Lo strano caso di Antonio Vilas Boas: sesso con un’aliena

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di Oliver Melis per Aenigma

Probabilmente è il primo caso di rapimento con risvolti sessuali che l’ufologia abbia mai registrato ma molto meno famoso del caso di rapimento, sempre presunto s’intende, ai danni della coppia mista Barney e Betty Hill. Il protagonista della storia, datata 15 ottobre 1957, è il brasiliano Antonio Villas Boas, all’epoca dei fatti 23 enne, secondo molti ufologi il suo caso sarebbe ampiamente documentato da tracce fisiche sul suo corpo, analizzate da medici. Il giovane in un primo tempo era restio a raccontare l’accaduto ma il Dott. Olavo T. Fontes, Professore di Medicina alla Scuola Nazionale di Medicina del Brasile ed anche da un rappresentante dell’APRO, Aerial Phenomena Research Organization, un gruppo di ricerca del fenomeno UFO fondato nel 1952 da Jim e Coral Lorenzen, riuscirono il 22 febbraio dell’anno dopo a farsi raccontare la storia alla presenza del giornalista, Joas Martins, e ad un’agente dell’intelligence militare brasiliana (SSB).

Secondo quanto riportato da Antonio V. Boas, dopo alcune analisi gli era stato diagnosticato sofferenza da avvelenamento da radiazioni. Presentava diversi sintomi: dolori in ogni parte il corpo, nausea, mal di testa, perdita di appetito, arrossamento e bruciore con lacrimazioni, lesioni cutanee. L’uomo dei Servizi Segreti Brasiliani (SSB) interrogò Antonio V. Boas, e lo sottopose ad una serie di test fisici e psicologici.

Il caso apparirebbe molto ben documentato ma il primo dubbio è: Chi ha visto gli esami medici? Qualcuno li ha pubblicati? Chi è il personaggio misterioso dei servizi segreti brasiliani? E i suoi test chi li ha visti? Non credo sia superfluo dare la risposta.

Il racconto di Antonio Villas Boas è molto lungo e particolareggiato, forse troppo particolareggiato e ricco di dettagli se si pensa che la storia è stata raccontata agli inquirenti mesi dopo. Il contadino fa un resoconto dettagliato delle luci avvistate qualche ora prima e del tentativo di inseguimento delle stesse la notte seguente. Il racconto prosegue con l’atterraggio della nave e il suo rapimento da parte di esseri simili a noi, solo più bassi, questi esseri dopo una strenua resistenza immobilizzano Antiìonio e lo portano di peso dentro la nave. Una volta dentro, Antonio viene lasciato in una stanza per un’ora e forse sterilizzato o qualcosa del genere. Il contadino poi continua con un minuzioso resoconto sugli esseri e sul loro abbigliamento soffermandosi anche sullo spessore della suola dei loro stivali. In seguito viene sottoposto a degli esami medici e poco dopo nella stanza entra una donna, o almeno una femmina extraterrestre, i due fanno sesso e anche qui Antonio nota qualcosa che lo incuriosisce, la ragazza, ovviamente descritta nei minimi particolari non lo bacia e appena terminato l’amplesso viene richiamata. Uno degli esseri restituisce i vestiti al contadino e con essi tutti i suoi effetti personali, a quel punto Antonio cerca di rubare un oggetto dalla nave come prova ma è sfortunato, uno degli esseri glielo impedisce, il racconto continua ancora con il tentativo, velleitario, di Antonio di spiegare il tipo di propulsione della nave, gli esseri devono decollare e lui di li a poco viene sbarcato, il velivolo si illumina come una discoteca, produce un gran frastuono (non mi risulta che sia stato udito o visto da altri) e parte. Antonio ha avuto un rapporto sessuale con una donna extraterrestre? chi ha imbeccato il ragazzo con tutti quei particolari? Forse il tizio dell’APRO?



Per chi volesse leggere il racconto di Antonio Villas Boas lo trovate qui: http://ufoisland.blogspot.it/2008/08/abduction-il-caso-villas-boas.html

Non abbiamo nessun elemento per giudicare Antonio, un mitomane? Un pazzo? O magari semplicemente un ingenuo che ha si visto qualcosa ma quello che ha raccontato è stato manipolato? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai ma possiamo fare un paio di considerazioni: il caso, come ho già detto, è troppo denso di spiegazioni, di dettagli, di descrizioni spesso insignificanti, ha molto colore, troppo per una storia del genere.

Come reagirebbe realmente un essere umano se si trovasse in una situazione simile? Prelevato con la forza, spogliato, analizzato e tutto il resto? Il racconto di Antonio sembra non tradire emozioni, come se la cosa non gli fosse realmente successa. E il rapporto? Non credo sia possibile che esseri evoluti su un altro pianeta ci somiglino più di quanto noi assomigliamo a un calamaro o a una rosa. Noi con la rosa e il calamaro abbiamo qualcosa da spartire, abbiamo antenati in comune, ma con un extraterrestre non abbiamo nulla in comune e al netto dei racconti di questo tipo, secondo me fatti per gli allocchi, che descrivono sempre o quasi esseri molto simili a noi ma più belli, più buoni e più spirituali, come fossero la nostra proiezione migliore o esseri che sembrano essere la parodia di un essere umano, alieni piccoli e glabri dalla testa enorme e con grandi occhi inespressivi o mostri simili a rettili ma pur sempre umanoidi, non abbiamo nessuna idea di come possa essere un extraterrestre nella realtà, non sappiamo se hanno un DNA come lo abbiamo noi, sappiamo che la vita, sulla Terra, si basa su certi elementi e che questi elementi si possono combinare tra di loro in molti modi ma non infiniti.

Sappiamo anche quanto si sia diversificata la vita sulla Terra in tutte le epoche e in tutti i luoghi e quindi esseri extraterrestri potrebbero essere completamente differenti da qualsiasi cosa esista nella realtà e nella nostra immaginazione.

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