La DIA avrebbe ammesso il possesso di materiali recuperati da relitti di UFO

Una sbalorditiva ammissione da parte del governo degli Stati Uniti di possedere materiali recuperati da relitti di UFO è stata la risposta a una richiesta effettuata ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA) presentata più di tre anni fa dall'ufologo Anthony Bravaglia

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La DIA avrebbe ammesso il possesso di materiali recuperati da relitti di UFO
La DIA avrebbe ammesso il possesso di materiali recuperati da relitti di UFO

In una lettera di risposta (riportata sotto) ad una interrogazione diretta da parte del ricercatore Anthony Bragaglia, la US Defense Intelligence Agency (DIA) ha posto fine a decenni di speculazioni ammettendo che, effettivamente, negli anni è stato recuperato materiale UFO. 

Come sappiamo, da qualche tempo la denominazione ufficiale di questi fenomeni è ora ufficialmente UAP (Unidentified Aerial Phenomena) piuttosto che UFO. Parte del materiale sarebbe stato depositato presso un appaltatore della difesa per analisi e lo stoccaggio in “strutture specializzate“. 

Incredibilmente, secondo Bragaglia, una parte delle informazioni rilasciate discute di materiali con proprietà di recupero della forma, molto simile ai detriti di “metallo della memoria” trovati in seguito all’incidente UFO di Roswell, avvenuto nel 1947.

E sulla base della documentazione ricevuta da Bragaglia, sembra che i detriti recuperati mostrino altre straordinarie capacità. Oltre a “ricordare” la loro forma originale quando piegati o schiacciati, alcuni di questi materiali futuristici hanno il potenziale per rendere le cose invisibili, “comprimere” l’energia elettromagnetica e persino rallentare la velocità della luce. 

Sebbene la maggior parte dei dettagli dei rapporti siano stati oscurati, ciò che si intuisce è che queste tecnologie rappresentano un vero e proprio salto di qualità oltre le proprietà di tutti i materiali noti all’uomo.

Infine, non si conosce l’ubicazione dei detriti UFO detenuti dall’appaltatore.

LA RICHIESTA FOIA

La richiesta FOIA originale del 2017 presentata alla DIA richiedeva le descrizioni fisiche, le proprietà e la composizione del materiale UFO / UAP detenuto dal governo e dal suo appaltatore. La richiesta è univoca nel suo significato. Si riferisce a materiale UFO / UAP e “detriti fisici recuperati dal personale del Dipartimento della Difesa come residui, relitti, materiale proiettato o UAP schiantati o oggetti volanti non identificati“. La richiesta FOIA è visibile per esteso qui:



​Nella risposta, la DIA ammete sorprendentemente il fatto di avere documenti rispondenti alla richiesta di Gravaglia sui detriti UFO recuperati e sulla loro analisi, il programma di studio AATIP (the Advanced Aerospace Threat Identification Program) e che l’appaltatore della difesa (Bigelow Aerospace a Las Vegas, Nevada) ha archiviato il materiale. Nella risposta, inoltre, vengono fornite alcune relazioni relative alle possibili applicazioni del materiale studiato.

UFO: LA RELAZIONE CON ROSWELL

Le informazioni ricevute includono diverse pagine di quelli che vengono chiamati “rapporti di tecnologia avanzata” sul nitinol, una lega capace di recuperare la forma. Il nitinol ha proprietà simili al “metallo della memoria” trovato tra i detriti nell’incidente UFO di Roswell, New Mexico del 1947.

Le pagine trovate all’interno della risposta FOIA sul nitinol esplorano il suo potenziale per integrarlo nel corpo umano per il miglioramento della salute. Ben più di 40 testimoni di Roswell hanno menzionato un materiale simile al metallo che potrebbe “ricordarsi” se deformato o piegato, tornando al suo stato originale senza interruzioni e istantaneamente. 

I detriti di Roswell sono stati trasportati a Wright Field in Ohio dopo l’incidente. Alcuni mesi dopo, Wright ha concesso un contratto al Battelle Memorial Institute per iniziare i diagrammi di fase (ricette) per mescolare il nichel e il titanio ad altissima purezza, necessari per produrre metallo della memoria. 

Il generale Arthur Exon, comandante della base a Wright Patterson negli anni ’60, che sorvolò il luogo dell’incidente nel 1947, parlò con il ricercatore Kevin Randle. Ha affermato che era sua conoscenza che alcuni dei relitti in fase di sperimentazione fossero costituiti in parte da Titanio “elaborato appositamente“.

