Riprendono i test del nuovo vettore SLS della NASA

La NASA ha annunciato che i test "green run" sul nuovo potente vettore Space Launch System (SLS), che debutterà nel novembre 2021, sono ripresi dopo che i problemi con le apparecchiature di terra, all'inizio di questo mese, li avevano fermati

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Alcuni giorni dopo la firma di due international memoranda of agreement relativi alle missioni per il programma lunare Artemis, la NASA annuncia buone notizie sui primi test dello Space Launch System che hanno già subito dei ritardi.
La NASA ha annunciato che i test “green run” sul nuovo potente vettore Space Launch System (SLS), che debutterà nel novembre 2021, sono ripresi dopo che i problemi con le apparecchiature di terra, all’inizio di questo mese, li avevano fermati.
La NASA ha dichiarato ai media che “il razzo va bene”, ma i problemi di temperatura delle apparecchiature a terra utilizzate per rifornire il serbatoio avevano fernato il settimo degli otto test di prova “wet dress” presso lo Stennis Space Center della NASA nel Mississippi. Dopo aver superato i problemi, la Boeing e la NASA hanno ripreso il test che prevede il caricamento completo dei serbatoi di idrogeno liquido e ossigeno liquido del vettore SLS.
“Al termine della prova, il team trascorrerà alcuni giorni ad analizzare i dati per determinare se la NASA è pronta a procedere con il test finale green run: quattro i motori si accenderanno, simulando il conto alla rovescia e il lancio del Missione Artemis 1” , ha scritto la NASA sul suo blog sul sito web di Artemis. La data del test di accensione verrà decisa una volta completata l’analisi dei dati delle prove, ha aggiunto l’agenzia spaziale americana.
Il vettore SLS dovrebbe lanciare un veicolo spaziale Orion, in un volo senza equipaggio a bordo, intorno alla Luna alla fine del 2021, ma i test dovranno essere eseguiti presto per completare la spedizione finale in Florida e l’assemblaggio, in modo da rispettare la data prevista. La missione, chiamata Artemis 1, una volta portata a termine con successo, verrà seguita dalla missione Artemis 2 che porterà due astronauti in orbita attorno alla Luna nel 2023. La terza missione, denominata Artemis 3, prevista per il 2024, porterà invece sul suolo lunare un equipaggio composto da due astronauti, una donna e un uomo. Sarà la prima missione umana sulla Luna dopo ben 52 anni dall’ultima missione Apollo.
“Stiamo arrivando a un punto in cui abbiamo pochissimo margine nel programma rispetto al nostro impegno per la data di consegna”, ha detto John Honeycutt, responsabile del programma SLS presso il Marshall Space Flight Center della NASA in Alabama, riguardo l’Artemis 1 Test SLS.
Far volare il vettore SLS in tempo, non è importante solo per la NASA, ma anche per i suoi partner internazionali. Sia l’Agenzia spaziale europea che l’Agenzia spaziale canadese hanno annunciato di aver firmato accordi con la NASA relativi alla partecipazione al programma Artemis. CSA ha annunciato che sulla missione Artemis 2 volerà un astronauta, che non è stato ancora nominato, portando la per a prima volta un astronauta non americano oltre l’orbita terrestre .
Il ritmo delle missioni Artemis non dipende solo dai test SLS, ma anche dai finanziamenti e da altre tecnologie del programma lunare in fase di sviluppo. Il ritorno sulla Luna nel 2024 è stata ufficialmente fissata dall’amministrazione uscente di Donald Trump nel 2019.
Più di recente, in mezzo a una pandemia non prevista nel 2019 che sta creando problemi economici in tutto il mondo, il bilancio fiscale 2021 per la NASA non è stato ancora finalizzato. La nuova amministrazione del Presidente Joe Biden che assumerà la carica a gennaio, aggiungerà le proprie idee ai piani di esplorazione della NASA. La NASA deve testare inoltre le attrezzature lunari come le tute spaziali prima di certificarle per il volo.
Fonte: https://www.space.com/nasa-sls-megarocket-green-run-test-resumes

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