SpaceX metterà sottoporrà a una serie di test estremi il suo megarazzo Starship durante il terzo volo di prova.
La prossima missione, che potrebbe essere lanciata già il 14 marzo, sarà nettamente diversa rispetto alle due precedenti, con obiettivi più numerosi e più ambiziosi per la Starship, il razzo a due stadi alto 122 metri con il quale SpaceX intende arrivare sulla Luna e su Marte.
Il comunicato di SpaceX con gli obbiettivi di missione
“Questo lancio prevede una traiettoria diversa rispetto ai precedenti, con la Starship destinata ad atterrare nell’Oceano Indiano invece che al largo delle Hawaii,” aggiunge la compagnia. “Questa nuova traiettoria di volo ci consentirà di tentare nuove tecniche come l’accensione di motori nello spazio massimizzando al tempo stesso la sicurezza pubblica“.
La Starship
SpaceX sta sviluppando Starship con l’obiettivo di sostenere la colonizzazione della Luna e di Marte, oltre a compiere una serie di altre imprese esplorative. Il veicolo in acciaio inossidabile, il razzo più grande e potente mai costruito, è progettato per essere completamente e rapidamente riutilizzabile.
Finora Starship ha effettuato due missioni di prova, entrambe dal sito Starbase di SpaceX ubicato a Boca Chica nel sud del Texas. Entrambi i lanci di prova di Starship miravano a inviare lo stadio superiore per gran parte del percorso attorno alla Terra, con un rientro mirato nell’Oceano Pacifico vicino alle Hawaii. Entrambi i test, però, hanno mancato il loro obiettivo.
Durante il primo volo, nell’aprile 2023, i due stadi della Starship non si separarono come previsto e il veicolo fu fatto esplodere intenzionalmente circa quattro minuti dopo il lancio.
Starship si è comportata molto meglio nel secondo volo, lanciato nel novembre 2023. Il veicolo ha raggiunto un’accensione nominale del motore del primo stadio e i suoi due stadi si sono separati nei tempi previsti. Lo stadio superiore è esploso circa otto minuti dopo il lancio a causa di uno sfiato di ossigeno liquido, ma probabilmente ciò non sarebbe accaduto su un volo operativo, secondo il fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk.
“In un volo operativo la Starship non sarebbe stata appesantita con quell’ossigeno liquido perché avrebbe avuto il peso di un carico utile“, ha detto Musk in un aggiornamento aziendale pubblicato da SpaceX su X il 12 gennaio. “Quindi, ironicamente, se avesse avuto un carico utile, avrebbe raggiunto l’orbita“.
SpaceX punta al 14 marzo per il terzo volo di prova, ma quella data è lungi dall’essere fissata nella pietra, come sottolinea la società nella descrizione della missione.
La Federal Aviation Administration degli Stati Uniti ha recentemente concluso le indagini su quanto accaduto sul volo Starship di novembre, ma per quanto ne sappiamo l’agenzia non ha ancora concesso la licenza per il terzo lancio.