E’ possibile una relazione tra la matematica e la prigione? La storia sembra dire di si

È possibile che via un legame particolare tra la prigione e la concentrazione necessaria per imparare la matematica?

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Ci sono molti esempi di nuove scoperte matematiche che sono state effettuate in prigione.

È probabile che la più famosa sia quella del matematico francese Andre Weil, che ha ideato le sue importanti congetture durante un periodo di prigionia militare a Rouen, in Francia.

Un altro grande matematico, Srinivasan Ramanujan, ha iniziato senza avere alcuna formazione matematica e ha prodotto la maggior parte dei suoi risultati rivoluzionari in completo isolamento. Questo ragazzo indiano venuto dal nulla, in poco più di trent’anni di vita, ha dato straordinari contributi all’analisi matematica e alla teoria analitica dei numeri, lavorando su argomenti complessi e profondi come le funzioni ellittiche, le serie infinite e le frazioni continue. La sua vita è stata celebrata nel film “L’uomo che vide l’infinito”.

Nella sua autobiografia, Weil dice che in prigione aveva una mente più lucida. È possibile che via un legame particolare tra la prigione e la concentrazione necessaria per imparare la matematica?

La storia di Christopher Havens ne è una dimostrazione.



Nel 2011 Havens viene condannato a 25 anni di reclusione per omicidio. Pochi mesi dopo l’inizio della detenzione, mentre stava in completo isolamento, scopre il suo amore per la matematica. Il suo approccio e la sua ricerca nel campo della matematica gli hanno permesso di pubblicare, nel gennaio 2020, un articolo originale in una rivista accademica di matematica.

Nel gennaio del 2013, Matthew Cargo, all’epoca editore della rivista Mathematical Sciences Publishers, ricevette una mail, inoltrata da un collega, con questo testo:

Per chi di competenza, sono interessato ad acquisire informazioni in merito a una sottoscrizione per la rivista Annals of Mathematics per uso personale. Attualmente sto scontando una pena di 25 anni nell’istituto penitenziario di Washington e ho deciso di utilizzare questi anni per migliorare me stesso. Sto studiando calcolo numerico e teoria dei numeri, poiché i numeri sono diventati la mia missione. Può inviarmi informazioni relative alla sua rivista di matematica? Christopher Havens, #349034.

PS: Sono autodidatta e spesso mi imbatto in problemi sui quali rifletto per lunghi periodi. C’è qualcuno con cui io possa avere contatti? Qui non vi sono insegnanti in grado di aiutarmi, quindi trascorro centinaia di ore su libri che potrebbero anche non contenere l’aiuto che cerco. Grazie.

L’editore quindi mise Havens in contatto con Umberto Cerruti, familiare di Cargo, un teorico dei numeri, professore presso l’Università di Torino, il quale accettò l’idea di aiutare Havens.

In un primo momento, Cerruti pensava che Havens fosse una delle tante persone eccentriche che si innamorano della matematica e producono delle bizzarre teorie. Per testare le capacità di Havens, Cerruti gli sottopose un problema.

Come risposta, Cerruti ricevette una mail contenente un documento di 120 cm all’interno del quale vi era una lunga e complicata formula. Una volta inserita la formula nel calcolatore, Cerruti appurò, con grande sorpresa, che essa era corretta.

Quindi, il matematico italiano invitò Havens a lavorare su un problema che lo stava impegnando e che riguardava le frazioni continue.

Scoperte da Euclide nel 300 A.C., le frazioni continue permettono di esprimere tutti i numeri attraverso delle sequenze di numeri interi. Per esempio, il pi greco è il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il diametro: 3,14159…Abbiamo visto in un altro articolo pubblicato su Reccom Magazine (La relatività generale testata dal pi greco del 28 maggio 2020) che la sequenza dei numeri, dopo la prima cifra, è infinita e totalmente caotica. Ma scritta come una frazione continua, la sua espressione diventa più semplice e ammirevole.

sequenza pi greco

Le frazioni continue sono un esempio delle potenzialità insite nella teoria dei numeri, il campo a cui sia Weil che Ramanujan hanno dato un grosso contributo. La teoria dei numeri ci ha permesso di fare dei passi in avanti nel campo della crittografia, e oggi è cruciale per i servizi bancari, per la finanza e per le comunicazioni militari.

