Un team di scienziati ha identificato rocce lunari anomale che presentano proprietà uniche della polvere. Queste proprietà modificano il modo in cui la luce solare viene riflessa, fornendo nuove intuizioni sulla geologia della Luna e suggerendo la presenza di potenziali anomalie magnetiche.
Rocce lunari anomale con proprietà uniche
Un gruppo di ricerca internazionale guidato dal dottor Ottaviano Rüsch dell’Università di Münster, ha fatto una scoperta rivoluzionaria: per la prima volta sulla superficie lunare sono state identificate rocce lunari anomale di dimensioni pari a un metro. Queste sono ricoperte di polvere e si presume che presentino proprietà uniche, tra cui anomalie magnetiche.
L’aspetto più rilevante emerso dallo studio è che solo pochissimi massi lunari posseggono uno strato di polvere con proprietà riflettenti altamente specifiche. Le implicazioni di questa scoperta, pubblicata sulla rivista Journal of Geophysical Research – Planets, sono di grande portata e potrebbero contribuire a far luce su nuovi aspetti della formazione e dell’evoluzione della Luna.
Le rocce, alte circa un metro, sono state individuate vicino al cratere Reiner K nella regione “Reiner Gamma”, già conosciuta per la sua anomalia magnetica. La scoperta è stata possibile grazie alle immagini acquisite dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.
È noto che sulla superficie lunare siano presenti anomalie magnetiche, concentrate principalmente in una regione denominata Reiner Gamma. Tuttavia, la natura magnetica delle rocce lunari anomale non era mai stata oggetto di approfondimenti scientifici.
Il dottor Ottaviano Rüsch, dell’Institut für Planetologie, ha sottolineato l’importanza della scoperta: “Le nostre conoscenze sulle proprietà magnetiche della Luna sono ancora molto limitate, pertanto questa nuova scoperta ci aiuterà a far luce sulla storia del nostro satellite e del suo nucleo magnetico. Per la prima volta abbiamo studiato le interazioni della polvere con le rocce nella regione Reiner Gamma – più precisamente, le variazioni nelle proprietà riflettenti. Ad esempio, possiamo dedurre in che misura e in quale direzione la luce solare viene riflessa da questi grandi massi lunari”.
Rocce lunari anomale: l’intelligenza artificiale svela segreti nascosti
Inizialmente, il gruppo di ricerca si era focalizzato sulle rocce fessurate perlustrando circa un milione di immagini acquisite in parte dal Lunar Reconnaissance Orbiter, e hanno impiegato l’intelligenza artificiale per individuare quelle fratturate.
Valentin Bickel del Centro per lo spazio e l’abitabilità dell’Università di Berna, ha affermato: “Grazie ai moderni metodi di elaborazione dei dati, possiamo ottenere informazioni completamente nuove su scala globale. Allo stesso tempo, continuiamo a scoprire oggetti sconosciuti, come le rocce anomale al centro di questo nuovo studio”.
L’algoritmo di ricerca ha identificato circa 130.000 pietre interessanti, di cui la metà è stata sottoposta ad esame da parte degli scienziati.
Il mistero delle rocce lunari anomale: la NASA invierà un rover per indagare
Oltre a numerose altre missioni spaziali internazionali senza equipaggio in programma per la Luna, nei prossimi anni la NASA invierà un rover automatico, un robot mobile, nella regione Reiner Gamma. Lo scopo della missione sarà quello di individuare altri massi simili a quelli con polvere speciale.
Sebbene la realizzazione di insediamenti umani sulla Luna sia ancora un sogno per il futuro, una migliore comprensione del movimento delle polveri lunari potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza.
L’esperienza degli astronauti dell’Apollo ha infatti dimostrato come la polvere possa creare diverse problematiche, tra cui la contaminazione degli habitat (ad esempio stazioni spaziali) e delle attrezzature tecniche.