Niente di misterioso nell’oggetto fotografato alcuni giorni fa da Curiosity

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Da alcuni giorni spopola in rete un’immagine inviata dal rover della NASA Curiosity da Marte.

La foto è stata scattata 13 agosto 2018 e ritrae uno strano oggetto piatto e sottile. Come è facile immaginare l’oggetto ha scatenato una ridda di fantasie e di ipotesi, soprattutto tra coloro che sono convinti che Marte sia stato la sede di un’antica civiltà della quale la NASA cerca di nascondere le tracce.

Le ipotesi proposte dagli appassionati sui social spaziano dal componente staccatosi dallo stesso rover Curiosity, arrivando fino al manufatto di origine aliena.

Di fatto, l’immagine ha allarmato anche i tecnici della NASA, preoccupati che Curiosity stia perdendo pezzi della scocca protettiva, tanto che il rover ha dovuto rifotografare l’oggetto svariate volte e da diverse angolazioni per osservarlo meglio.

In effetti, si è scoperto che si tratta di una scaglia di roccia molto sottile e leggera, probabilmente portata dal vento durante la recente tempesta” ha scritto in un aggiornamento, pubblicato sul sito del JPL, Brittney Cooper,  membro del team che gestisce la missione di Curiosity.



Insomma, niente di particolarmente misterioso.

Curiosity, recentemente, ha perforato una roccia nell’area di Pettegrove Point chiamata Stoer ed ha iniziato ad analizzare i campioni estratti dal suolo. Il rover ha anche misurato l’opacità dell’atmosfera marziana, aiutando i ricercatori a monitorare la tempesta di polvere globale che imperversa sul Pianeta Rosso ormai da quasi tre mesi.

La tempesta ha iniziato a scemare ma nell’aria c’è ancora tanta polvere che l’altro rover operativo su Marte, Opportunity, alimentato ad energia solare, dall’inizio della tempesta non riesce a ricaricare le sue batterie ed è ormai fuori contatto dal 10 giugno. I tecnici della NASA sperano che il robot più longevo della storia dell’esplorazione marziana sia entrato in una specie di ibernazione, prevista dal suo programma per proteggere le batterie in attesa del ritorno di una quantità sufficiente di luce solare per ricaricarle. Ora i tecnici stanno tentando di risvegliare Opportunity inviando musica, suoni e segnali tecnici.

La missione Curiosity, costata 2,5 miliardi di dollari, ha il nome formale di Mars Science Laboratory, è stata lanciata nel novembre 2011 ed è atterrata all’interno del cratere Gale nell’agosto 2012.

Curiosity ha il compito di determinare se l’area del cratere Gale sia mai stata in grado di supportare la vita microbica. Il rover ha risposto rapidamente a questa domanda, scoprendo che il pavimento del cratere ospitava, due miliardi di anni fa, un enorme lago e che sotto lo strato superficiale di terreno si trovano molecole organiche.

Da settembre 2014, il rover ha già esplorato le colline pedemontane del Mount Sharp, il massiccio di 5,5 km che si erge dal centro di Gale. Curiosity, ora, trapana gli strati di roccia sui quali passa alla ricerca di informazioni su quando e perché Marte è passato da un mondo relativamente caldo al deserto gelido che è oggi.

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