Un team di scienziati, guidato dall’Università di Sheffield nel Regno Unito e dal Boston College negli Stati Uniti, ha trovato un microfossile nelle Highlands scozzesi che contiene due distinti tipi di cellule e potrebbe essere il primo animale multicellulare mai registrato. La scoperta fa luce su come e quando le cellule hanno iniziato a cooperare con altre cellule per creare un’unica forma di vita coesa.
Il fossile è stato trovato a Loch Torridon nelle Highlands scozzesi nord-occidentali in sedimenti depositati in un lago. Gli scienziati sono stati in grado di studiare il fossile grazie alla sua eccezionale conservazione, che ha permesso loro di analizzarlo a livello cellulare e subcellulare.
Il più antico fossile conosciuto di forma di vita multicellulare
Datato a circa un miliardo di anni fa, il microfossile mostra la prova di due tipi di cellule nettamente diversi, fornendo un collegamento nell’evoluzione tra organismi unicellulari e olozoi con differenziazione cellulare e cicli di vita complessi. Gli olozoi sono forme di vita multicellulare dotati di tessuti complessi e includono tutti gli animali moderni. L’organismo fossile è ancora molto semplice, assomiglia a una massa di cellule con un diametro compreso tra 5 e 20 μm.
Il fossile è stato descritto e chiamato formalmente Bicellum brasieri in un nuovo documento di ricerca pubblicato su Current Biology. Il nome si riferisce ai due tipi di cellule dell’organismo e al compianto Martin Brasier, un paleontologo britannico che ha dedicato la sua vita allo studio delle forme di vita precambriane e che purtroppo è morto in un incidente stradale nel 2014.
Sulla base della moderna ricerca genetica, i biologi hanno ipotizzato che i primi organismi multicellulari si siano evoluti da organismi unicellulari nel Precambriano da tre a un miliardo di anni fa. I fossili precedentemente più antichi di organismi multicellulari risalgono a circa 600 milioni di anni fa e sono stati trovati nei sedimenti marini della formazione Doushantuo nella provincia centrale di Guizhou, nella Cina meridionale.
“La scoperta di questo nuovo fossile ci suggerisce che l’evoluzione degli animali multicellulari è avvenuta almeno un miliardo di anni fa e che i primi eventi prima dell’evoluzione degli animali potrebbero essersi verificati in acqua dolce come i laghi piuttosto che nell’oceano“, ha commentato il professor Charles Wellman, uno dei principali ricercatori, del Dipartimento di scienze animali e vegetali dell’Università di Sheffield.
“Le origini della complessa multicellularità e l’origine degli animali sono considerati due degli eventi più importanti nella storia della vita sulla Terra, la nostra scoperta getta nuova luce su entrambi. Abbiamo trovato un primitivo organismo sferico costituito da una disposizione di due distinti tipi di cellule, il primo passo verso una complessa struttura multicellulare, qualcosa che non è mai stato descritto prima nella documentazione sui fossili“, ha continuato Wellman.
Per lavorare insieme, le singole cellule devono formare superfici di contatto con le cellule vicine. Il fossile mostra tali giunzioni a forma di Y, suggerendo che le cellule comunicavano insieme scambiandosi sostanze chimiche.
Un organismi pluricellulare (o multicellulare) è un organismo costituito da più di una cellula e avente cellule differenziate che svolgono funzioni specializzate. La maggior parte della vita visibile a occhio nudo ovvero la stragrande maggioranza di esseri viventi a livello macroscopico è pluricellulare.
Il professor Paul Strother, capo ricercatore della ricerca del Boston College, ha dichiarato: “I biologi hanno ipotizzato che l’origine degli animali includesse l’incorporazione e il riutilizzo di geni precedenti che si erano evoluti in precedenza negli organismi unicellulari. Quello che vediamo in Bicellum è l’esempio un sistema genetico, che coinvolge l’adesione cellula-cellula e la differenziazione cellulare che potrebbe essere stato incorporata nel genoma animale mezzo miliardo di anni dopo“.
Il team spera di esaminare ora i depositi torridoniani alla ricerca di fossili più interessanti che potrebbero fornire maggiori informazioni sull’evoluzione degli organismi multicellulari.