Le onde gravitazionali potrebbero mostrare il tasso di espansione dell’universo meglio di qualsiasi altra cosa

L'osservazione delle onde gravitazionali emesse da sistemi binari di stelle di neutroni potrebbe fornire informazioni sufficienti a comprendere il tasso di espansione dell'universo.

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Negli ultimi tempi gli astrofisici sono stati divisi in due parti, ognuna delle quali ha cercato di misurare il tasso di espansione dell’universo con l’aiuto di un modello diverso. Un terzo metodo che impiega onde gravitazionali potrebbe offrire più dati e porre fine alla controversia.

Le onde gravitazionali sono piccole increspature nel tempo e nello spazio. Sono state osservate, per la prima volta, nel 2015 con l’aiuto del Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (noto anche come LIGO). È noto che l’universo si sta espandendo da oltre 13,8 miliardi di anni e la velocità con cui l’universo si espande è conosciuta nella comunità scientifica come costante di Hubble.

I migliori metodi attualmente utilizzati per calcolare la costante di Hubble offrono risultati diversi, il che suggerisce che la nostra attuale comprensione dell’universo ed il modello cosmologico standard potrebbero essere imperfetti. Un nuovo studio sostiene che le onde gravitazionali potrebbero essere utilizzate per offrire una risposta valida senza la necessità di preoccuparsi di altri fattori.

Uno dei metodi utilizzati per misurare la costante di Hubble prevede l’osservazione delle stelle Cefeidi e di altre supernove, mentre l’altro si basa sulla misurazione della radiazione di fondo.

Dati indipendenti ricavati dalle onde gravitazionali rilasciate da 50 stelle binarie di neutroni potrebbero risolvere il dilemma. Osservando le stelle per oltre un decennio, i ricercatori sono sicuri che saranno in grado di raccogliere abbastanza informazioni per determinare quale metodo è il migliore per determinare la costante di Hubble.

Le stelle di neutroni binarie emettono onde gravitazionali quando si muovono a spirale l’una verso l’altra prima di scontrarsi, rilasciando un potente lampo di luce che può essere osservato con l’aiuto dei telescopi. Sebbene le stelle binarie di neutroni siano rare, possono offrire preziose informazioni sulla velocità con cui l’universo si espande poiché le onde gravitazionali emesse da esse possono essere rilevate e tracciate da LIGO e Virgo.