E nel settembre del 1947, due mesi dopo l’incidente di Roswell, il generale George Shulgen dell’Air Intelligence descrisse “i materiali di costruzione” dei dischi volanti come potenzialmente realizzati con una “costruzione composita o sandwich che utilizza varie combinazioni di metallo e plastica“. Si diceva che alcuni dei detriti dell’incidente di Roswell mostrassero aspetto e caratteristiche simili a metallo-plastica. I rapporti della DIA ricevuti da Gravaglia menzionano un materiale altamente ingegnerizzato chiamato “metamateriale” (vedi sotto) come composto da “mezzi compositi”. Il metamateriale può essere stratificato con metallo e plastica.

In tutti i documenti FOIA forniti, si fa menzione del potenziale utilizzo di alcuni materiali in “piattaforme aerospaziali avanzate“. Si fa riferimento alle caratteristiche del materiale, come l’estrema leggerezza e resistenza, come le caratteristiche dei detriti trovati nell’incidente di Roswell.

Viene inoltre fatto ampio riferimento allo studio e all’applicazione di ciò che i test hanno chiamato metamateriale, incluso che parte di questo materiale:

  • Può essere utilizzato per “rallentare la luce” e persino “portare la luce a un arresto completo
  • Può indurre invisibilità manipolando la rifrazione, la riflettività e aumentando l’assorbimento della luce. I rapporti utilizzano termini come “isolamento ottico” e “trasparenza” e fanno riferimento a una tecnologia “MetaMirror
  • Ha l’interessante capacità di “comprimere l’energia elettromagnetica”
  • Mostra una particolare “risonanza sintonizzabile” che è stata probabilmente “determinata durante la fabbricazione”.

(La frase “risonanza sintonizzabile” si riferisce a una vibrazione di grande ampiezza derivata da un piccolo stimolo. Ricerche molto recenti mostrano il potenziale nel campo delle tecnologie di “raccolta di energia” o di estrazione di energia dall’ambiente per dispositivi elettronici a bassa potenza).​

Sembrano esserci molte applicazioni tecniche entusiasmanti, ma lontane nel futuro, derivanti da questi materiali.

​Parti dei rapporti sono incentrate sui metalli amorfi di nuova generazione (chiamati anche “metalli liquidi” o “vetri metallici”) che sono nuove leghe con una struttura disordinata su scala atomica. Il metallo è cristallino allo stato solido, il che significa che ha una disposizione degli atomi altamente ordinata. 

I metalli amorfi però sono follemente disordinati: un materiale simile al metallo così unico che si ritiene possa un giorno sostituire la plastica e il metallo in molte applicazioni. Il materiale è più resistente e più leggero di qualsiasi metallo esistente, può essere stampato a iniezione come la plastica (senza rivetti, cuciture o giunture, liscio come molti UFO segnalati) e non si corroderà o arrugginirà mai.

Il contratto concesso a Bigelow era sotto gli auspici di uno studio ufficiale del governo sugli UFO (la cui esistenza è stata rivelata dal New York Times nel 2017). Il contratto prevedeva che Bigelow costruisse “strutture modificate specializzate” per contenere il materiale per i test. 

Lo studio sugli UFO del Dipartimento della Difesa / Pentagono è stato chiamato Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP). Ha funzionato per alcuni anni (e sotto più di un nome) e, secondo fonti informate, sarebbe attivo ancora oggi. Cosa c’è all’interno di queste “strutture appositamente modificate” richieste all’appaltatore? Qual è la natura di questo detrito anomalo e quali sono le sue proprietà tali da richiedere un’apposita schermatura?

LA RISPOSTA DI DIA
Report tecnologici avanzati bloccano notati
documento DIA
La prima pagina della risposta della DIA

Si noti che l’Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP) è anche indicato con un nome alternativo o precedente Advanced Aerospace Weapons Systems Applications Program (AAWSA).

Nel PDF raggiungibile qui è possibile consultare la prima trance dell’incartamento inviato dalla DIA.

​Il funzionario FOIA che ha risposto, Steve Tumiski, spiega che la DIA ha identificato 5 documenti per un totale di 154 pagine che rispondono alla richiesta di Bravaglia. Ben oltre la metà dei documenti non è stata rilasciata. E tale studio di materiale extraterrestre dovrebbe generare migliaia di pagine rilevanti per la richiesta, non solo 154.