Le scoperte di Havens, pubblicate lo scorso mese di gennaio nella rivista Research in Number Theory, hanno dimostrato per la prima volta alcune regolarità nell’approssimazione di una vasta classe di numeri.

Questo risultato può aprire nuovi campi di ricerca nella teoria dei numeri. Infatti, trovare nuovi modi per scrivere i numeri è uno dei problemi più importanti per diversi teorici, sebbene i risultati possono non avere un’applicazione immediata. A titolo di esempio, vi sono supercalcolatori interamente dedicati a calcolare migliaia di miliardi di cifre del pi greco.

Havens ha lavorato su questo argomento usando solo penna e carta nella sua cella carceraria, interfacciandosi con il suo interlocutore in Italia solo attraverso delle mail.

Ma come è potuto succedere ciò? Ecco la testimonianza dello stesso Havens:

Era passato poco più di un anno dall’inizio della pena che, a seguito del mio comportamento, fui messo in isolamento. È stato in quella condizione di isolamento che la mia vita sarebbe cambiata perché lì ho avuto la conferma del mio amore per la matematica. Dedicavo circa 10 ore al giorno allo studio… Quindi ho deciso di partecipare al Programma Intensivo di Transizione. È un programma della durata di un anno che aiuta le persone a impegnare meglio la mente. Questo era il mio programma. Mangiare, fare matematica, rimuovere la mia testa dalla posizione sbagliata, spazzolare, risciacquare, ripetere. È stato un periodo importante per la mia vita.

La mail con la quale chiedeva di poter interloquire con qualcuno sui problemi di matematica che stava studiando e che gli fruttò il contatto con Cerruti fu spedita dopo il Programma Intensivo di Transizione.

Dall’Italia gli furono inviati decine e decine di libri. Purtroppo, l’istituto penitenziario li bloccava tutti perché non provenivano da un fornitore autorizzato. Allora Havens coinvolse lo staff della prigione e diede avvio al Progetto della Matematica in Prigione, dove avrebbe spiegato la matematica ad altri detenuti. In cambio gli furono consentiti una libreria e una stanza dove incontrarsi due volte a settimana. Il progetto funzionò e le scatole di libri furono ammesse nella prigione.

In alcune conversazioni con Havens, Marta Cerruti, figlia di Umberto Cerruti e Professoressa Associata di Ingegneria dei Materiali alla McGill University, dice che egli utilizzava frequentemente la parola istruzione.

Ho sempre odiato la scuola. Sono stato un esempio di abbandono scolastico – dedito alla droga, senza un lavoro fisso, nessun posto degno di poter essere definito casa. È difficile trovare l’istruzione in un penitenziario. Quindi sto cercando aiuto al di fuori della prigione. Sto cercando di costruire dei ponti e accrescere le mie relazioni con persone che vivono al di là del penitenziario. Perché questa è la mia istruzione. Ogni opportunità rappresenta per me un’esperienza formativa e ve ne sono veramente poche”.

Havens inoltre vede la matematica come un modo per pagare il suo debito con la società:

Ho tracciato un piano a lungo termine per poter pagare un debito che sicuramente non ha prezzo. So che questo percorso è permanente e non vi sarà mai il giorno in cui esso sarà definitivamente pagato. Ma questo tempo così lungo mi dà l’ispirazione. Potrebbe sembrare stupido quello che dico, ma trascorro il mio tempo in compagnia dell’anima della mia vittima, a cui ho dedicato la maggior parte dei risultati dei miei studi“.

In effetti, nonostante si dica che conseguire un titolo di studio in prigione faccia diminuire la recidiva, una volta usciti dal carcere le opportunità sono veramente limitate. E senza alcun accesso a internet, ai reclusi viene praticamente impedito di conseguire titoli di studio a distanza.

Attualmente Havens sta seguendo, attraverso la posta elettronica, un corso in scienze presso la Adam State University; ma lui già conosce tutta la matematica che gli viene richiesta. Quindi, Havens vorrebbe poter discutere di matematica con un mentore alla sua altezza.

Quando Havens uscirà, intende completare il percorso di studi, nonostante le chiare difficoltà che possono derivare dall’aver compiuto un crimine.

Egli ha intenzione di svolgere un percorso nel campo della matematica e spera di trasformare il Progetto della Matematica in Prigione in una vera e propria organizzazione per i reclusi che hanno un debole per la matematica.

Fonte: Live Science 

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