Il missile, secondo l’emittente giapponese, potrebbe aver perso dei frammenti ed è stato diramato un comunicato del governo giapponese, noto come J-Alert con la raccomandazione alla popolazione di non avvicinarsi ad eventuali detriti che potrebbero essere caduti sul suolo dell’isola.
Il lancio segue di poche ore le dichiarazioni del dittatore coreano rivolte a Giappone ed USA in cui minacciava di “
affondare il Giappone e di ridurre ad un deserto di fuoco e cenere gli USA“.
Solo il 3 settembre scorso il consiglio di sicurezza dell’ONU aveva approvato con voto unanime sanzioni ulteriormente restrittive nei confronti della Corea del nord ins eguito al lancio di un altro missile che aveva sorvolato il territorio giapponese e ad un esperimento nucleare sotterraneo capace di provocare due forti terremoti nell’area.
Nella giornata di ieri, il presidente Donald Trump aveva annunciato un prossimo viaggio in Cina per incontrare il presidente cinese Xi Jinping per affrontare insieme il problema del programma missilistico e nucleare in rapida espansione della Corea del Nord.
Nel 2017 la Corea del nord ha lanciato 22 missili durante 15 test, perfezionando la sua tecnologia ad ogni lancio.
Il 4 luglio, la Corea del Nord ha condotto la sua prima prova di un ICBM, affermando di poter colpire “ovunque nel mondo”.
In meno di sei anni di regno regno, Kim Jong Un ha provato più missili di padre e nonno insieme.