La DIA cita le esenzioni 3 e 6 dei regolamenti FOIA federali come motivi per cui sono obbligati a sopprimere alcuni documenti. L’esenzione 3 consente il trattenimento di informazioni la cui divulgazione è vietata dalla legge federale e non lascia discrezionalità sulla questione a causa di potenziali danni alla sicurezza nazionale. L’esenzione 6 generalmente si applica ai record che coinvolgono la privacy personale. Incorpora un test comparativo che pesa qualsiasi interesse per la privacy contro l’interesse pubblico alla divulgazione.

Nel secondo PDF ci sono molte altre delle 154 pagine che si dice esistano sull’argomento. È in questi documenti che otteniamo gli approfondimenti sul materiale. È qui che apprendiamo dei metamateriali, l’invisibilità, il rallentamento della velocità della luce, la compressione dell’energia elettromagnetica, l’impianto del metallo della memoria nelle persone e altre cose straordinarie.

​Esempi di frasi chiave che alludono alle tecnologie che questi materiali potrebbero un giorno darci possono essere trovati all’interno delle pagine nominate nelle due risposte PDF FOIA: “rallenta la luce” (pagine 18, 27 e 6); “portare la luce a un completo arresto” (pagina 17); “comprimere energia” (pagina 6); “Nitinol come biomateriale” (pagina 19); “nuovi assorbitori perfetti basati su materiali” della luce (pagina 24); “nuovi isolatori ottici” (pagina 6).

QUALI DOCUMENTI SONO STATI RITENUTI?

Le informazioni fornite nella risposta FOIA sembrano rappresentare rapporti che sono direttamente rilevanti per ciò che è stato appreso dallo studio dei detriti UFO e come le informazioni ottenute da tali studi potrebbero essere applicate in futuro, ma non includono un dettaglio dei detriti stessi.

Purtroppo, i rapporti non includono molto di ciò che è stato richiesto, come una descrizione fisica e la composizione del materiale, l’origine del materiale ed i nomi degli scienziati coinvolti, mantenuti riservati. Ma le aree di ricerca tecnica derivate dallo studio di quei materiali (cioè invisibilità, concentrazione di energia, controllo della velocità della luce, metallo intelligente) sono state, in parte, liberate. 

I documenti rilasciati ci aiutano a capire le potenziali applicazioni dei materiali, ma non offrono una visione approfondita su quale sia la composizione dei detriti. Parlano di “esperimenti recenti” che “forniscono nuovi concetti” e di “sviluppi teorici che potrebbero portare a nuovi materiali“. 

La DIA ritiene di rispondere alla richiesta FOIA riconoscendo i detriti UFO, il loro stoccaggio da parte della Bigelow e identificando le aree di future applicazioni di questi materiali senza dover effettivamente nominare le parti responsabili, di quali elementi è composto il materiale, come è elaborati, ecc.

ALCUNI RAPPORTI PRECEDENTEMENTE DISPONIBILI

Nonostante l’insistenza della DIA sul fatto che la richiesta FOIA originale richiedeva ricerche approfondite della durata di anni, sembra che almeno un paio di rapporti siano già stati in qualche modo rilasciati. Significativamente, il rapporto sul Nitinol, tuttavia, non ha alcuna pubblicazione precedente distinguibile. Ma il rapporto intitolato “Metamaterials for Aerospace Applications” e il paper “Metallic Glasses” sono stati entrambi pubblicati nel giugno del 2020 e sono archiviati nella sezione documenti di Mysterywire.com

Questo è un sito web relativamente nuovo lanciato dal giornalista investigativo della TV di Las Vegas George Knapp, che ha forti legami con il governo e un forte interesse per i fenomeni UFO.

È interessante notare che questi documenti includono i nomi degli scienziati autori degli articoli. 

Resta che il contesto dei documenti documenti riguarda la risposta diretta alle richieste di informazioni derivate dai detriti UFO recuperati e dai test di materiale potenzialmente extraterrestre. La richiesta di documenti riguardava l’Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP). Ma c’è un deliberato offuscamento e una deliberata confusione nella documentazione DIA. 

Il programma funzionava in precedenza con un altro nome, programma Advanced Aerospace Weapons Systems Applications (AAWSA), ed i documenti sono timbrati con questo nome di programma invece che con AATIP. Ciò consente alla DIA di affermare che gli studi si riferiscono a un programma avanzato di armi militari per la difesa piuttosto che a un programma aeronautico che identifica possibili minacce dallo spazio e il relativo recupero del materiale dei dischi volanti.

BIGELOW AEROSPACE: DOVE SONO I DETRITI? 

