Chiunque di noi per qualsiasi incertezza, curiosità o autodiagnosi di è servito del motore di ricerca di Google, affidandosi alla sua selezione così come i gli antichi greci si affidavano devotamente all’Oracolo di Delfi. Recentemente però, secondo un thread di Reddit, alcune parole non andrebbero mai cercate.
Google: ecco quali sono le parole da non cercare nel motore di ricerca più utilizzato al mondo
Il mondo digitale è in continua evoluzione eppure la ricerca in rete rimane una scatola magica in cui noi digitiamo domande e le risposte appaiono numerose sullo schermo. Il punto è capire dove ci portano determinate ricerche e se è il caso di ricorrere sempre e comunque a Google, specialmente per quanto riguarda le informazioni sulla salute.
Verrebbe da chiedersi che ruolo hanno i motori di ricerca nella disinformazione medica ma continuando a leggere questo articolo, capirai di cosa sia capace Google, quando gli viene chiesta una determinata informazione, e il motore in questione, da abile prestigiatore qual è, tirerà fuori dal cilindro tutto tranne ciò che ti aspettavi.
Detto questo, passiamo alle parole incriminate da non cercare, che sono state raccolte in un rapporto di It’s Gone Viral e alcune di esse pare siano risultate essere oggettivamente inquietanti. Non sorprende che molte di loro siano legate alla salute, vista la tendenza a voler utilizzare questo strumento per diagnosi, prognosi e anamnesi di qualsiasi sentore di acciacco.
La prima parola da non cercare mai su Google è “Larve“. Si tratta apparentemente di un semplice sostantivo che definisce la “forma attiva immatura di un insetto”, ma secondo il thread Reddit, il fattore di rischio di ricerca è che potresti imbatterti in una malattia con lo stesso nome.
Secondo WebMD: “Le larve della bocca sono parassiti che si schiudono e vivono all’interno delle cavità orali di ospiti umani e animali. Questi parassiti possono causare una pericolosa infezione nota come miasi orale. Le persone possono sviluppare la miasi orale mangiando larve nel cibo. Le mosche possono anche entrare nella bocca e deporre le uova nelle ferite”.
A parte il contenuto non proprio gradevole, è abbastanza indicativo di dove certe ricerche Google vadano a parare: uno cerca il significato di un semplice insetto e va a parare in una patologia che potrebbe ispirare un horror.
La seconda parola “Degloving“, nota anche come avulsione, “avviene quando un grande pezzo di pelle insieme allo strato di tessuto molle immediatamente sottostante viene parzialmente o completamente strappato dai muscoli e dai tessuti connettivi”.
La terza parola è “Krokodil“, che non è la definizione di un animale a sangue freddo, ma di un farmaco oppioide: desomorfina. La ragione per la quale questo termine dovrebbe essere escluso dalle tue ricerche google riguarda gli effetti collaterali manifestati dalle persone che hanno sviluppato una dipendenza dal farmaco.
Per capire meglio questa reticenza, ti basti pensare che in un rapporto della CNN è stato definito una: “droga zombie mangia carne“.
Andando avanti , troviamo “Fournier” un diffuso cognome francese. Ma a Google tutta questa sobrietà non basta e ti condurrà dritto all’infezione necrotica acuta della zona genitale, secondo l’Organizzazione nazionale per i disturbi rari (NORD). La cancrena di Fournier peggiora rapidamente e può ucciderti, quindi è sempre un’emergenza.
Dulcis in fundo, troviamo la parola è Arlecchino, perché Google ti proporrebbe la sindrome del bambino Arlecchino, spesso nota come ittiosi congenita. Si tratta di una rara malattia che colpisce la pelle, che è un tipo di ittiosi, che si riferisce a un gruppo di disturbi che causano pelle persistentemente secca e squamosa su tutto il corpo. La pelle di un neonato affetto da questa condizione è coperta da spesse placche a forma di diamante che assomigliano a squame di pesce.
Praticamente il motore di ricerca Google ha in sé un’anima oscura piuttosto macabra e sadica che se viene ghermita dalla ricerca del termine più innocente e apparentemente innocuo, ti mostrerà invece malattie rare che colpiscono dritto allo stomaco, come se volesse farti pagare la tua sete di sapere. Beh, sappi che verrà saziata a suon di larve e di placche squamose della pelle. Noi ti abbiamo avvisato.