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la chikungunya, un’infezione importata

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Dopo il caso di morte per malaria registrato negli ultimi tempi, in Italia, ad Anzio in provincia di Roma per la precisione, si è presentato un altro focolaio di infezione virale mediata dall’azione delle zanzare, in particolare zanzare tigre: la chikungunya.

Si tratta di una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette. La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale.

Attualmente sono registrati focolai di questa malattia con 27 casi accertati, la maggior parte dei quali ad Anzio e nel territorio circostante, mentre sono 7 i casi registrati a Roma.

Per l’Italia non si tratta di una malattia endemica e, evidentemente, è stata importata da qualche portatore sano o da qualche malato in incubazione al ritorno da un viaggio o da qualche migrante proveniente da zone dove la malattia è endemica. Questo riaccende la discussione su controlli e profilassi da effettuare su viaggiatori e migranti che, a quanto pare, sono insufficienti ma è un tema che esula da questo articolo

Sintomi e quadro clinico

Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi per alcune settimane. Inoltre, il virus della chikungunya può causare malattie acute, subacute o croniche.

Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi delle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male-interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.

Vettori e agente responsabile

Identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e delle Americhe, la chikungunya si trasmette da persona a persona attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre). Il virus responsabile appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.

Diagnosi

Nel Dipartimento Malattie infettive dell’Iss è attivo il laboratorio di riferimento nazionale per gli arbovirus.

Le più importanti malattie di importazione prese in considerazione sono: dengue, chikungunya, febbre gialla, West Nile, encefalite giapponese e quelle causate da hantavirus. I metodi diagnostici sono sierologici e molecolari.

Trattamento

Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Al momento non è in commercio un vaccino contro la chikungunya.

Prevenzione e consigli per i viaggiatori

La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà utile quindi per coloro che intendano recarsi nelle zone in cui è presente il virus seguire le precauzioni generali per difendersi dalle punture delle zanzare:

  • reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna
  • vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc) di colore chiaro, perché i colori scuri attraggono le zanzare
  • repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto. Donne gravide e bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo è invece sconsigliato.

Infine, è importante ricordare che alcune zanzare vettori di questa malattia non sono attive solo al buio, nelle ore serali, ma anche durante il giorno.

In caso di febbre di qualsiasi natura, soprattutto se accompagnata da dolori articolari, si raccomanda di contattare il proprio medico o una struttura ospedaliera.

Mentre i casi nuovi sembrano essere circoscritti solo all’area di Anzio è chiaro che persone che sospettino di essere state infettate dovrebbero evitare spostamenti per non diffondere ulteriormente la malattia. In tutta l’area dove si è presentata l’infezione e nelle zone circostanti sono state sospese le donazioni di sangue.

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