scoperto che le misurazioni effettuate decenni fa delle esplosioni sull’Oceano Pacifico e nel deserto del Nevada erano imprecise.
“Il meglio che potevano fare nel sito di test del Nevada, nel Pacifico, negli anni ’50 era dell’ordine del più o meno il sette per cento, forse il dieci per cento“, ha detto Spriggs. “Quindi, stiamo parlando forse di più o meno 100 chilotoni per un colpo da un megatone“.
Un chiloton è un’esplosione equivalente a 1.000 tonnellate di TNT. Cento kilotoni sono circa sei volte di più della bomba che ha raso al suolo Hiroshima, uccidendo un terzo della popolazione.
Quello che impressiona è l’impatto del semplice guardare immagini come queste. Congelata per un milionesimo di secondo da tre chilometri di distanza, questa palla di fuoco sembra davvero un mostro alieno venuto per divorare la Terra.
“Spero che il pubblico possa comprendere quanto siano orribili queste armi“, ha detto Spriggs. “Questo è qualcosa che può uccidere milioni di persone in un batter d’occhio“.
Spriggs è uno dei pochi progettisti di armi nucleari abbastanza vecchio da aver effettivamente assistito a un’esplosione nucleare, un’esplosione notturna ad alta quota sul Pacifico.
“Il cielo si è illuminato in ogni direzione come se fosse mezzogiorno; si è semplicemente illuminato“, ha ricordato Spriggs. “E ci sono voluti circa 15 minuti perché tutti i colori svanissero“.
“È incredibile la differenza tra quello che è successo là fuori e quello che c’è nel film, per quanto maestose e spaventose possano apparire queste immagini, non arrivano nemmeno vicino a quello che vedi nella vita reale“, ha concluso Spriggs.