Bigelow Aerospace, LLC nasce da un’idea di Robert Bigelow, un miliardario con un forte interesse per le cose cosmiche, bidimensionali ed extraterrestri. Bigelow si è associato a personaggi di spicco come il senatore Harry Reid e l’ex rock star Tom DeLonge. Bigelow ha precedenti di “iniziative misteriose” come il National Institute for Discovery Science (NIDS) senza scopo di lucro, ora defunto. Un tempo era anche associato al famoso “Skinwalker Ranch” nello Utah, dove presunte attività paranormali si verificano da anni. 

Bigelow ha investito una miscela unica di denaro e risorse, imprenditorialità e interesse per le indagini sul paranormale. Nel 1999, Bigelow ha fondato Bigelow Aerospace, sviluppando complessi spaziali con equipaggio e habitat gonfiabili. Le strutture di Bigelow operano sotto grande segretezza. 

Sulo loro sito web compare un avviso in home page: “Se sei stato invitato a visitare le strutture di Bigelow Aerospace, tieni presente che avrai bisogno di una patente di guida valida o di un’altra forma di documento d’identità rilasciato dal governo. Se non autorizzato dalla direzione, tieni presente che telefoni cellulari, fotocamere, unità flash e laptop non sono ammessi nella proprietà“. In questo link, possiamo vedere una panoramica aerea delle strutture Bigelow vicino a Las Vegas. Quasi ogni finestra è bloccata e tutto è sigillato all’estremo. Queste strutture sono quelle a cui il Pentagono si riferisce nel contratto con Bigelow come “strutture appositamente modificate” per ospitare pezzi fisici di UFO?

​Il contratto che Bigelow ha ottenuto sotto gli auspici di uno studio ufficiale sugli UFO per conto del governo (la cui esistenza è stata rivelata dal New York Times nel 2017 e ha funzionato per diversi anni sotto nomi diversi) era di costruire “strutture modificate specializzate” per contenere il materiale per i test. 

Cosa c’è all’interno di queste “strutture appositamente modificate” da richiedere tali servizi tecnici appaltati? Qual è la natura di questo detrito anomalo e quali sono le sue proprietà per cui è richiesta una schermatura?

In modo inquietante, Bigelow Aerospace ha improvvisamente – e con poca fanfara – licenziato silenziosamente quasi tutti i suoi 85 dipendenti nel marzo dello scorso anno. Nessun motivo reale è stato fornito se non quello causato da, secondo un portavoce dell’azienda, “una tempesta perfetta di problemi“, compresa la pandemia.

La preoccupazione, ovviamente, è che con i licenziamenti di massa e la cessazione delle operazioni attive, dove sono stati stoccati i detriti UFO? L’attuale ubicazione di questi materiali UFO di straordinario valore è sconosciuta. Sono ancora detenuti da Bigelow? Se sì, perché, quando la società è sostanzialmente defunta? Il materiale UFO è stato trasferito a un’altra compagnia di custodia? È stato restituito al Pentagono? Nel tentativo di scoprire dove si trova il presunto metallo extraterrestre, l’ex personale di sicurezza e legale di Bigelow Aerospace è stato recentemente contattato.

ROBERT BIGELOW, IL SUO DIRETTORE DELLA SICUREZZA E IL SUO AVVOCATO RIFIUTANO DI COMMENTare

Bigelow, che ora ha più di 70 anni, sembra limitare la discussione pubblica sulla sua ricerca. Ulteriori tentativi di contattare il signor Ryan Aslesen, l’ex direttore della sicurezza di Bigelow Aerospace non hanno ricevuto risposta.

Un contatto con l’ex consulente legale di Bigelow Aerospace, Jon Field JD di Las Vegas, ha fornito alcune informazioni. Field ha risposto dicendo “Non posso commentare“.  

Insomma, ciò che è stato appreso attraverso questa indagine FOIA è davvero storico. 

Ci sono materiali UFO che sono stati recuperati. I materiali studiati potrebbero un giorno portarci grandi progressi nella tecnologia e in altri aspetti della nostra vita quotidiana. Ma i documenti sono incompleti per ammissione della stessa DIA. Perché non rivelare da dove è stato recuperato il materiale e da chi? Perché hanno cancellato i nomi degli autori di questi documenti tecnologici?

Sarà vero quanto riporta Bragaglia nel suo blog? Ad ora, sembra che la DIA e il Pentagono non abbiano smentito e appare difficile (oltre che pericoloso) che l’autore abbia falsificato la risposta della DIA.

Staremo a vedere.

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