La Terra contiene indubbiamente tutti gli elementi necessari alla vita come la conosciamo. Si tratta di sostanze come l’acqua allo stato liquido, una fonte di energia e un certo numero di molecole utili alla biologia.
Escludendo Venere per il quale è ancora in corso la diatriba sulla Fosina, vediamo quali sono i luoghi nel piccolo giardino del nostro Sole che potrebbero potenzialmente sostenere forme di vita fuori della Terra.
Marte, il pianeta rosso
Marte è certamente uno dei pianeti del sistema solare che più ricordano la Terra. Il suo giorno dura poco più di 24 ore, possiede calotte ghiacciate che si espandono e si ritirano con il mutare delle stagioni e una serie di caratteristiche in superficie che sembrano essere state modellate dal passaggio di grandi quantità d’acqua presente nelle prime fasi della sua vita.
La presenza di un lago sotto la calotta polare meridionale e la presenza del metano nella tenue atmosfera marziana che aumenta e diminuisce sia stagionalmente che con il passare delle ore del giorno, rendono Marte un forte candidato alla presenza di una qualche semplice forma di vita. Il metano, ad esempio, può essere prodotto anche da processi biologici. Tuttavia la vera fonte del metano su Marte non è ancora stata scoperta.
È possibile che la vita su Marte si sia sviluppata, data l’evidenza che un tempo il pianeta aveva un ambiente molto più favorevole di quello odierno. Infatti oggi Marte ha un’atmosfera molto rarefatta, secca e costituita quasi interamente da anidride carbonica. Inoltre, Marte non possiede uno scudo magnetico come la Terra che preservi la sua atmosfera dalla furia delle radiazioni e del vento solare.
Nonostante questo, se Marte è riuscito a mantenere intatte alcune riserve d’acqua sotto la sua superficie, non è impossibile che la vita, anche se solo microbica, possa ancora esistere e proliferare.
Europa, ai piedi del gigante Giove
Il satellite Europa, scoperto da Galileo Galilei nel 1610 insieme alle altre tre lune più grandi di Giove, è poco più piccolo della nostra luna e orbita attorno al gigante gassoso del sistema solare a una distanza di circa 670.000 km in 3,5 giorni. Europa è costantemente deformata dall’intenso campo gravitazionale di Giove e delle altre lune galileiane, un processo noto come flessione della marea.
Si ritiene che questa luna gioviana sia un mondo geologicamente attivo come lo è la Terra, perché la forte flessione della marea riscalda il suo interno roccioso e metallico e lo mantiene parzialmente fuso. La superficie di Europa è composta da una vasta distesa di acqua ghiacciata. Molti scienziati sono certi che sotto la superficie ghiacciata ci sia uno strato di acqua liquida, un oceano globale che non congela grazie all’energia termica dovuta alla flessione mareale. Questo oceano potrebbe essere profondo fino a 100 km.
Ci sono diverse prove sull’effettiva esistenza di questo oceano, una di esse sono dei geyser che eruttano attraverso le crepe che si formano sulla superficie ghiacciata, un campo magnetico di debole intensità e il terreno caotico in superficie forse rimescolato dalle
correnti oceaniche sottostanti. La crosta ghiacciata isola e protegge l’oceano dal freddo estremo e dalle radiazioni emesse dalla furia di Giove.
Il prossimo ottobre verrà lanciata la sonda Europa Clipper, destinata ad indagare più da vicino i misteri di questa intrigante Luna.
Questo scudo ghiacciato isola l’oceano sotterraneo dal freddo estremo e dal vuoto dello spazio, così come dalle feroci cinture di radiazioni di Giove. Si ipotizza che sui fondali oceanici esistano dei camini idrotermali e dei vulcani attivi. Sul nostro pianeta caratteristiche simili sostengono ecosistemi ricchi di vita, per questo anche Europa potrebbe in qualche modo essere disseminata di oasi ricche di forme di vita.
Encelado
Come Europa, anche Encelado è una luna ricoperta di ghiaccio con un probabile oceano sotterraneo di acqua liquida. Encelado orbita attorno a Saturno e potrebbe essere un mondo potenzialmente abitabile dopo la sorprendente scoperta dell’esistenza di enormi geyser vicino al polo sud della luna. Questi getti d’acqua fuoriescono da ampie fessure sulla superficie e, dato il debole campo gravitazionale di Encelado, vengono scagliate nello spazio, una chiara prova di un deposito sotterraneo di acqua liquida.
I geiser non contengono solo acqua ma anche molecole organiche e minuscoli granelli di silicati rocciosi che possono essere presenti solo se l’acqua dell’oceano sotterraneo entra in contatto fisico con il fondale oceanico roccioso ad una temperatura di almeno 90˚C.
Questa è una prova molto forte dell’esistenza di camini idrotermali sul fondo dell’oceano, che forniscono la chimica necessaria per la vita e fonti di energia localizzate.
Titano
Titano è la più grande luna di Saturno e, a differenza di tutte le altre lune, possiede una densa atmosfera. Questa atmosfera di colore arancione è composta da molecole organiche complesse e si comporta come l’atmosfera terrestre pur avendo al posto dell’acqua il metano liquido. Il ciclo del metano su Titano prevede piogge stagionali, periodi di siccità e dune di sabbia superficiali create dal vento.
L’atmosfera di Titano è costituita principalmente da azoto, un importante elemento chimico utilizzato nella costruzione delle proteine in tutte le forme di vita conosciute. Le osservazioni radar hanno rilevato la presenza di fiumi e laghi di metano liquido ed etano e forse la presenza di crio-vulcani, simili a vulcani che eruttano acqua liquida piuttosto che lava. Ciò suggerisce che Titano, come Europa ed Encelado, abbia una riserva sotterranea di acqua allo stato liquido.
A una distanza così enorme dal Sole, la temperatura superficiale su Titano è di -180 ° C, troppo bassa per mantenere l’acqua liquida. Tuttavia, le abbondanti sostanze chimiche disponibili su Titano hanno generato molte speculazioni: alcune forme di vita potrebbero esistere e prosperare grazie a una chimica diversa da quella utilizzata dagli organismi della Terra.
Questi sono i candidati più promettenti del nostro sistema solare che in futuro, come ha dimostrato Venere potrebbe rivelarci altre incredibili sorprese. Non ci resta che aspettare.