Starlab si inserisce in un contesto di crescente sviluppo di stazioni spaziali private da parte di aziende statunitensi, un fenomeno in aumento mentre la NASA si prepara al ritiro della Stazione Spaziale Internazionale entro il 2030. Il progetto non solo contribuirà alla diversificazione delle opzioni di ricerca e sviluppo nello spazio, ma anche a mantenere vivo lo spirito di esplorazione.
Con quattro anni dedicati allo sviluppo e alla costruzione della stazione spaziale, l’obiettivo, che ha come data il 2028, fornisce inoltre a SpaceX l’opportunità di progredire con il suo progetto Starship. Durante questo periodo, la realtà di Elon Musk potrà passare dalla fase dei voli dimostrativi al lancio operativo di veicoli spaziali per i clienti.
Il periodo di quattro anni rappresenta una fase cruciale in cui Starlab prenderà forma, beneficiando delle tecnologie avanzate di Voyager Space e Airbus. Nel contempo, SpaceX avrà l’opportunità di perfezionare ulteriormente Starship, garantendo un trasporto sicuro e affidabile per la missione
Questo calendario dimostra l’impegno delle aziende coinvolte nel portare avanti rapidamente l’esplorazione spaziale commerciale. La sinergia tra Voyager Space, Airbus e SpaceX promette di aprire nuove opportunità per il settore, accelerando l’evoluzione dalle fasi sperimentali all’effettiva erogazione di servizi spaziali per i clienti. Con il lancio programmato nel 2028, Starlab si pone come una pietra miliare nell’esplorazione spaziale commerciale.
C’è da precisare, tuttavia, come l’obiettivo principale della stazione commerciale di Starlab sia quello di fornire una soluzione per ricercatori, società e agenzie spaziali che vogliano effettuare esperimenti in microgravità. ESA, ad esempio, ha già dichiarato di essere interessata. L’intera struttura di Starlab verrà completamente allestita a terra e si ipotizza che dopo il lancio e i primi test sarà già tutto pronto per l’inizio dell’operazione.