UFO, anno di grazia 1947

Il 1947 è legato ai fatti di Roswell che dopo decenni fanno ancora discutere, ma l'esplosione del fenomeno, utilizzato dai media per attirare i lettori, e conosciuto fin dalla fine del XIX secolo grazie alle storie delle misteriose aeronavi, lo dobbiamo a un caso che precede il caso Roswell, l'avvistamento di Kenneth Arnold, pilota civile che avvistò 9 dischi volanti in volo sul Monte Rainer il 24 giugno del 1947.

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I dischi volanti sono stati avvistati nei cieli di tutto il mondo e un anno in particolare è diventato per tutti noi il principio del fenomeno ufologico o forse uno spartiacque che porta gli UFO stessi in una nuova era, il 1947.

Il 1947 è legato ai fatti di Roswell che dopo decenni fanno ancora discutere, ma l’esplosione del fenomeno, utilizzato dai media per attirare i lettori, e conosciuto fin dalla fine del XIX secolo grazie alle storie delle misteriose aeronavi, lo dobbiamo a un caso che precede il caso Roswell, l’avvistamento di Kenneth Arnold, pilota civile che avvistò 9 dischi volanti in volo sul Monte Rainer il 24 giugno del 1947.

Ma il 1947 vide altri casi UFO che vennero registrati, e all’epoca indagati, a partire dal Progetto Sign, seguito dal progetto Grudge, poi dal Progetto Blue Book dell’aeronautica Militare USA e infine dalla Commissione Condon. Questi casi, per molti ufologi, possono diventare fondamentali per avvalorare la tesi che il fenomeno sia reale.

Molti casi UFO, pur entrando nelle statistiche dell’anno 1947, sono stati, però, segnalati alcuni anni dopo, come quello raccontato nel luglio 1952 da un medico che operava presso il Veteran Administration Hospital di Murfreesboro, nel Tennessee.

Il medico scrisse al comando dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti circa la sua osservazione di un UFO fatta nella primavera del 1947 vicino all’aeroporto di Augusta, nel Maine. Nel marzo o nell’aprile di quell’anno, mentre di primo mattino di una domenica viaggiava da Rumford (Maine) per andare a lavorare presso l’ospedale degli ex-combattenti di Togus, vide parecchi “oggetti discoidali” sull’aeroporto di Augusta. Aggiunse: “Facevano capriole e stazionavano sul campo di atterraggio. Per quanto ne so, non erano velivoli convenzionali o in fase di atterraggio“.

Gli oggetti riflettevano il sole mattutino e “c’era una scia di fumo non più larga di quella di un’automobile che proveniva dal bordo degli oggetti, che roteavano su se stessi“. Gli oggetti sembravano avere un diametro di quaranta piedi e vorticavano rapidamente.



L’uomo non vide mai più gli UFO anche se si recò più volte presso quel campo d’aviazione. Sul momento pensò di aver visto velivoli sperimentali dell’Aeronautica Militare. Parlò dell’avvistamento solo ai suoi colleghi.

La lettera del medico non andò ad aggiungersi ai 122 casi in archivio che l’Aeronautica aveva per l’anno 1947, ma insieme ad altri dodici casi dello stesso anno fu messa in un archivio del Progetto Blue Book che conteneva centinaia di lettere molte delle quali con segnalazioni UFO  denominate Risposte del pubblico all’articolo della rivista Life dell’aprile 1952 (Il celebre pezzo, intitolato Have We Visitors from Space? era apparso il giorno 7).

Migliaia di rapporti simili hanno riempito gli archivi di vecchie associazioni ufologiche fino a quando, nel 1967, lo studioso Ted Bloecher compilò il suo famoso “Report on the UFO Wave of 1947”, che registrò oltre 850 episodi, la maggior parte dei quali relativi al periodo giugno-luglio.

Un altro studio di Loren Gross effettuato su più di cento periodici californiani (fra i quali per la prima volta molti settimanali e altri piccoli quotidiani) scovò 142 nuove segnalazioni. Un rapporto riferiva di due adolescenti che pescavano a Fort Bragg, in California, intorno alle 15.30 del 7 luglio 1947 e che videro un oggetto avvicinarsi dall’oceano, perdere quota e cadere in acqua a non più di 400 metri da loro. L’oggetto rimase sulla superficie per un po’ e poi sembrò affondare. I due ragazzi stimarono che le sue dimensioni fossero simili a quelle di uno pneumatico di automobile.

Anche l’ufologo David Saunders mentre lavorava per l’Università del Colorado aveva avviato uno dei primi grandi cataloghi computerizzati, l’UFOCAT. In seguito, egli lo passò al suo attuale depositario, Don Jonhson. Con l’eliminazione di alcuni doppioni, nell’Ufocat si contavano ben 1600 casi per il 1947.

Jan Aldrich avviò Il Project 1947, un lavoro iniziato il 1° febbraio del 1994, concepito al fine di espandere la conoscenza degli inizi dell’era ufologica contemporanea.

Grazie ad alcune visite alle biblioteche e all’aiuto di altri investigatori il numero dei quotidiani del ‘47 scrutinati salì ben presto da 400 a 850.

Grazie al contributo di ricercatori di tutto il mondo, oggi il numero di giornali controllati per il 1947 è balzato a 4700, e il numero di incidenti UFO noti per quell’anno è molto oltre i 2700.

La verità qual è?

La domanda ha già una risposta: la declassificazione di casi UFO che risalgono a decenni fa per ufologi e appassionati sono il segno che i Governi stanno cercando di acclimatare la popolazione al fatto che gli alieni sono già sul nostro pianeta.

Per gli scettici invece è normale che, dopo decenni, molti casi UFO vengano declassificati, non essendo più di interesse nazionale e non presentando nessun pericolo. In fondo nel corso dei decenni gli UFO hanno suscitato molto più clamore che altro e, al netto delle tante dicerie, nessun relitto e nessun corpo alieno è mai stato accertato.

Gli UFO fanno parte della nostra storia e sicuramente continueranno a farne parte per molti decenni a venire.

Fonte: UFO.it 

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