I rapporti sugli UFO sono spesso spiegati razionalmente e sfatati quando analizzati attraverso una lente scientifica, anche se ci vuole più di un’organizzazione o entità scientifica per esaminare rigorosamente i dati.
Questo è esattamente quello che è successo quando l’agenzia scientifica nazionale ucraina ha smentito un rapporto di un altro gruppo di scienziati sugli UFO, o fenomeni aerei non identificati (UAP), che sono stati segnalati nei cieli ucraini negli ultimi mesi.
Anche l’astrofisico di Harvard Avi Loeb si è unito all’analisi, disponibile nel server di prestampa arXiv, che evidenzia gli errori nella metodologia osservata nella produzione dei rapporti dettagliati che affermano che grandi quantità di UFO stanno sorvolando il paese dall’inizio della guerra.
Il rapporto UFO in Ucraina contiene “errori significativi”
Il rapporto UAP ucraino è stato pubblicato a metà settembre dagli scienziati del Main Astronomical Observatory (MAO) di Kiev. Descrive “un numero significativo di oggetti la cui natura non è chiara“. Questi includono “fantasmi” oscuri che viaggiavano a velocità fino a 53.000 km / h”, quasi il doppio della velocità di un missile balistico intercontinentale standard.
Da allora l’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina (NASU) ha condotto un’indagine su quel rapporto giungendo alla conclusioone che il rapporto MAO è stato prodotto in modo non professionale e che contiene “errori significativi“. Vale a dire, “l’elaborazione e l’interpretazione dei risultati sono state eseguite a un livello scientifico inappropriato e con errori significativi nel determinare le distanze dagli oggetti osservati“, hanno scritto gli scienziati della NASU in una dichiarazione.
Gli UFO evidenziati nel rapporto MAO possono probabilmente essere spiegati con mezzi meno esotici, hanno spiegato gli scienziati della NASU, aggiungendo che “gli autori non forniscono argomenti sul fatto che fenomeni naturali o oggetti artificiali di origine terrestre possano essere tra gli UAP osservati“. Hanno anche affermato che i ricercatori MAO hanno postulato “conclusioni irragionevoli sulle caratteristiche degli oggetti osservati come UAP“.
Avo Loeb evidenzia ulteriori discrepanze nel rapporto sugli UFO
Il rapporto dei ricercatori del MAO ha tratto dati da un solo telescopio, un fatto che ha attirato l’attenzione – e forse l’ira – di uno dei principali esperti mondiali di UAP, l’astrofisico di Harvard Avi Loeb.
Loeb è noto per avere sostenuto che la roccia spaziale interstellare ‘Oumuamua, che attualmente sta uscendo dal sistema solare ed è stata osservata per la prima volta nell’ottobre del 2017, potrebbe essere stata un’astronave aliena. È stato anche esplicito nella sua convinzione che la comunità scientifica non dovrebbe storcere il naso allo studio degli UAP e che dovrebbe applicare lo stesso rigore scientifico a questi fenomeni come viene fatto per qualsiasi altra quantità cosmica inspiegabile.
Nel suo articolo riguardante il rapporto UAP ucraino, Loeb afferma che i ricercatori MAO hanno valutato male le distanze e le posizioni degli oggetti che stavano analizzando, il che significa che hanno anche registrato in modo impreciso le loro dimensioni e velocità. Per riuscire a registrare questi dati in modo accurato, avrebbero dovuto osservare gli stessi oggetti da direzioni diverse, attraverso l’utilizzo di più telescopi, usando un metodo chiamato triangolazione, come ha spiegato Loeb nel suo articolo.
Non solo, se gli oggetti fantasma fossero stati grandi e alti nel cielo come suggerito dai ricercatori MAO nel loro articolo, secondo Loeb avrebbero creato “una gigantesca palla di fuoco” visibile da grandi distanze, come spiega in un’intervista via email rilasciata al sito Live Science.
Nel suo articolo, Loeb ha suggerito che i ricercatori ucraini abbiano calcolato male le distanze degli oggetti fantasma addirittura di un fattore dieci. Ciò significa, sempre secondo l’astrofisico di harvard, che,plausibilmente, gli avvistamenti hanno riguardato missili o proiettili di artiglieria che volavano su zone di guerra attive in Ucraina nel momento in cui sono stati osservati.