I ricercatori stanno scoprendo sempre più che alcune proteine circolanti nel flusso sanguigno aumentano la sensibilità delle cellule del sistema nervoso al dolore. Una di queste proteine, chiamata “fattore di crescita nervoso“, “nerve growth factor“ (NGF), composta da due unità di 118 aminoacidi, potrebbe spiegare perché alcuni individui sperimentano un dolore alla schiena più intenso e cronico rispetto ad altri.
Una nuova ricerca, pubblicata recentemente sulla rivista “Pain“, ha scoperto che tanezumab, un anticorpo monoclonale che inibisce l’attività nervosa, fornisce sollievo ai pazienti con lombalgia cronica, una patologia che risulta essere prima causa di disabilità in tutto il mondo
Tanezumab un inibitore del fattore di crescita nervoso
I pazienti con lombalgia cronica arruolati in questo studio non avevano in precedenza avuto sollievo con almeno tre diversi tipi di farmaci antidolorifici, inclusi gli oppioidi, ed erano considerati “difficili da trattare“. In questi pazienti il nuovo farmaco ha dato sorprendentemente sollievo.
C’è da sottolineare comunque che i pazienti con sintomi, segni e prove radiografiche di artrosi da moderata a grave, un disturbo che si riscontra comunemente nei pazienti più anziani con lombalgia cronica, sono stati esclusi dallo studio.
Tanezumab non è stato associato agli effetti collaterali avversi spesso gravi osservati con oppioidi o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che sono spesso usati per trattare la lombalgia. Tuttavia, questa classe di farmaci è stata collegata a problemi articolari, che a volte sono abbastanza gravi da richiedere la sostituzione dell’articolazione.
A causa di questa preoccupazione, i ricercatori hanno seguito i partecipanti per un periodo prolungato e hanno stabilito che c’era un basso tasso di gravi problemi articolari che richiedevano la sostituzione dell’articolazione.
Importante passo avanti nella ricerca globale
“Questa dimostrazione di efficacia è un importante passo avanti nella ricerca globale per sviluppare trattamenti non oppioidi per il dolore cronico“, ha affermato John Markman, direttore del Translational Pain Research Program, presso il Dipartimento di Neurochirurgia dell’Università di Rochester Medical Center (URMC) e autore principale dello studio che appare sulla rivista “Pain“. Con l’uso di questo nuovo farmaco ci sono stati anche miglioramenti nella funzione legati alla riduzione della gravità del dolore.
Questo è il primo studio che mostra un sollievo a lungo termine per la lombalgia cronica con una singola dose di tanezumab somministrata sotto la pelle una volta ogni due mesi. Lo studio è stato condotto in 191 siti, in otto paesi in Nord America, Europa e Asia.
Speranze future per la cura della lombalgia
In futuro, i medici potrebbero dover valutare i diversi rischi della chirurgia di fusione lombare, dell’uso cronico di oppioidi o dei FANS rispetto ai rischi unici di una forma rara, ma rapidamente progressiva di problema articolare, associato al blocco del fattore di crescita del nervo. “Mi aspetto che il compromesso tra beneficio e rischio sarà diverso per l’osteoartrite rispetto alla lombalgia cronica“, ha dichiarato John Markman.