BrainNet: condividere pensieri tramite il collegamento cerebrale

Tra i tanti studi in corso sulla mente umana questo è uno di quelli più intriganti e spaventosi allo stesso tempo... Cervelli umani collegati in rete, internet elevato a potenza

3410

Un team di neuro scienziati sono riusciti a creare una connessione cerebrale a tre vie, permettendo a tre persone di condividere i loro pensieri. L’obiettivo è quello di espandere il progetto a intere reti di persone.

Realizzato combinando l’azione di elettroencefalogrammi (EEG)- che con gli elettrodi fissati al cranio registrano gli impulsi elettrici e  l’attività cerebrale- e quella della stimolazione magnetica transcranica (TMS), che stimola i neuroni attraverso campi magnetici.

Soprannominata BrainNet dai ricercatori, che la presentano come la prima interfaccia diretta da cervello a cervello: multi persona e non invasiva, si propone di collegare numerose menti anche attraverso il web, consentendo la risoluzione di  problemi collaborativi tra soggetti umani.

I ricercatori annunciano che per ora la comunicazione diretta cervello-a-cervello è possibile per un numero di tre persone che collaborano nella risoluzione di un compito.

L’esperimento

L’esperimento messo a punto dagli scienziati vede due persone (mittenti) collegate agli elettrodi EEG che giocano a un gioco simile a Tetris, coi mattoncini da collocare in linea e da far roteare se necessario. Ai mittenti è stato chiesto di posizionare uno dei due led lampeggianti sui lati dello schermo: uno lampeggiante a 15Hz e l’altro a 17Hz, producendo diversi segnali nel cervello rilevabili dall’ EEG.

---L'articolo continua dopo la pubblicità---


I mittenti dovevano decidere se far roteare o no il blocchetto.

Le scelte vengono trasmesse a una terza persona (ricevente) attraverso un dispositivo TMS  che genera dei fosfeni (lampi di luce). Il ricevente doveva interpretare i segnali in arrivo e dare il comando per spostare i mattoncini. Pur non vedendo l’intera schermata di gioco, il segnale debole indicava che il mattoncino in caduta doveva essere ruotato.

Studiando cinque gruppi di tre persone, i ricercatori hanno rilevato un’accuratezza media dell’ 81.25% circa.

Il gioco potrebbe farsi più complesso laddove i mittenti fornissero un secondo round di feedback indicando se il ricevitore avesse effettuato l’azione corretta.

Attualmente il sistema è in grado di trasmettere solo un ‘bit’ o flash alla volta ma il team dell’Università di Washington e la Carnegie Mellon University  progetta di ampliare la configurazione.

Nonostante il progetto proceda lentamente e necessiti di ulteriori revisioni da parte della comunità scientifica, rappresenta un promettente punto di partenza per sviluppare nuovi metodi di comunicazione che mettano a disposizione le risorse mentali per la risoluzione di grandi problemi. Il team è fiducioso sui positivi risvolti futuri che l’interfaccia potrebbe riservarci, ipotizzando anche un social network di cervelli connessi insieme.

---L'articolo continua dopo la pubblicità---

Potrebbe rivelarsi decisiva per la scoperta non solo di nuovi metodi di comunicazione, ma anche svelare importanti informazioni sul funzionamento del cervello umano a livelli più profondi.

Fonte: https://arxiv.org/abs/1809.08632