The Philadelphia Experiment

La leggenda racconta che documenti militari classificati riferivano che l'equipaggio della USS Eldridge subì qualcosa di strano a causa dell'esperimento stesso. Alcuni impazzirono, altri svilupparono una malattia misteriosa, altri ancora si fusero con le paratie della nave ancora vivi.

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The Philadelphia Experiment è una delle leggende metropolitane più conosciute di sempre. Questa popolare leggenda è sopravvissuta come una famigerata cospirazione avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il 28 ottobre 1943, l’USS Eldridge (DE-173), un cacciatorpediniere di scorta di classe Cannon della United States Navy, (deve il suo nome al capitano di corvetta John Eldridge, Jr., eroe dell’invasione delle Isole Salomone), venne sottoposta a esperimenti top-secret progettati per ottenere la supremazia negli oceani contro i paesi dell’Asse. Ai test, avvenuti sotto la guida di Franklin Reno (chiamato anche “Dott. Rinehart”) avrebbero partecipato anche scienziati rinomati come Albert Einstein e Nikola Tesla (che morì invece 10 mesi prima della data indicata).
L’esperimento avvenne in presenza di alcuni testimoni che raccontarono in seguito di un bagliore verdastro che avvolse lo scafo della USS Eldridge subito dopo l’avvio dei generatori. Improvvisamente il cacciatorpediniere scomparve nel nulla. Secondo altri testimoni la USS Eldridge comparve nel cantiere navale navale di Norfolk in Virginia, prima di sparire di nuovo e riapparire  nel cantiere navale di Filadelfia.
La leggenda racconta che documenti militari classificati riferivano che l’equipaggio della USS Eldridge subì qualcosa di strano a causa dell’esperimento stesso. Alcuni impazzirono, altri svilupparono una malattia misteriosa, altri ancora si fusero con le paratie della nave ancora vivi.
Queste storie agghiaccianti e incredibili sono in realtà il motivo per cui la leggenda della USS Eldridge e dell’esperimento di Filadelfia guadagnò così tanto credito.
In un articolo del Journal of Scientific Exploration del 1994, Jacques F. Vallée teorizzò che immagini profonde sono la chiave per creare una bufala nelle menti delle masse e del pubblico istruito.
Dietro la leggenda dell’esperimento di Filadelfia c’è un uomo: Carl M. Allen, che sarebbe lo pseudonimo di Carlos Miguel Allende.
Nel 1956, Allende inviò una serie di lettere a Morris K. Jessup, autore del libro “The Case for the UFO“, in cui sosteneva che gli UFO meritassero ulteriori studi. Nel libro Jessup incluse delle annotazioni sulla teoria dei campi unificati, teoria alla quale Allende si aggrappava per spiegare i misteriosi esperimenti avvenuti a bordo della USS Eldridge.
Negli anni ’50, la teoria dei campi unificati, che non è mai stata dimostrata, tentava di fondere la teoria generale della relatività di Einstein con l’elettromagnetismo. Allende sostenne di aver appreso dallo stesso Einstein di poter provare la teoria unificata del campo basata sugli eventi a cui aveva assistito il 28 ottobre 1943.
Allende affermò di aver visto sparire la USS Eldridge dal cantiere navale di Filadelfia insistendo sul fatto che l’esercito degli Stati Uniti avesse condotto quello che chiamava l’esperimento di Filadelfia. Jessup fu quindi contattato dall’Ufficio di ricerca navale della Marina, che ricevette un pacchetto contenente il suo libro con annotazioni che affermavano che la tecnologia extraterrestre consentiva al governo degli Stati Uniti di fare scoperte nella teoria dei campi unificati.
Le annotazioni furono scritte per apparire come se appartenessero a tre autori diversi alludendo al fatto che uno di essi forse un alieno. Secondo l’articolo di Vallée, pubblicato nel Journal of Scientific Exploration, Jessup era ossessionato dalle rivelazioni di Allende e si sarebbe tolto la vita nel 1959.
Inspiegabilmente, due ufficiali della ONR avevano 127 copie del testo annotato, stampate e distribuite privatamente dall’appaltatore militare Varo Manufacturing, che davano credito alla storia di Allende molto tempo dopo la morte di Jessup.
Chi era Carlos Miguel Allende?
Carl Meredith Allen, alias Carlos Allende, nacque nel 1925 e morì nel 1994. Carl confessò di aver inventato la storia dell’esperimento di Filadelfia, la confessione finì in un articolo di giornale, pubblicato su “The News of Colorado Centennial Country” il 22 agosto 1986.
Cosa accadde realmente a bordo della USS Eldridge quel giorno?
Secondo Edward Dudgeon, che prestò servizio nella Marina degli Stati Uniti a bordo della USS Engstrom, attraccata in secca nel cantiere navale di Filadelfia, entrambe le navi avevano dispositivi classificati a bordo.
Non erano né mantelli dell’invisibilità né unità di teletrasporto progettate dagli alieni. I dispositivi consentivano alle navi di modificare la loro firma magnetica usando una tecnica chiamata smagnetizzazione. La nave veniva avvolta in grandi cavi e caricata ad alta tensione in modo tale da non essere rilevabile dai siluri magnetici delle U-boat.
Come Stuff Works ha suggerito, il “bagliore verde” riportato quel giorno dai testimoni potrebbe essere spiegato da una tempesta elettrica o da Fuochi di Sant’Elmo, un fenomeno meteorologico in cui il plasma viene creato in un forte campo elettrico che produce un bagliore luminoso verdastro. Infine, la scomparsa della nave potrebbe essere spiegata con l’esistenza di canali interni che collegavano Norfolk a Filadelfia, permettendo a una nave di spostarsi tra i due porti in poche ore.
La chiglia della USS Eldridge venne realizzata dalla Federal Shipbuilding and Dry Dock Company di Newark, New Jersey e varata il 25 luglio 1943, entrò in servizio il 27 agosto dello stesso anno con al comando il Tenente C. R. Hamilton.
Tra il 4 gennaio 1944 e il 9 maggio 1945 la Eldridge scortò nel Mediterraneo gli uomini e i materiali in supporto alle operazioni Alleate in Nord Africa e in Europa Meridionale. Radiata il 17 giugno 1946 fu trasferita in Grecia il 15 gennaio 1951 come Leon D54, poi radiato il 5 novembre 1992, e l’11 novembre 1999 fu venduto come cascame alla V&J Scrapmetal Trading Ltd., con sede nel Pireo.
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